28 maggio 1509. A Firenze muore Caterina Riario Sforza.
"Femina, quasi virago, crudelissima e di grande animo", la figlia nata dall'unione illegittima di Galeazzo Maria Sforza e Lucrezia Landriani lascia di sé un ricordo importante: si sposa tre volte, combatte la famiglia forlivese degli Orsi e difende coraggiosamente i suoi domini dalla minaccia veneziana. Bella, colta ed energica si occupa a lungo di erboristeria e medicina e scrive il libro "Experimenti della excellentissima signora Caterina da Forlì".
mamma di Giovanni delle Bande Nere, nonna di Cosimo I de Medici, artefice della Galleria degli Uffizi, del corridoio vasariano, Palazzo Pitti e Giardino di Boboli
Fu piu forte degli uomini che la circondavano. Alle donne non si perdonava, e non si perdona, di essere piu forti di un uomo. Fu una grande donna e come tale sbeffeggiata.
Se un uomo è crudele si dice essere macchiavellico, se lo è una donna è immorale.
Per il suo forte carattere fu chiamata "la leonessa della Romagna".
Dovette sostenere una dura lotta anche contro papa Alessandro VI Borgia e il figlio Cesare che con la sua straordinaria abilità in campo bellico era riuscito a sconfiggerla e a imprigionarla.
Se fosse stata diversa, gli avrebbero rubato persino i vestiti addosso.
Donne di questo genere esistono. Sono rare, ma non per questo non sono donne, sono le vere ed uniche donne che ogni uomo vorrebbe avere e che purtroppo non trova. Perché sono loro che scelgono non gli uomini.
Caterina nel ritratto di Lorenzo di Credi)
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