venerdì 28 settembre 2012

Carlo Sini. La natura è storica.

Carlo Sini. La natura è storica.
Carlo Sini, lezione magistrale: “Il pianeta errante e il destino delle differenze” (estratto), ‘Festival della Filosofia di Carpi – Modena – Sassuolo’: <Natura> 16 – 17 – 18 settembre 2011. Modena , Piazza Grande 18 settembre 2011.


 "La natura è storica" è un'affermazione prettamente moderna, che procede dal soggetto e costituisce di conseguenza un oggetto che può essere studiato scientificamente. Gli antichi avrebbero invece detto: "la storia è naturale", giacché essi sapevano cogliere filosoficamente la sostanza delle cose, quasi per intuizione. Noi quindi ci troviamo a dire delle verità superficiali, mentre loro dicevano verità profonde: su questo vi è molto da riflettere a mio parere ...




 @Stefano - Scusa Stefano, ma che la natura sia storica, che la storia sia naturale, lo dice comunque un soggetto. Dunque, secondo la tua analisi, la natura è storica - a maggior ragione.




 "... che la natura sia storica, che la storia sia naturale, lo dice comunque un soggetto": certo, Franco, ma la questione qui non è il dire. Chiaramente vi è sempre un soggetto che dice. La questione è, però, quale sia il punto di partenza della riflessione; riflessione che porta poi, come conclusione, al dire del soggetto. Ora, l'affermazione della storicità della natura procede dal soggetto non soltanto in quanto è detta, ma anche e soprattutto in quanto è pensata come oggetto all'interno di una prospettiva. L'affermazione contraria invece, che afferma la naturalità della storia, è soggettiva solo in quanto detta, ma sostanziale in quanto pensata senza far riferimento a una prospettiva specifica. Nel primo caso si ha una ragione che fonda un oggetto, perché è il soggetto che dona una storicità al mondo (il mondo infatti, in sé, non è storico, ma semplicemente diveniente); nel secondo caso si ha una cosa originaria che fonda la possibilità stessa della ragione e quindi anche della sua capacità storicizzante. Nel primo caso si antepone la storia al mondo, la visione razionale soggettiva alla cosa vista razionalmente e classificata come oggetto; nel secondo caso si antepone il mondo alla storia, l'intuizione immediata della cosa originaria al soggetto che elabora razionalmente la cosa originaria rendendola non più tale (ovvio che anche l'intuizione è qualcosa di soggettivo, ma, nondimeno, non è qualcosa di pensato, se così posso esprimermi). La differenza tra le due affermazioni è grande e spero di essermi ben spiegato.




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