7 marzo 1908 a Roma nasce Anna Magnani, figlia di una sarta e di padre ignoto. Da adulta scoprì che il padre, di origini calabresi, si chiamava Del Duce. Decise di tenere il cognome della madre, non voleva essere "la figlia Del Duce". Nannarella cominciò nella rivista, il cinema arrivò nel 1934 con "La cieca di Sorrento". Fu la prima attrice italiana a vincere l'Oscar nel 1955 per "La rosa tatuata" (dopo di lei Sophia Loren nel '62).
Il 26 settembre 1973 moriva Anna Magnani... Ci manchi tanto, Annarè...
Quando esistevano l'arte e gli artisti. Anna Magnani è tutto quello che oggi non esiste più.
Prima bastava uno sguardo per riempire una scena, oggi non bastano gli effetti speciali!
Di Anna Magnani non si può dire nulla, non bastano le parole per descrivere la sua grandezza.
Non togliermi neppure una ruga.
Le ho pagate tutte care
[rivolgendosi al truccatore]
Anna Magnani
Di errori ne ho fatti parecchi, di cattive azioni mai.
Non dimentico i torti subiti, spesso non li perdono, ma non mi vendico:
la vendetta è volgare come il rancore.
Questo mi dà una tal forza da leoni.
Una forza che non mi fa avere paura di nulla.
Anna Magnani
Ho capito che ero nata attrice. Avevo solo deciso di diventarlo nella culla, tra una lacrima di troppo e una carezza di meno. Per tutta la vita ho urlato con tutta me stessa per questa lacrima, ho implorato questa carezza. Se oggi dovessi morire, sappiate che ci ho rinunciato. Ma mi ci sono voluti tanti anni, tanti errori».
Anna Magnani, citato in “Nannarella: il romanzo di Anna Magnani” di Giancarlo Governi
Non so se sono un'attrice, una grande attrice o una grande artista.
Non so se sono capace di recitare.
Ho dentro di me tante figure, tante donne, duemila donne.
Ho solo bisogno di incontrarle.
Devono essere vere, ecco tutto
Anna Magnani
… lo so, sono la donna più discontinua del mondo.
Tutto cambia dentro di me da un’ora all’altra.
Il fatto è che seguo il mio istinto ed il mio cuore.
Non mi curo di quel che sembro, mai!
Sono cosi come la vita, le speranze, ipocrisie.
Anna Magnani
Nun c'è niente de più bello de na persona in rinascita...
Quanno s'ariarza dopo 'na caduta, dopo 'na tempesta e ritorna più forte e bella de prima.
Con qualche cicatrice in più ner core sotto la pelle, ma co la voglia de stravorge er monno, anche solo con un sorriso!"
Anna Magnani
"L'amore?
Toglietemi pure tutto, l'Oscar, il denaro, la casa,
ma l'amore no, non portatemelo via:
l'amore è pioggia e vento, è sole e stella.
L'amore è respiro e, lo so, lo so, è veleno.
Certe sere mi dico: Anna apri l'occhio,
questa è la cotta che ti manda al creatore....
Perchè, vedi, lo ammetto ho un carattere eccessivo e smodato.
Non mi so frenare,
ogni volta che amo mi impegolo fino ai capelli.
Sapessi che strazio, poi uscirne vivi, che tragedia scappare!
E una mattina ti svegli nel letto e non hai più sangue.
Ma poi ricomincia ed è meraviglioso".
Anna Magnani
Chi ammiro io? Vuole dei nomi? No, è meglio che le dica che cosa ammiro. Io rispetto il talento, il vero talento che è tutto il contrario dei bluff; la fedeltà, la vera fedeltà che è tutto il contrario dell’amicizia superficiale e passeggera; e la sincerità, persino la crudele sincerità che è tutto il contrario dell’ipocrisia. Ecco che cosa ammiro io.
Anna Magnani
Lei era una di quelle persone che non si sentivano mai soddisfatte.
Quelle che volevano sempre di più. Non dagli altri. Da se stesse.
Edvania Paes
Se la morte mi spaventa ancora un pò, è perché sono come Don Chisciotte e vorrei che ciascuno potesse essere se stesso per poter poi morire in pace. Quello che mi atterrisce è di sparire da un momento all’altro, improvvisamente, senza essere riuscita a sapere chi era veramente la Magnani o, meglio, chi era la piccola Anna. Ma lo so chi era. Una piccola bugiarda che viveva nel sogno per non dover affrontare la realtà. Senza madre, senza padre, mi sono trasformata in formica. Ho recitato la parte dell’aggressiva, ma non lo ero. Di qui le mie collere. Ho recitato la parte della pavida quando ero invece un leone. Di qui le mie collere. Ho recitato la parte della coraggiosa quando invece ero un agnello. Di qui, ancora, le mie collere. Povera pazza! Se oggi dovessi morire, sappiate che muoio ricca perché ho capito tutto questo. Sappiate che le mie collere erano solo rivolte contro di me. Ho anche capito che non ero nata attrice. Avevo solo deciso di diventarlo nella culla, tra una lacrima di troppo e una carezza di meno. Per tutta la vita ho urlato con tutta me stessa per quella lacrima, ho implorato quella carezza. Se oggi dovessi morire, sappiate che ci ho rinunciato. Ma mi ci sono voluti tanti anni, tanti errori. Ho lavorato molto per prepararmi. Ho lottato, ho urlato alla vita, e oggi posso sorridere alla morte. Non mi inchinerò all’ultimo momento davanti a un Crocifisso. Lo guarderò come un altro me stesso che è morto solo perché un giorno su questa terra nessuno possa più mentire”.
Anna Magnani
Non essere schiave delle mode e libere di essere non di apparire
[...] dopo aver vissuto si diventa più belli, quando serve solo a noi stessi e non ce ne importa pù nulla....
E' arrivata all'Oscar senza l'aiuto di nessuno!
il volto della vita senza ritocchi ma con espressività vera
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