Il logorroico. LA LOGORREA È UNA
PAROLA DERIVATA DAL GRECO CHE SIGNIFICA “FLUSSO ECCESSIVO DI PAROLE”. Il
logorroico allora è colui che ha una verbosità notevole e TENDE A OCCUPARE
TUTTO LO SPAZIO RELAZIONALE CON UNA SORTA DI DIARREA VERBALE INCESSANTE.
Il logorroico PARLA IN
CONTINUAZIONE FACENDO USO DI PAROLE RICERCATE E A VOLTE SUPERFLUE PER ESPORRE
IL SUO PENSIERO. Può essere espressione di una malattia mentale o
neurologica di una certa gravità, ma nella forma più comune il logorroico è un
tipo che eccede nella comunicazione verbale. TENDE A FARE MONOLOGHI PIUTTOSTO CHE
ASSECONDARE UN DIALOGO TRA LUI E L’ALTRO.
Per alcuni versi denota abilità
oratoria ed è una qualità che attiene alle persone dotate di buone capacità
intellettuali. Ma IN ALCUNI CASI IL LOGORROICO È INCAPACE DI FARE SINTESI, ovvero
di esprimere un pensiero nella sua forma essenziale. SI PERDE NELLA DESCRIZIONE DI DETTAGLI
E RIEMPIE IL SUO DISCORSO DI ELEMENTI POCO UTILI ALL’ECONOMIA DELLA
COMUNICAZIONE.
Ha un bisogno estremo di chiarimento
e sente che essere sovrabbondante di concetti gli assicura la comprensione
dell’altro. In questo modo il logorroico denota un certo BISOGNO DI
ATTENZIONE, ma allo stesso tempo mostra di NON ESSERE DISPOSTO AD ASCOLTARE.
Per lo più ne è incapace. PARLA PIÙ PER SÉ CHE PER GLI ALTRI. Si compiace
del suo modo eccessivo di articolare il pensiero e di esprimerlo ma non sa
entrare nella dimensione del dialogo perché SPESSO È CHIUSO ALLA COMUNICAZIONE.
Da un punto di vista psicologico
il logorroico è esibizionista, uno che vuol dare mostra di sé e delle sue doti.
ESIBISCE CON
LA SUA PARLANTINA ECCESSIVA E STRARIPANTE UN’ACUTA NECESSITÀ DI RIEMPIRE DA
SOLO TUTTA LA RELAZIONE. Si potrebbe dire che PARLANDO IN MODO ECCESSIVO NON DÀ
SPAZIO ALL’ALTRO PERCHÉ NON LO CONSIDERA. Forse teme l’altro e lo vuole
controllare impedendogli di esprimere il suo pensiero. È UN NARCISISTA in quanto si
compiace di come parla e della quantità di cose che riesce a dire. Ma IL LOGORROICO
POTREBBE AVERE ANCHE PAURA DEL SILENZIO E DEL VUOTO. È angosciato dallo
spazio della riflessione e non si permette di ascoltare se stesso. Parla in
continuazione per non sentire quello che accade dentro di lui. Porta con sé
l’idea egocentrica del bambino che vuole essere sempre in evidenza e al centro
di ogni rapporto.
Officina del Benessere -
Psicoterapia
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