Quelle
dormite che ripuliscono il cervello. MENTRE NOI
RIPOSIAMO UN'"IMPRESA DI PULIZIE" SI OCCUPA DI SPAZZARE VIA LE
SOSTANZE DI SCARTO ACCUMULATE NEI TESSUTI CEREBRALI: UNA PROTEZIONE CONTRO
MALATTIE COME L'ALZHEIMER.
"NON C'È COME UNA
BUONA DORMITA PER RIMETTERE A NUOVO LA MENTE": in questo adagio
popolare c'è molta più scienza di quanto si possa pensare. IL CERVELLO APPROFITTA DELLE ORE DI SONNO PER FARE LE PULIZIE ED
ELIMINARE LE SOSTANZE DI SCARTO - SOTTOPRODOTTI DELL'ATTIVITÀ NEURALE -
ACCUMULATE DURANTE IL GIORNO; sostanze che, se non scartate, possono alla lunga contribuire
all'insorgenza di malattie neurologiche.
La scoperta, appena pubblicata su
Science, si deve a Maiken Nedergaard del Centro di Neuromedicina
dell'Università di Rochester (New York, USA).
Un errore evolutivo?
LO SCOPO DEL SONNO è da sempre un argomento
che appassiona gli scienziati: PERCHÉ MAI L'EVOLUZIONE AVREBBE DOVUTO FAVORIRE UNO STATO DI COSCIENZA
IN CUI TUTTE LE SPECIE SONO POTENZIALMENTE VULNERABILI AI PREDATORI? Evidentemente dormire
riveste un'importante funzione biologica. Ma quale?
Studi precedenti hanno
evidenziato come IL SONNO SERVA A RIORGANIZZARE E CONSOLIDARE I
RICORDI ACCUMULATI DURANTE LA VEGLIA. Una risposta che non basta,
tuttavia, a spiegare l'INGENTE CONSUMO ENERGETICO DEL CERVELLO
ANCHE NELLE ORE NOTTURNE.
Risciacqui al buio
Lo studio condotto sui topi (che
hanno un sistema nervoso molto simile al nostro) con una particolare tecnica di
analisi microscopica, ha evidenziato come, DURANTE IL
SONNO, IL SISTEMA GLINFATICO - IL "NETTURBINO" DEL CERVELLO - POMPI
LIQUOR (UN FLUIDO PRESENTE NEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE) NEI TESSUTI CEREBRALI,
LAVANDOLI DALLE PROTEINE TOSSICHE ACCUMULATE DURANTE IL GIORNO. QUESTI SCARTI
VENGONO REIMMESSI NEL SISTEMA CIRCOLATORIO E INVIATI, COME IL RESTO DELLE TOSSINE
DEL NOSTRO CORPO, AL FEGATO PER ESSERE SMALTITI.
Si tratta di un processo
indispensabile: l'accumulo, per esempio, della beta amiloide, una di queste
proteine, è correlato all'insorgenza della Malattia di Alzheimer. Il SISTEMA DI PULIZIE scoperto da Nedergaard è specifico del
cervello, che è un ecosistema chiuso e rimane fuori dall'altro circuito
ripulente del corpo umano, ossia il sistema linfatico.
Più stretto per tirarsi a lucido
LIBERARE IL
CERVELLO DALLE TOSSINE RICHIEDE MOLTA ENERGIA: ecco perché, ipotizzano i
ricercatori, il dispendio energetico notturno del cervello non è molto
inferiore a quello diurno. CIÒ SPIEGHEREBBE ANCHE PERCHÉ QUESTO
PROCESSO AVVIENE DI NOTTE, QUANDO NON STIAMO PROCESSANDO ATTIVAMENTE
INFORMAZIONI: «NON PUOI INTRATTENERE GLI OSPITI E PULIRE CASA
CONTEMPORANEAMENTE» spiega Nedergaard.
La ricerca fa emergere anche
un'altra, sorprendente dinamica: DURANTE IL SONNO, LE CELLULE CEREBRALI SI
RESTRINGEREBBERO DEL 60% PER PERMETTERE AL LIQUOR DI PENETRARE IN MODO PIÙ
CAPILLARE NEL TESSUTO CEREBRALE E RIPULIRLO AL MEGLIO. A guidare
l'operazione potrebbe essere la noradrenalina, un ormone che entra in gioco,
generalmente, quando il cervello ha bisogno di essere estremamente vigile e che
regolerebbe, in questo caso, la contrazione e l'espansione delle sue cellule.
Focus.it
di: Elisabetta Intini
Nessun commento:
Posta un commento