venerdì 14 giugno 2013

Jean Baudriallard. La grande questione filosofica era: "Perché c'è qualcosa piuttosto che nulla?". Oggi, la vera questione è: "Perché c'è niente piuttosto che qualcosa?". (.......) Fortunatamente, gli oggetti che ci appaiono sono già da sempre scomparsi. Fortunatamente, nulla ci appare in tempo reale, come le stelle nel cielo notturno. Se la velocità della luce fosse infinita, tutte le stelle si presenterebbero simultaneamente e la volta dl cielo sarebbe di una incandescenza insopportabile


La grande questione filosofica era: "Perché c'è qualcosa piuttosto che nulla?". Oggi, la vera questione è: "Perché c'è niente piuttosto che qualcosa?". (.......) Fortunatamente, gli oggetti che ci appaiono sono già da sempre scomparsi. Fortunatamente, nulla ci appare in tempo reale, come le stelle nel cielo notturno. Se la velocità della luce fosse infinita, tutte le stelle si presenterebbero simultaneamente e la volta dl cielo sarebbe di una incandescenza insopportabile. Fortunatamente, nulla accade in tempo reale, altrimenti saremmo sottomessi, nell'informazione, alla luce di tutti gli eventi e il presente sarebbe di una incandescenza insopportabile. Fortunatamente, viviamo in base a un'illusione vitale, a un'assenza, a un'irrealtà, a una non immediatezza delle cose. Fortunatamente, nulla è istantaneo né simultaneo né contemporaneo. Fortunatamente, nulla è presente né identico a se stesso. Fortunatamente, la realtà non ha luogo. Fortunatamente, il delitto non è mai perfetto.

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