di percezioni radicate, non sfiorate da dubbi;
siamo convinti che le cose sono così come le vediamo,
e che non c’è alternativa a ciò che sosteniamo come verità.
Questa è la nostra situazione quotidiana,
la nostra condizione culturale,
il modo abituale in cui esprimiamo il nostro essere umani.
Ora… questa è una sorta di invito a trattenersi
dall’abitudine di cedere alla tentazione della certezza."
H. Maturana e F. Varela, L’albero della conoscenza
Il potere è azione mossa dall’obbedienza.
Noi facciamo sempre concessioni al potere
per conservare qualcosa, imprese, beni, prestigio, apparenza, vita….
L’obbedienza fa sempre sorgere emozioni di autosvalutazione nelle persone che obbediscono… Essere obbedito fa sorgere emozioni di orgoglio e illusione di possesso del diritto trascendentale di essere obbedito, emozioni che inevitabilmente conducono alla cecità del rispetto degli altri e all’abuso…. Le relazioni di potere non sono relazioni sociali perché, sempre, portano alla negazione mutuale della natura umana del padrone e del sottoposto. ….
Le relazioni di potere sono stabilite dall’obbedienza e, come ho già detto, l’obbedienza non porta all’accettazione reciproca. Al contrario, l’obbedienza porta reciproca negazione ed è pertinente a un sistema di potere in quanto sistema parasociale, non ad un sistema sociale.
Humberto Maturana biologo e filosofo cileno,1928, vivente
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