“Tutti gli uomini eccezionali”, diceva Aristotele, “hanno un temperamento malinconico. Alcuni a tal punto da essere perfino affetti dagli stati patologici che ne derivano”.
“L’arte costituisce un regno intermedio tra la realtà che frustra i desideri e il mondo della fantasia che li appaga, un dominio in cui sono rimaste per così dire vive le aspirazioni all’onnipotenza dell’umanità primitiva – sosteneva Freud, che dedicò ampi studi alla psicoanalisi dell’arte -.
L’artista è, originariamente, un uomo che si distoglie dalla realtà giacché non può adattarsi a quella rinuncia dell’appagamento delle pulsioni che la realtà inizialmente esige, e lascia che i suoi desideri di amore e di gloria si realizzino nella vita di fantasia. Egli trova però la via per ritornare dal mondo della fantasia nella realtà in quanto, grazie a particolari attitudini, traduce le sue fantasie in una nuova specie di cose vere, che vengono accettate dagli uomini come preziose raffigurazioni della realtà. Così, in certo modo, egli diventa veramente l’eroe, il re, il creatore, il prediletto, ciò che egli bramava di divenire e questo senza percorrere la faticosa e tortuosa via della trasformazione effettiva del mondo esterno”.
Il problema si pone nei periodi di pausa, o, peggio, quando il successo viene meno ed il momento creativo perde la sua funzione di sublimazione. È lì che subentra un senso di incomprensione percepito come totale e definitivo. E allora, in una generale debolezza, dove ogni ostacolo (nel caso di Williams ne sono stati tirati in ballo diversi, ma non è l’ostacolo in sè a dover essere analizzato, quanto piuttosto l’atteggiamento nell’affrontarlo o, peggio, nel non affrontarlo) diventa apparentemente insormontabile e dove non c’è un Dio in cui credere a salvare, ci si aggrappa al vizio, all’alcool, alla droga, a quello che si può, insomma. E talvolta – non sempre, beninteso – il tutto può finire in tragedia. “Capita nella vita, e a me accade più spesso sullo schermo, di essere bravi insegnanti, ma di non saper scegliere per se stessi la strada giusta”, disse Robin Williams qualche anno fa al Corriere della Sera.
Sean: ...Se ti chiedessi
sull'arte probabilmente mi citeresti tutti i libri di arte mai scritti..:
Michelangelo. Sai tante cose su di lui: le sue opere, le aspirazioni politiche,
lui e il papa, le sue tendenze sessuali, tutto quanto vero? Ma scommetto che non
sai dirmi che odore c'è nella Cappella Sistina. Non sei mai stato lì con la
testa rivolta verso quel bellissimo soffitto.. mai visto. Se ti chiedessi sulle
donne, probabilmente mi faresti un compendio sulle tue preferenze, potrai
perfino aver scopato qualche volta ma non sai dirmi che cosa si prova a
risvegliarsi accanto a una donna e sentirsi veramente felici. Sei uno tosto. E
se ti chiedessi sulla guerra probabilmente mi getteresti Shakespeare in faccia
eh? Ancora una volta sulla breccia cari amici??.... ma non ne hai mai sfiorata
una. Non hai mai tenuto in grembo la testa del tuo migliore amico vedendolo
esalare l'ultimo respiro mentre con lo sguardo chiede aiuto.se ti chiedessi
sull'amore probabilmente mi diresti un sonetto. Ma guardando una donna non sei
mai stato del tutto vulnerabile.. non ne conosci una che ti risollevi con gli
occhi, sentendo che Dio ha mandato un angelo sulla terra solo per te, per
salvarti dagli abissi dell'inferno. Non sai cosa si prova ad essere il suo
angelo, avere tanto amore per lei, vicino a lei per sempre, in ogni
circostanza, incluso il cancro. Non sai cosa si prova a dormire su una sedia
d'ospedale per due mesi tenendole la mano, perché i dottori vedano nei tuoi
occhi che il termine "orario delle visite" non si applica a te. Non
sai cos'è la vera perdita, perché; questa si verifica solo quando ami qualcosa
più di te stesso: dubito che tu abbia mai osato amare qualcuno a tal punto. Io
ti guardo, e non vedo un uomo intelligente, sicuro di sé, vedo un bulletto che
si caga sotto dalla paura. Ma, sei un genio Will, chi lo nega questo. Nessuno
può comprendere ciò che hai nel profondo. Ma tu hai la pretesa di sapere tutto
di me perché hai visto un mio dipinto e hai fatto a pezzi la mia vita del
cazzo? Sei orfano giusto? Credi che io riesca a inquadrare quanto sia stata
difficile la tua vita, cosa provi, chi sei, perché ho letto Oliver Twist? Basta
questo ad incasellarti?...... Personalmente, me ne strafrego di tutto questo,
perché sai una cosa, non c'è niente che possa imparare da te che non legga in
qualche libro del cazzo. A meno che tu non voglia parlare di te. Di chi sei.
Allora la cosa mi affascina. Ci sto. Ma tu non vuoi farlo vero Campione?....Sei
terrorizzato da quello che diresti.
... A te la mossa Capo
http://youtu.be/RPhkVMjhCHI
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