giovedì 10 gennaio 2013

Pierre-Joseph Proudhon. 'Chiunque mi metta le mani addosso per governarmi è un usurpatore ed un tiranno: io lo proclamo mio nemico

Non spreco la mia vita a difendere il pensiero biforcuto di chi vuole mettermi la catena al collo e sfruttarmiIo sono una persona, non sono un soldato, io difendo me stesso, il mio pensiero, le mie esigenze, la mia unicità, il mio modo di voler essere. Non sono un burattino, né un kapò che difende un tizio che aspira a sottomettere me e tutti gli altri. Non sono neanche un servo che attacca chi gli parla di libertà e autonomia. Nessuna persona, tanto meno un padrone, può sostituirsi a me, alla mia precisa idea di come voglio essere per sentirmi davvero, completamente, profondamente, una persona. Perciò non ho partiti, non difendo capi, e mai lo farò. Questione di dignità e di umanità.
Pierre-Joseph Proudhon.


'Chiunque mi metta le mani addosso per governarmi è un usurpatore ed un tiranno:
io lo proclamo mio nemico'
Essere governati significa essere guardati a vista, ispezionati, spiati, diretti, legiferati, regolamentati, parcheggiati, indottrinati, pregati, controllati, soppesati, apprezzati, censurati, comandati da esseri che non hanno né il titolo, né la scienza, né la virtù. Essere governati significa essere, a ogni operazione, a ogni transazione, a ogni movimento, annotati, registrati, recensiti, tariffati, timbrati, tosati, quotati, patentati, diplomati, autorizzati, ammoniti, impediti, riformati, raddrizzati, corretti. Significa, col pretesto dell'utilità pubblica e in nome dell'interesse generale, essere tassati, addestrati, taglieggiati, sfruttati, monopolizzati, concussi, spremuti, mistificati, derubati; poi, alla minima resistenza, alla prima parola di protesta, repressi, multati, vilipesi, braccati, strapazzati, picchiati, disarmati, legati, imprigionati, fucilati, mitragliati, giudicati, condannati, deportati, sacrificati, venduti, traditi e, come se non bastasse, presi in giro, beffati, oltraggiati, disonorati. Ecco il governo, ecco la sua giustizia, ecco la sua morale! 
E dire che ci sono tra noi dei democratici che pretendono che il governo abbia del buono; dei democratici che sostengono, in nome della Libertà, dell'Eguaglianza, della Fraternità, quest'ignominia [...]!
Pierre-Joseph Proudhon. "Idée générale de la Révolution au XIX siècle [1851]


Essere governato significa essere guardato a vista, ispezionato, spiato, diretto, legiferato, regolamentato, recintato, indottrinato, catechizzato, controllato, stimato, valutato, censurato, comandato, da parte di esseri che non hanno né il titolo, né la scienza, né la virtù. Essere governato vuol dire essere, ad ogni azione, ad ogni transazione, ad ogni movimento, annotato, registrato, censito, tariffato, timbrato, squadrato, postillato, ammonito, quotato, collettato, patentato, licenziato, autorizzato, impedito, riformato, raddrizzato, corretto. Vuol dire essere tassato, addestrato, taglieggiato, sfruttato, monopolizzato, concusso, spremuto, mistificato, derubato, e, alla minima resistenza, alla prima parola di lamento, represso, emendato, vilipeso, vessato, braccato, tartassato, accoppato, disarmato, ammanettato, imprigionato, fucilato, mitragliato, giudicato, condannato, deportato, sacrificato, venduto, tradito, e per giunta schernito, dileggiato, ingiuriato, disonorato, tutto con il pretesto della pubblica utilità e in nome dell'interesse generale.
Pierre-Joseph Proudhon
(da: "Idée générale de la Révolution au XIXe siècle",1851

Essere governati significa essere controllati a vista, ispezionati, spiati, diretti, legiferati, regolamentati, parcheggiati, indottrinati, pregati, controllati, soppesati, apprezzati, censurati, comandati da esseri che non hanno né il titolo, né la scienza, né la virtù […]. Essere governati significa essere, a ogni operazione, a ogni transazione, a ogni movimento, annotati, registrati, recensiti, tariffati, timbrati, tosati, quotati, patentati, diplomati, autorizzati, ammoniti, impediti, riformati, raddrizzati, corretti. Significa, col pretesto dell’utilità pubblica e in nome dell’interesse generale, essere messi a contribuzione, addestrati, taglieggiati, sfruttati, monopolizzati, concussi, spremuti, mistificati, derubati; poi, alla minima resistenza, alla prima parola di protesta, repressi, multati, vilipesi, braccati, strapazzati, picchiati, disarmati, legati, imprigionati, fucilati, mitragliati, giudicati, condannati, deportati, sacrificati, venduti, traditi e, come se non bastasse, presi in giro, beffati, oltraggiati, disonorati. Ecco il governo, ecco la sua giustizia, ecco la sua morale!”
— Pierre-Joseph Proudhon, Idée générale de la Révolution au XIX siècle [1851], traduzione italiana L’idea generale di rivoluzione nel XIX secolo, Firenze 2000, pagine 240-241.



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