L'uomo ha, in genere, molte pretese nei confronti della vita e del proprio destino.
Si comporta come se avesse il diritto che tutto gli andasse bene: essere ricco, sano e felice.
Che cosa dà all'uomo il diritto di avere simili pretese?
L’osservazione del proprio mondo esterno e degli eventi coi quali si viene confrontati è uno dei metodi migliori per conoscere se stessi, perché tutto quello che nel mondo esterno disturba indica semplicemente che non si è conciliati in se stessi col principio analogo.
Si comporta come se avesse il diritto che tutto gli andasse bene: essere ricco, sano e felice.
Che cosa dà all'uomo il diritto di avere simili pretese?
Thorwald Dethlefsen, "Il Destino come scelta"
Thorwald Dethlefsen, "Il Destino come scelta"
La nostra ombra ci infonde paura. Questo non deve meravigliare, in quanto essa consiste esclusivamente di tutte quelle parti di realtà che abbiamo allontanato il più possibile da noi.
L'ombra è la somma di tutto ciò che noi crediamo fermamente che dovrebbe essere eliminato dal mondo affinchè il mondo possa essere bello e sano. Ma le cose stanno esattamente all'opposto:
l'ombra contiene tutto ciò che il mondo - il nostro mondo - ha bisogno di avere per sanarsi.
l'ombra contiene tutto ciò che il mondo - il nostro mondo - ha bisogno di avere per sanarsi.
L'ombra ci rende malati in quanto ci manca la sua presenza per poter essere interamente sani.
Thorwald Dethlefsen / R. Dalke
Parliamo di amore quando un altro riflette una zona d’ombra che noi ameremmo rendere consapevole dentro di noi, e parliamo invece di odio quando qualcuno riflette un livello molto profondo della nostra ombra, un livello che non vorremmo incontrare in noi. [...] più grandi sono i contrasti, più le persone si attirano, perché ognuno ama l’ombra dell’altro.
Thorwald Dethlefsen, “Malattia e destino”
"L’uomo deve smettere di lottare e imparare invece che cosa ha da dirgli la malattia.
Il paziente deve guardare dentro di sé ed entrare in comunicazione coi propri sintomi, se proprio vuole conoscerne il messaggio. Deve essere pronto a mettere in discussione tutto ciò che pensa di se stesso e a integrare consapevolmente quello che il sintomo cerca di fargli capire a livello fisico.
La guarigione è sempre collegata ad una dilatazione di coscienza e ad una maturazione.
Se il sintomo è sorto perché una componente dell’ombra è precipitata nel corpo e lì si è manifestata, così la guarigione è il processo inverso: il principio del sintomo viene portato a livello di coscienza e redento quindi dalla propria esistenza materiale."
L’infezione
La persona che non è disponibile a portare a livello di coscienza i propri conflitti, a elaborarli e gradualmente a superarli, è destinata a vedere i conflitti scendere a livello materiale, rendendosi visibili sotto forma di infiammazione. Ogni infezione è un conflitto divenuto materia. Le conflittualità (con tutti i loro dolori e i loro pericoli) evitate nella psiche si fanno strada nel corpo e si manifestano come infiammazioni.
L’allergia
Negli allergici la giusta difesa viene portata agli estremi. L’allergico si costruisce un’armatura e vede nemici dappertutto. […] l’allergia è espressione di forte difesa e aggressività repressa nel corpo. L’allergico ha problemi con la propria aggressività, che però in genere non ammette di avere e quindi neppure vive consapevolmente."
Thorwald Dethlefsen, 1946/1910, psicoterapeuta, esoterista e letterato tedesco, Malattia e Destino
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