I colori della passione (2012) streaming
http://www.tantifilm.net/guarda/i-colori-della-passione-2012-streaming/#wpwm-tabs-2-tab
Nel 1564, il pittore fiammingo Pieter Bruegel ha in mente di dipingere il Calvario di Cristo per trasfigurare in chiave allegorica e filosofica la realtà politica del suo Paese, appena occupato dalle milizie spagnole. Dall’osservazione casuale di un ragno e della sua tela, si muove dalla figura del Cristo come punto di ancoraggio per l’intera opera, mentre gli altri personaggi..
In questa tavola di piccole dimensioni Brueghel raffigura due scimmie incatenate poste sul davanzale di una finestra che affaccia su un paesaggio, quasi certamente il porto di Anversa. Rappresentati di fronte e di profilo, i due animali sono incatenati ad un anello posto al centro della composizione. A destra sono raffigurati dei gusci di noci.
Secondo una delle diverse interpretazioni, il pittore voleva alludere al proverbio fiammingo che si prende gioco della follia di chi “va dal giudice per una nocciola”.
Le due scimmie avrebbero venduto la propria libertà in cambio del loro cibo preferito, preferendo una gioia momentanea ma determinando una condizione di prigionia permanente. L’artista sottolinea così la natura umana, schiava del peccato e dei piaceri terreni.
Sebbene la scimmia sulla sinistra sia ripresa da un’incisione di Dürer, il pittore conferisce all’animale un’espressione talmente triste da sembrare umana.
Al di là di questo preciso significato iconografico, solitamente la scimmia è stata associata al malvagio ed al mostruoso. Proprio perché è in grado di imitare l’uomo, questo animale è stato da sempre considerato una sorta di caricatura dell’essere più evoluto. I bestiari medievali l’associano alla figura del diavolo e del male, sottolineandone il carattere dispettoso e frivolo. Nelle raffigurazioni dei cinque sensi, una scimmia che sta assaporando dei frutti è rappresentativa del gusto. Infine, la scimmia è stata rappresentata come emblema della pittura e della scultura, dal momento che l’artista imita la natura così come questo animale imita i comportamenti umani. I pittori fiamminghi del XVII secolo amavano altresì ritrarre le scimmie mentre suonano strumenti musicali, giocano a carte o svolgono altre mansioni prettamente umane.
Di Laura Corchia
Parabola dei Ciechi, PIETER BRUEGHEL Il VECCHIO.
(northeen renaissance, 16th century - NAPOLI Museo di Capodimonte
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Nel 1564, il pittore fiammingo Pieter Bruegel ha in mente di dipingere il Calvario di Cristo per trasfigurare in chiave allegorica e filosofica la realtà politica del suo Paese, appena occupato dalle milizie spagnole. Dall’osservazione casuale di un ragno e della sua tela, si muove dalla figura del Cristo come punto di ancoraggio per l’intera opera, mentre gli altri personaggi..
In questa tavola di piccole dimensioni Brueghel raffigura due scimmie incatenate poste sul davanzale di una finestra che affaccia su un paesaggio, quasi certamente il porto di Anversa. Rappresentati di fronte e di profilo, i due animali sono incatenati ad un anello posto al centro della composizione. A destra sono raffigurati dei gusci di noci.
Secondo una delle diverse interpretazioni, il pittore voleva alludere al proverbio fiammingo che si prende gioco della follia di chi “va dal giudice per una nocciola”.
Le due scimmie avrebbero venduto la propria libertà in cambio del loro cibo preferito, preferendo una gioia momentanea ma determinando una condizione di prigionia permanente. L’artista sottolinea così la natura umana, schiava del peccato e dei piaceri terreni.
Sebbene la scimmia sulla sinistra sia ripresa da un’incisione di Dürer, il pittore conferisce all’animale un’espressione talmente triste da sembrare umana.
Al di là di questo preciso significato iconografico, solitamente la scimmia è stata associata al malvagio ed al mostruoso. Proprio perché è in grado di imitare l’uomo, questo animale è stato da sempre considerato una sorta di caricatura dell’essere più evoluto. I bestiari medievali l’associano alla figura del diavolo e del male, sottolineandone il carattere dispettoso e frivolo. Nelle raffigurazioni dei cinque sensi, una scimmia che sta assaporando dei frutti è rappresentativa del gusto. Infine, la scimmia è stata rappresentata come emblema della pittura e della scultura, dal momento che l’artista imita la natura così come questo animale imita i comportamenti umani. I pittori fiamminghi del XVII secolo amavano altresì ritrarre le scimmie mentre suonano strumenti musicali, giocano a carte o svolgono altre mansioni prettamente umane.
Di Laura Corchia
Parabola dei Ciechi, PIETER BRUEGHEL Il VECCHIO.
(northeen renaissance, 16th century - NAPOLI Museo di Capodimonte
Pieter Brueghel - Paesaggio invernale con pattinatori e trappola per uccelli, 1565
Olio su tavola, 38x56 cm.
Bruxelles, Musées Royaux des Beaux-Arts - Collezione Delporte
L’opera è firmata e datata “BRVEGEL.M.D.LXV.”
Il dipinto è stato realizzato dall’artista nello stesso anno del ciclo dei Mesi: le dimensioni più ridotte rispetto a quelle delle tavole della serie sono proprie di un’opera di carattere più intimistico e raccolto.
"La danza attorno al Polo maggio"
Pieter Bruegel The Younger - olio su pannello,1634
Musee d'Art et d'Histoire, Geneva, Switzerland
Pieter Bruegel il Vecchio (1625-1669) "The peasent wedding/Nozze di contadini" 1668
Oil on panel, 114x164 cm, Kunsthistorisches Museum, Vienna.
Le "Nozze di contadini" segnano un momentaneo ritorno al brulicare delle persone nella produzione di Bruegel, allontanandolo da quella rarefazione dei soggetti negli ultimi paesaggi e nei ritratti di anziani così coinvolti nel sopraggiungere della fine. Sul coinvolgimento dell'autore nella giovialità della rappresentazione, sui tre piedi dell'inserviente in giacca rossa e sulle varie attitudini umane documentate, tipici motivi dell'opera di Bruegel che preparano inevitabilmente alla pittura di genere, si è a lungo discusso. Colpisce nell'opera l'incredibile resa della profondità che determina una netta cesura nelle rappresentazioni di "cenacoli" che l'autore ebbe modo di osservare in Italia, da cui sembra mutuare solo il tema (in verità l'intera opera di Bruegel dal punto di vista formale sembra poco influenzata dal viaggio in Italia). A differenza delle rappresentazioni usuali di un banchetto, il soggetto principale, la sposa, è minuscola, messa in evidenza solo dall'arazzo alle spalle: mentre lo sposo si perde fra gli invitati, ella è drasticamente messa in relazione con le enormi figure in primo piano. L'occhio, per cogliere il personaggio centrale della rappresentazione, è costretto a cogliere le figure in primo piano, figure grandi con figure piccole, e perchè non si rinunci a questa maniera di vedere l'immagine l'artista provvede ad inserire un personaggio che lega il primo al secondo piano prendendo un piatto dal vassoio improvvisato (una porta scardinata) e porgendolo agli altri convitati. Già in altri dipinti piccole figure si incontravano nei piani di fondo, ma mai erano poste in stretto dialogo con quelle grandi in primo piano. Sembra che l'artista prepari la strada alla profondità di Vermeer: la disposizione obliqua della tavola e della parete libera la composizione dalla superficie, ma, forse per insicurezza, riempendo gli angoli della rappresentazione di personaggi si recupera in parte un rapporto con essa. (Luca C.M.)
Probabilmente l'opera meglio riuscita di questo grande artista. Rappresenta una delle mie opere pittoriche preferite in assoluto. Trovo abbia una notevole qualità compositiva con una resa della profondità e dello spazio rimarchevoli. È poi uno spaccato straordinario di quell'epoca, una sorta di istantanea.
Pieter Bruegel The Younger - olio su pannello,1634
Musee d'Art et d'Histoire, Geneva, Switzerland
Oil on panel, 114x164 cm, Kunsthistorisches Museum, Vienna.
Le "Nozze di contadini" segnano un momentaneo ritorno al brulicare delle persone nella produzione di Bruegel, allontanandolo da quella rarefazione dei soggetti negli ultimi paesaggi e nei ritratti di anziani così coinvolti nel sopraggiungere della fine. Sul coinvolgimento dell'autore nella giovialità della rappresentazione, sui tre piedi dell'inserviente in giacca rossa e sulle varie attitudini umane documentate, tipici motivi dell'opera di Bruegel che preparano inevitabilmente alla pittura di genere, si è a lungo discusso. Colpisce nell'opera l'incredibile resa della profondità che determina una netta cesura nelle rappresentazioni di "cenacoli" che l'autore ebbe modo di osservare in Italia, da cui sembra mutuare solo il tema (in verità l'intera opera di Bruegel dal punto di vista formale sembra poco influenzata dal viaggio in Italia). A differenza delle rappresentazioni usuali di un banchetto, il soggetto principale, la sposa, è minuscola, messa in evidenza solo dall'arazzo alle spalle: mentre lo sposo si perde fra gli invitati, ella è drasticamente messa in relazione con le enormi figure in primo piano. L'occhio, per cogliere il personaggio centrale della rappresentazione, è costretto a cogliere le figure in primo piano, figure grandi con figure piccole, e perchè non si rinunci a questa maniera di vedere l'immagine l'artista provvede ad inserire un personaggio che lega il primo al secondo piano prendendo un piatto dal vassoio improvvisato (una porta scardinata) e porgendolo agli altri convitati. Già in altri dipinti piccole figure si incontravano nei piani di fondo, ma mai erano poste in stretto dialogo con quelle grandi in primo piano. Sembra che l'artista prepari la strada alla profondità di Vermeer: la disposizione obliqua della tavola e della parete libera la composizione dalla superficie, ma, forse per insicurezza, riempendo gli angoli della rappresentazione di personaggi si recupera in parte un rapporto con essa. (Luca C.M.)
Probabilmente l'opera meglio riuscita di questo grande artista. Rappresenta una delle mie opere pittoriche preferite in assoluto. Trovo abbia una notevole qualità compositiva con una resa della profondità e dello spazio rimarchevoli. È poi uno spaccato straordinario di quell'epoca, una sorta di istantanea.
Pieter Bruegel il Vecchio, Proverbi fiamminghi, 1559
“Proverbi fiamminghi” è uno dei più significativi quadri di Pieter Bruegel il Vecchio, perché più di ogni altro riesce a unire i temi chiave della poetica del pittore fiammingo. Le tradizioni e il culto del popolare si uniscono nei proverbi, i quali più di ogni altra cosa custodiscono una saggezza e un modo di pensare propri del popolo. Tutto ciò che amava Bruegel, le tradizioni e i misticismi, le fedi e le paure. Tutto questo lo ha riassunto in un solo quadro, ottenendo uno dei suoi maggiori capolavori.
Per capire tutti i proverbi presenti nel quadro ed avere maggiori informazioni cliccate sul link
http://freemaninrealworld.altervista.org/pieter-bruegel-il-vecchio-proverbi-fiamminghi/
01 Riuscire a legare il diavolo con un cuscino – Con la caparbietà si può raggiungere qualsiasi risultato
02 Mordere la colonna – Praticare la religione con ipocrisia – Essere un baciapile
03 Portare con una mano e il fuoco e con l’altra l’acqua – Avere un doppio atteggiamento ipocrita – Avere una doppia faccia
04 Sbattere la testa contro il muro – Essere causa dei propri guai, oppure cercare di ottenere l’impossibile – Sbattere la testa contro il muro
04 Avere un piede calzato e uno scalzo – Non avere equilibrio nella vita
05 Tosali ma non li spellare – Non approfittarsi troppo del proprio vantaggio
06 Uno tosa una pecora, l’altro un maiale – Avere tutto il vantaggio a discapito di qualcun altro – Avere il coltello dalla parte del manico, o Piovere sempre sul bagnato
07 Essere paziente come un agnello – Essere molto paziente – Avere la pazienza di Giobbe
08 Mettere un manto azzurro sul marito – Essere una moglie infedele e per questo rendere famoso sua malgrado il marito – Mettere le corna
09 Riempire il pozzo quando il vitello è ormai annegato – Inutile attivarsi solo dopo un disastro, o provare rimorso tardivo – Chiudere il pollaio quando ormai quasi tutte le galline sono scappate
10 Dare rose ai maiali – Fare buone azioni per chi non se le merita – Gettare le perle ai porci
11 Doversi abbassare per entrare nel mondo – Dover scendere a compromessi
12 Far girare il mondo su un pollice – Avere tutti i vantaggi – Avere il mondo ai piedi
12 Mettere un bastone tra le ruote – Ostacolare qualcosa – Mettere un bastone tra le ruote
13 Tirare per avere l’estremità più lunga – Cercare di avvantaggiarsi
14 Chi rovescia la pappa non può raccoglierla – Alcune azioni non hanno rimedio – Inutile piangere sul latte versato
15 Arreggersi al lato della borsa – Amare in maniera venale
16 Una zappa senza manico – Qualcosa di inutile
17 Avere difficoltà a passare tra un pane e l’altro – Avere difficoltà economiche – Essere al verde
18 Cercare l’accetta – Cercare una scusa – Arrampicarsi sugli specchi
18 Andare con la lanterna – Avere l’occasione di mostrare il proprio talento
18 Un’accetta col manico – Esserci tutto
19 Mettersi il coperchio in testa – Finire per prendersi le proprie responsabilità
19 Cuocere le aringhe per mangiarsi le uova – Fare un grande sforzo per ottenere qualcosa di piccolo
19 Le aringhe non friggono qui – Le cose non vanno come sperato
19 Che fa il fumo all’acciaio? – Ci sono cose che non si possono cambiare con i propri mezzi
20 La scrofa tira il tappo – La negligenza può portare a disastri
21 Mettere una campanella al gatto – Essere poco discreti su piani segreti
22 Essere armato fino ai denti – Essere pronto alla battaglia – Essere armato fino ai denti
22 Mordere l’acciaio – Essere vanagloriosi o impudenti
23 Una snoda sul fuso quello che l’altra arrotola – Spettegolare
23 Fare attenzione che non si metta un cane nero in mezzo alle donne – Quando due donne sono insieme causano problemi anche senza aggiungerci un cane che abbaia
24 Il maiale è accoltellato dallo stomaco – Qualcosa è andato storto, oppure avviare qualcosa di irrevocabile – Il dado è tratto
25 Due cani si contendono un osso – Impuntarsi su un solo argomento
26 Attaccare una barba finta a Cristo – Nascondere un inganno con ipocrisia – Credere di farla franca
27 Stare alla propria luce – Essere orgogliosi di se stessi
27 Far scappare un uovo d’anatra per prenderne uno di gallina – Fare una cattiva decisione
28 Nessuno cerca un altro nel proprio forno a meno che non ce l’abbia messo lui stesso – Pensare male degli altri è segno di cattiva condotta
28 Cercare di aprire la bocca più del forno – Sovrastimare le proprie abilità – Fare il passo più lungo della gamba
29 Cadere nel canestro – Far scoprire i propri inganni – Cadere nel sacco
29 Stare sospeso fra cielo e terra – Essere in una posizione scomoda
30 Stare tra due sedie e sedere nella cenere – Finire in miseria per l’indecisione – Fare come l’asino di Buridano
30 Trovare il cane ai piatti – Arrivare troppo tardi per cena e non trovare più cibo
31 Appendere fuori le forbici – Essere responsabili di un imbroglio
31 Rosicare sempre lo stesso osso – Parlare sempre dello stesso argomento
32 Testare il culo delle galline (per vedere se hanno uova) – Far conto di cose che ancora non ci sono
33 Cantare con due bocche – Essere ipocriti non si può nascondere
33 Portar fuori il giorno in un canestro – Sprecare il tempo – Menare il can per l’aia
34 Accendere un cero al diavolo – Adulare, farsi amico chiunque
35 Confessarsi al diavolo – Rivelare segreti al nemico
35 Soffiare nelle orecchie – Spargere pettegolezzi
36 La volpe e la gru si intrattengono a vicenda – Due ciarlatani si sostengono a vicenda
36 A che serve un bel piatto se non contiene niente? – Non va confusa la bellezza con la sostanza – Tanto fumo e poco arrosto
36 Segnare col gesso – Cercare di ricordare qualcosa
36 Essere una schiumarola – Essere un parassita o uno scroccone
37 Pescare senza rete – Approfittarsi del lavoro degli altri
38 La carne allo spiedo deve essere guardata – Certe cose richiedono un’attenzione costante
38 Lo spiedo non gira con lui – Non è cooperativo
38 Sedere sui carboni ardenti – Essere impaziente – Avere il fuoco al culo
39 Contenere più di un’aringa vuota – C’è più di quello che si vede
39 L’aringa sta appesa per le proprie branchie – Si deve accettare la responsabilità delle proprie azioni
39 Il mondo è appeso al contrario – Niente va come dovrebbe
40 Cacare sul mondo – Disprezzare tutto
40 Agli sciocchi vanno sempre le carte migliori – La fortuna può superare l’intelligenza – Piove sempre sul bagnato
41 Farsi menare per il naso – Farsi prendere in giro – Farsi menare per il naso
41 Il dado è tratto La decisione è presa – Il dado è tratto
42 Dipende da come cadono le carte – Dipende dalla sorte
42 Lasciare almeno un uovo nel nido – Tenere sempre qualcosa come riserva
43 Orinare contro la luna – Avere aspirazioni troppo alte
43 Il vaso sta appeso – Le cose vanno al contrario
43 Avere il mal di denti dietro le orecchie – Essere un lavativo
43 Torni nel soffitto – Ci potrebbero essere intercettatori – Anche le mura hanno orecchie
43 Il tetto ha bisogno di molti rattoppi – Le cose vecchie hanno bisogno di manutenzione
44 Radere il matto senza schiuma – Prendersi gioco degli altri
44 Due matti sotto lo stesso cappuccio – La stupidità ama la compagnia – Essere culo e camicia
45 Pescare dietro la rete – Perdere un’opportunità
46 Pesce grande mangia pesce piccolo – Il forte deve sacrificare il debole – Pesce grande mangia pesce piccolo
47 Provare fastidio per il sole che si riflette sull’acqua – Essere geloso del successo di qualcun altro
48 Nuotare controcorrente – È difficile andare contro l’opinione generale – Andare controcorrente
49 Tenere un’anguilla per la coda – Sottostimare le difficoltà
49 La brocca va verso l’acqua finché non si rompe – Tutto ha le sue limitazioni
49 Le migliori cinghie sono fatte con la pelle altrui – È facile approfittarsi del lavoro degli altri
50 Guardare attraverso le dita – Essere indulgente – Chiudere un occhio
51 Appendere il coltello – Mettersi in discussione
52 Appoggiare gli zoccoli – Aspettare invano
53 Avere un buco nel tetto – Non essere intelligenti
54 Lanciare una freccia per colpire quella appena scagliata – Ripetere un’azione insensata
55 Crescere fuori dalla finestra – Qualcosa che non può essere nascosto – Il segreto di Pulcinella
56 Suonare dalla gogna – Attirare attenzione sbagliata su se stessi
57 Cadere da un bue su un asino – Peggiorare la propria situazione – Cadere dalla padella alla brace
58 Strofinare il culo alla porta – Prendere qualcosa con leggerezza
58 Portare un fardello sulle spalle – Portarsi la propria sfortuna – Avere un fardello sulle spalle
59 Cacare in due dallo stesso buco – Esser d’accordo Essere culo e camicia
59 Chiunque può vedere attraverso una tavola di quercia se c’è un buco – Non serve nascondere le cose ovvie
59 Sta come una latrina su un fosso – È ovvio
60 Gettare i soldi nell’acqua – Sprecare il denaro – Buttare i soldi dalla finestra
60 Un muro con crepe crollerà presto – Le cose non curate sono destinate al fallimento
61 Gettare la tonaca oltre la staccionata oppure
appendere la veste alla recinzione – Gettare cose che potrebbero servire in futuro oppure
non sapere cosa aspettarsi
62 Vedere gli orsi che ballano – Essere molto affamato, avere le allucinazioni dalla fame
62 Gli orsi selvatici preferiscono la loro compagnia – Ci si trova meglio tra chi ci assomiglia che con gli altri – Chi si somiglia si piglia
63 Sposarsi sotto la scopa – Convivere senza essere sposati
63 Mettere la scopa alla finestra – Divertirsi quando non c’è il padrone – Quando il gatto non c’è i topi ballano
64 Avere il tetto coperto di torte – Essere molto ricco
65 Col recinto aperto i maiali corrono nel grano – La disattenzione può causare disastri
65 Se diminuisce il frumento aumentano i maiali – Se uno guadagna, uno perde – Morte tua, vita mia
66 Correre come col culo infuocato – Essere in un gran disastro
66 Chi mangia scintille caca fuoco – Non ci si deve stupire delle conseguenze sfavorevoli delle proprie cattive azioni – Chi semina vento raccoglie tempesta
67 Sventolare il mantello a seconda della corrente – Adattarsi all’opinione generale
68 Baciare l’anello della porta – Essere insinceri
69 Fissare le cicogne – Sprecare il tempo
70 Lanciare piume nel vento – Lavorare a caso e a vuoto
71 Uccidere due mosche con un colpo – Essere efficienti – Prendere due piccioni con una fava
72 Non preoccuparsi della casa che brucia finché c’è calore per riscaldarsi – Disinteressarsi delle conseguenze
73 Trascinare il ceppo – Essere ingannati da un amante
73 La paura fa correre la donna – Le circostanze difficili possono far rivelare insperate virtù
74 Gli escrementi di cavallo non sono fichi – Non farsi ingannare
75 Se un cieco guida un altro cieco entrambi cadranno nel fosso – Non si deve usare come guida chi è ignorante come noi
76 Il viaggio non è finito finché si scorge la chiesa e il campanile – Non si devono abbandonare i compiti finché non sono interamente completati
76 Tutto viene alla luce del sole – Niente può essere nascosto per sempre – Tutti i nodi vengono al pettine
77 È facile salpare col vento in poppa – Le condizioni favorevoli facilitano il risultato
77 Tenere d’occhio la vela – Stare accorti
78 Non sono il guardiano, lascio le oche fare le oche – Non impicciarsi in cose che non ci riguardano
79 Cacare sulla forca – Non temere nessuna pena
80 La carcassa è dove volano i corvi – Se l’evidenza punta a qualcosa è facile che sia la verità
Fonti: Le immagini e l’elenco dei proverbi provengono dal sito Wikipedia
Giochi di bambini. Esperienza e lettura di un quadro
Ciò che vediamo attorno a noi, ciò che sappiamo riconoscere e nominare dipende dalla nostra esperienza, dai concetti di cui disponiamo e dalle aspettative che ne conseguono. Parafrasando una celebre frase di Wittgenstein, potremmo dire che i limiti di ciò comprendiamo dipendono dai limiti del nostro linguaggio e della nostra esperienza. Non esiste – come è stato detto – un occhio “innocente”, capace di leggere il mondo così com’è: ogni “occhio” ha una sua storia e la visione di cui è capace ne dipende.
La questione è complessa, ma possiamo renderci conto del problema anche con i bambini proponendo vari esperimenti e discutendone poi le conseguenze.
In questo caso, osserviamo un celebre lavoro di Peter Bruegel il vecchio (datato 1560), intitolato Giochi di bambini. Quanti giochi sapranno riconoscere i bambini di oggi?
Ecco un elenco ricavato dalla conversazione in una classe seconda della scuola primaria:
Ci sono dei significativi fraintendimenti. L’opera di Bruegel attira l’attenzione dei bambini per la suggestione prodotta dal dinamismo delle figure, dai dettagli, dalle forme e dai colori, che portano inevitabilmente a chiedersi cosa stiano facendo i personaggi lì ritratti [bambini con visi da adulti]. Da qui si potrebbe passare a conversazioni ulteriori sulle comunità brulicanti di Bruegel, soffermandosi su attività, proverbi, riti che esse rappresentano. Ciò che interessa principalmente nel nostro esperimento, però, è lavorare sui presupposti del riconoscimento e sul fatto che ogni interpretazione di cui siamo capaci dipende dal sapere, dalle esperienze, dalle proiezioni di cui siamo capaci. In tale prospettiva, l’interpretazione possibile si arricchisce ampliando i saperi e le esperienze.
Correlando l’attività qui iniziata con uno dei progetti già in corso a cura dell’insegnante, si suggerisce di fare scrivere ai bambini alcuni dialoghi immaginari tra i personaggi del quadro: scegliendo una coppia o un gruppo di giocatori, il compito consiste nel dare dei nomi ai personaggi e nel provare a scrivere cosa si stanno dicendo.
Un ulteriore compito, più a lungo termine (anche 2/3 mesi) consiste nel preparare un’immagine realizzata con cura, un po’ per giorno, con i giochi dei bambini di oggi. Eccone alcuni che, secondo i bambini, si dovrebbero inserire in questo disegno aggiornato: computer, monopattino, half-life 2 (videogioco “sparatutto”), pallavolo, basket, giocare con la tata, tabelline al computer, giocare agli scienziati, leggere, 1-2-3 stella, bicicletta, bambole, pattini, pupazzi, gioco con i cani di peluche, piscina, calcio, Monopoli, cavallo, acchiappino, trottole “blade”, PS Vita, giochi col telefono di babbo o mamma, costruire cose con legnetti, nascondino, cantare, esploratori, gommini, rugby, nuoto, “ce l’hai!”.
Esperienza a cura di Luca Mori, per le Scuole primarie Fucini (Castiglioncello), anno scolastico 2014-2015 (classe II A, maestra Barbara Padovese). Per Armunia Festival Costa degli Etruschi.
http://www.giocodelle100utopie.it/giochi-di-bambini-esperienza-e-quadro/
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