mercoledì 12 marzo 2014

Howard Carter. Tutankhamon. Diedi l'ordine. Fra il profondo silenzio, la pesante lastra si sollevò. La luce brillò nel sarcofago. Ci sfuggì dalle labbra un grido di meraviglia, tanto splendida era la vista che si presentò ai nostri occhi: l'effige d'oro del giovane re fanciullo


Era il 16 febbraio del 1923 e Howard Carter, artista ed archeologo inglese, accede nella camera funeraria di Tutankhamon per la prima volta nella storia, entrando per quella porta che probabilmente rimase inviolata per 3200 anni, dato che il corredo funerario era intatto. 
La scoperta archeologica del secolo. 

Quattro strutture di legno e quattro sarcofagi; l'ultimo, in oro e del peso di 110 kg, conteneva il corpo del faraone bambino il cui viso era ricoperto da una maschera anch'essa di oro massiccio.
«Diedi l'ordine. Fra il profondo silenzio, la pesante lastra si sollevò. La luce brillò nel sarcofago. Ci sfuggì dalle labbra un grido di meraviglia, tanto splendida era la vista che si presentò ai nostri occhi: l'effige d'oro del giovane re fanciullo. »
Howard Carter, 1924







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