COMMENTARI PSICOLOGICI
SULL’INSEGNAMENTO DI GURDJIEFF E OUSPENSKY
Amwell, 14 novembre 1948 capitolo
4 VOLUME IV° Autore Dr. Maurice Nicoll
NOTE SULLE DIFFERENTI QUALITÀ
DELLA COSCIENZA
IDEA-LAVORO
Il Lavoro c’insegna che ABBIAMO
QUATTRO STATI DI COSCIENZA, DUE CHE CONOSCIAMO E DUE CHE IGNORIAMO.
COMMENTARIO
LA PERSONA CHE PENSA SOLO A SE
STESSA è quella che nel Lavoro è più addormentata. Quando siamo IDENTIFICATI
CON LA FALSA PERSONALITÀ è il momento in cui siamo più addormentati. Per essere
svegli non bisogna avere Falsa Personalità. Quelli di voi che hanno avuto
momenti, per quanto brevi siano stati, in cui erano relativamente LIBERI DELLA
FALSA PERSONALITÀ, già sanno che a questo riguardo esiste la possibilità di OTTENERE
UN PRECISO NUOVO STATO DI SÉ. Dobbiamo affermare in noi stessi ogni esperienza
definita e registrare da soli la sua validità – altrimenti il Lavoro non è
organizzato dentro di noi. Il Lavoro si trasforma in qualcosa d’informe e privo
di carattere dentro di sé, se non si comprende e non si approva una sola parte
di ciò che insegna per mezzo della propria esperienza pratica e se non si
persiste nella sua veracità. Sarà quella che Gurdjieff chiamava una PERSONA
DEBOLE. Bene, A VOLTE AD UN UOMO È DATO DI ESSERE LIBERO DALLA FALSA
PERSONALITÀ IN MOMENTI DI TENSIONE, DI GUERRA O DI MALATTIA, ALLORA SA O
DOVREBBE SAPERE CHE A SUA DISPOSIZIONE C’É UN ALTRO STATO DI SÉ. Lo ha visto da
se stesso. Conoscendolo, affermandolo in se stesso in profondità, verifica il
Lavoro. Rende così reale il Lavoro per se stesso – cioè, che lo aiuta, gli
trasmette forza. Inizia a calmarlo, a metterlo dentro, primo risultato di
grande importanza. Ma se un uomo discute nella sua giurisdizione interna le
parole utilizzate nel Lavoro, o, anche peggio, non pensa mai realmente ad esse,
come può mettersi in contatto con lui? Così come diceva Gurdjieff: “Non
prestate attenzione alle parole – cercate di sentire internamente il
significato”.
Una delle ragioni per cui non
stabilizziamo il Lavoro in noi stessi, è perché PENSIAMO SOLTANTO ALLA NOSTRA
PERSONA – sì, in ogni momento. Questa è la Considerazione Interna. LA FALSA
PERSONALITÀ SI PREOCCUPA SOLO PER SE STESSA e l’affascina sempre il modo di
essere trattata. QUANDO SIAMO IDENTIFICATI CON ESSA È IL MOMENTO IN CUI SIAMO
PIÙ ADDORMENTATI. Non ci vuole niente a vederne il perché. TUTTE LE EMOZIONI SI
TRASFORMANO IN FALSA PERSONALITÀ. Bene, pensare il Lavoro significa abbandonare
la Falsa Personalità. Ma LA FALSA PERSONALITÀ ODIA IL LAVORO, PERCHÉ QUESTO CON
IL TEMPO FINIRÀ PER DISTRUGGERLA. OGNI ATTO DI RICORDO DI SÉ DEBILITA LA FALSA
PERSONALITÀ. Nel Terzo Livello di Coscienza la Falsa Personalità non può
respirare – non può esistere. Vive nel secondo livello di coscienza – nel così
chiamato STATO DI VEGLIA.
Così CI DICONO CHE IL NOSTRO
ATTUALE LIVELLO DI COSCIENZA NON PUÒ CAMBIARE. Siamo imprigionati dalla vita –
con l’adulazione, con i falsi sorrisi incantatori, con le maniere affettate e
convenzionali, con le immagini forgiate di noi stessi e tutto il resto.
Enumerare un’altra volta tutto ciò che appartiene alla Falsa Personalità e le
sue infinite manifestazioni è un compito eccessivamente noioso. PERSINO LA
SIGNORA PIÙ INNOCUA, CHE VIVE CON IL SUO CAGNOLINO, È COSÌ PIENA DI FALSA
PERSONALITÀ TANTO QUANTO IL MAGNIFICO ESEMPLARE DI UOMO CHE È SEMPRE BEN
VESTITO, IL CUI RITRATTO SI VEDE SU TUTTI I PERIODICI. Sì – MA COSA SIETE VOI
OLTRE TUTTE QUESTE BUONE MANIERE E LA VOSTRA IMMAGINE? È a questo livello più
profondo che il Lavoro dirige l’attenzione.
Bene, NEL COSÌ CHIAMATO STATO DI
VEGLIA, in cui viviamo – proprio così, nel secondo stato di coscienza – OGNI
TIPO DI MENZOGNE SONO PRESE COME VERITÀ. Senza dubbio nasciamo con la capacità
di vivere NEL TERZO STATO DI COSCIENZA, IN CUI LE MENZOGNE SONO IMPOSSIBILI – perché
sono così ovvie – in quanto nessuna persona può ingannarne un’altra. Per
questo, in questa breve nota, sentiamo nuovamente ciò che dice Gurdjieff su
questi STATI DI COSCIENZA POSSIBILI PER L’UOMO, comprendendo chiaramente che
uno stato superiore di coscienza si caratterizza per il fatto di avere
coscienza di molte cose, in modo da essere più sveglio e così da essere più
difficile da ingannarlo. Essere più cosciente, diventare più sveglio, significa
usufruire di più luce, e così si percepisce di più, mentalmente e emozionalmente.
Basta riflettere su ciò che continuamente diceva Gurdjieff: siamo nati dotati
del diritto di vivere nel terzo stato di coscienza. L’UOMO PUÒ CONOSCERE
QUATTRO STATI DI COSCIENZA. IL PRIMO, LO STATO DI SONNO CON SOGNI, IL SECONDO
IL COSÌ CHIAMATO STATO DI VEGLIA, IL TERZO STATO DEL RICORDO DI SÉ, E IL
QUARTO, COSCIENZA OBIETTIVA. Solo i due stati superiori possono comunicare con
i due Centri Superiori dai quali provengono le Emozioni Positive.
Citiamo ora le parole di
Gurdjieff sugli stati di coscienza: “I DUE STATI SUPERIORI DI COSCIENZA SONO
INACCESSIBILI ALL’UOMO, e quantunque abbia barlumi di questi stati, è incapace
di comprenderli dal punto di vista degli stati in cui comunemente si trova. I
due abituali stati, proprio così, I DUE STATI INFERIORI DI COSCIENZA, SONO
INNANZITUTTO IL SONNO, CHE È UNO STATO PASSIVO DELLA SUA VITA NEL QUALE L’UOMO
PASSA LA TERZA PARTE, E MOLTO SPESSO LA METÀ DELLA SUA VITA, E POI LO STATO IN
CUI GLI UOMINI PASSANO L’ALTRA PARTE DELLA LORO VITA, IN CUI VAGABONDANO PER LE
STRADE, SCRIVONO LIBRI, SI COMUNICANO TEMI IMPORTANTI, INTERVENGONO IN
POLITICA, SI UCCIDONO GLI UNI CON GLI ALTRI, CHE CONSIDERANO UNO STATO DI
ATTIVITÀ, E LO CHIAMANO DI “CHIARA COSCIENZA” O “STATO DI COSCIENZA SVEGLIA”.
“IL TERZO STATO DI COSCIENZA È IL
RICORDO DI SÉ, O COSCIENZA DI SÉ, O PERCEZIONE DI SÉ. IN GENERALE CREDIAMO DI
POSSEDERE QUESTO STATO DI COSCIENZA, o di poterlo avere se così desiderassimo.
La nostra scienza e filosofia hanno taciuto il fatto che NON POSSEDIAMO QUESTO
STATO DI COSCIENZA E CHE NON POSSIAMO CREARLO IN NOI CON IL SOLO DESIDERIO O
DECISIONE.
“Il quarto stato di coscienza é
chiamato lo STATO DI COSCIENZA OBIETTIVA. IN QUESTO STATO L’UOMO PUÒ VEDERE LE
COSE COSÌ COME SONO. L’UOMO HA DI SOLITO BARLUMI DI QUESTO STATO DI COSCIENZA.
NELLE RELIGIONI DI TUTTE LE NAZIONI, CI SONO INDIZI DELLA POSSIBILITÀ DI UNO
STATO DI COSCIENZA DI QUESTO TIPO CHE È CHIAMATO ‘ILLUMINAZIONE’ ed anche con
altri vari nomi, ma che non può descriversi con le parole. Ma l’unica Via
Corretta verso la Coscienza Obiettiva passa attraverso lo sviluppo della
Coscienza di Sé.
“SE UN UOMO ORDINARIO È
ARTIFICIALMENTE PORTATO ALLO STATO DELLA COSCIENZA OBIETTIVA E POI RIPORTATO AL
SUO STATO ORDINARIO, NON RICORDERÀ NULLA, E POI PENSERÀ DI AVER PERDUTO LA
COSCIENZA PER UN ISTANTE. Ma nello stato di coscienza di sé un uomo può avere
barlumi di Coscienza Obiettiva e ricordarli. Il Quarto Stato di Coscienza
nell’Uomo significa uno stato completamente differente dell’essere, ed è il
risultato della crescita interiore e di un prolungato e difficile lavoro su di
sé.
“Ma il Terzo Stato di Coscienza
costituisce il diritto naturale dell’Uomo così com’è, e se un uomo non lo
possiede, si deve unicamente alle CONDIZIONI SBAGLIATE DELLA SUA VITA. Al
presente, questo Terzo Stato arriva all’Uomo solo in forma di rarissimi barlumi
ed unicamente attraverso un addestramento speciale può diventare più o meno
permanente in lui.
“PER LA MAGGIOR PARTE DELLA
GENTE, PERSINO PER LE PERSONE ISTRUITE E I PENSATORI, IL PRINCIPALE OSTACOLO
CHE SI OPPONE ALL’ACQUISIZIONE DELLA COSCIENZA DI SÉ NASCE DAL FATTO CHE
CREDONO DI POSSEDERLA – che possono ‘fare’, che possiedono la ‘volontà’, e un
‘Io’ permanente ed immutabile. È EVIDENTE CHE UN UOMO NON S’INTERESSERÀ SE GLI
SI DICE CHE PUÒ ACQUISIRE CON UN LUNGO ED ARDUO LAVORO QUALCOSA CHE SECONDO IL
SUO PARERE POSSIEDE DI GIÀ. AL CONTRARIO, CREDERÀ CHE LA PERSONA CHE GLIELO
DICE SIA PAZZA o che vuole ingannarlo con l’idea di ottenere un beneficio
personale.
“I due stati superiori di
coscienza sono in connessione con il funzionamento dei due ‘Centri Superiori’
nell’Uomo”.
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