Invece di osservare noi stessi spesso disprezziamo gli altri. Questa si chiama proiezione: cioè proiettiamo sugli altri i problemi che abbiamo dentro noi, trasferendoli su coloro che sono del tutto “innocenti”. Così facendo evitiamo di guardare noi stessi. tutti ci siamo comportati in questo modo in situazioni difficili e siamo tutti, più o meno, stati oggetto di proiezioni da parte degli adulti, quando eravamo bambini. Esempio: quando un adulto è sotto stress a causa di problemi personali, è facile che dica a un bambino: come sei piagnucolone e noioso! Smettila! Sei davvero impossibile!” Questo è un tipico esempio di proiezione: trasferire un problema personale, su qualcuno che non c’entra affatto. Molti di noi sono trattati così da bambini: gli adulti scaricavano addosso a noi i loro problemi. E così la maggior parte di noi ha imparato quanto possa essere semplice “risolvere” i problemi della vita: basta dare la colpa a qualcun altro.
Questo è, naturalmente, poco costruttivo. Trovate il modo di parlare apertamente delle proiezioni con i vostri amici e colleghi. Cosa fare quando vi accorgete che state proiettando qualcosa su qualcuno? Il primo passo, sicuramente, l’avrete già intrapreso! Consiste nel vedere e nel sapere che lo state facendo.
Kay Pollak
La prossima volta che incontrate qualcuno che irritato o furioso o magari arrogante, ironico, che trova da ridire su tutto, o che comunque ha perso la calma, allora cercate di ricordare che: una persona che si sente bene non ha mai alcun bisogno di attaccare o di mettere in ridicolo nessun altro.
Non ditelo all’altra persona tenetevelo per voi e incomincerete a vedere costui o costei in una nuova luce.
Kay Pollak
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