I processi di divisione e specializzazione del lavoro hanno prodotto un vivere sociale entro cui è altamente sconsigliato sapere fare un po’ di tutto. Inoltre la specializzazione delle cure sociali è giunta ad un punto che non è possibile offrire una relazione d’aiuto informale senza ricorrere ai termini tecnici, che i mass media hanno convertito in slogan.
È da notare che l’alta specializzazione non è comunque adatta in nessun ambito, perché è impensabile riuscire a trovare un tecnico specializzato per ogni piccolo problema quotidiano.
Attualmente si può facilmente notare una donna e un uomo che giungono alla maternità non sono in grado di cullare un infante che piange. In questo scenario si sono formati gli asili nidi, anche se non sono ancora un fenomeno diffuso globalmente.
In ogni caso è ormai inutile pensare di poter rinunciare agli asili nido, ai centri socio educativi o alle comunità per minori, in nome di un ritrovamento dei “veri valori sociali”. Questo significherebbe non solo buttare il sapere accumulato in questi anni, ma anche rimettere nelle mani di qualcuno un problema che gli è stato sottratto tempo fa.
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