Sola Scriptura (con la sola Bibbia);
Sola Fide (con la sola fede);
Sola gratia (con la sola grazia);
Solus Christus (soltanto Cristo);
Soli Deo Gloria (per la gloria di Dio solo).
Fiorella Giunta:
L'espressione i cinque sola (della Riforma) si riferisce a cinque formule sintetiche in lingua latina, emerse durante la Riforma protestante, che riassumono, in modo espressivo e facile da rammentare, i punti fondamentali del suo pensiero teologico. Si può dire che esse rappresentino il cuore stesso del protestantesimo, i criteri che ne definiscono l'identità, le sue colonne portanti.
Inizialmente proposti in contrapposizione al pensiero ed alla prassi del cattolicesimo romano del tempo, i cinque "sola" della Riforma ancora sono utilizzati per riaffermare l'esclusivismo fondamentale della fede protestante rispetto a posizioni diverse del panorama religioso.
La medicina crea persone malate, la matematica persone tristi e la teologia peccatori
Martin Lutero
Dalla violenza non viene mai nulla di buono
Martin Lutero
[Chiese e Governi]
“Sono stati bravi a capovolgere tutto: essi dovevano governare le anime interiormente mediante la Parola di Dio, e invece governano esteriormente castelli, città terre e genti, e martirizzano le anime con delitti indicibili. Così pure i signori mondani dovrebbero governare esteriormente terra e gente, ma questo non lo fanno. Non riescono a fare altro che tartassare e spennare [i loro sudditi], impongo una tassa sopra l'altra, una gabella sull'altra; qui sguinzagliano un orso, là un lupo.”
― Martin Lutero, “L'autorità secolare” (1523), II, 265
Martin Lutero. Liberatore della COSCIENZA dalle catene imposte dalla Chiesa.
LA MIA COSCIENZA E' PRIGIONIERA DELLA PAROLA DI DIO
"A meno che non venga convinto dalla Scrittura o da ragioni evidenti, non accetto l'autorità di papi e concili poichè si sono spesso contraddetti a vicenda; la mia coscienza è prigioniera della Parola di Dio...Dio mi aiuti! Non posso fare altrimenti"
Queste famose parole di Martin Lutero dette nell'Aprile 1521 davanti ai suoi accusatori a Worms, i quali gli diedero un ultimatum per ritrattare la sua ferma convinzione nella completezza e nella chiarezza delle Scritture; possono essere applicate in molte situazioni della nostra vita!
Il 3 gennaio 1521 Papa Leone X scomunica Martin Lutero con la bolla 'Decet Romanum Pontificem'.
FEDE E LIBERTÀ
“Anche così, ciascuno corre un suo proprio rischio scegliendo come credere, e deve vedere per se stesso che la sua fede sia corretta. […] Poiché dunque dipende dalla coscienza di ciascuno come crede o non crede, e affinché non si giunga alla rottura con l'autorità secolare, questa deve accontentarsi di occuparsi delle sue faccende, lasciare che ciascuno creda così o altrimenti, come può e vuole, e non costringere nessuno con la forza. Infatti la fede è un'opera libera. Nessuno può imporla. […] Da qui proviene il detto universalmente noto, citato da Agostino: non si può e non si deve forzare nessuno alla fede.
Infatti non vedono, quei poveri ciechi, quanto vana e impossibile sia la loro impresa.
Infatti, per quanto severi siano i loro ordini e grande la loro furia, non possono costringere le persone a fare di più che seguirli con la bocca e le mani, ma il cuore non lo possono forzare, dovessero pure farsi in quattro. […] Che senso ha, quindi, voler costringere la gente a credere nel loro cuore, pur vedendo che è impossibile? In questo modo spingono con la forza le coscienze deboli a mentire e a dire cose diverse da quelle che sentono in cuor loro, e così caricano se stessi di orribili peccati altrui.”
Martin Lutero, “L'autorità secolare” (1523), II, 264
Il 3 gennaio 1521 Papa Leone X scomunica Martin Lutero con la bolla 'Decet Romanum Pontificem'.
FEDE E LIBERTÀ
“Anche così, ciascuno corre un suo proprio rischio scegliendo come credere, e deve vedere per se stesso che la sua fede sia corretta. […] Poiché dunque dipende dalla coscienza di ciascuno come crede o non crede, e affinché non si giunga alla rottura con l'autorità secolare, questa deve accontentarsi di occuparsi delle sue faccende, lasciare che ciascuno creda così o altrimenti, come può e vuole, e non costringere nessuno con la forza. Infatti la fede è un'opera libera. Nessuno può imporla. […] Da qui proviene il detto universalmente noto, citato da Agostino: non si può e non si deve forzare nessuno alla fede.
Infatti non vedono, quei poveri ciechi, quanto vana e impossibile sia la loro impresa.
Infatti, per quanto severi siano i loro ordini e grande la loro furia, non possono costringere le persone a fare di più che seguirli con la bocca e le mani, ma il cuore non lo possono forzare, dovessero pure farsi in quattro. […] Che senso ha, quindi, voler costringere la gente a credere nel loro cuore, pur vedendo che è impossibile? In questo modo spingono con la forza le coscienze deboli a mentire e a dire cose diverse da quelle che sentono in cuor loro, e così caricano se stessi di orribili peccati altrui.”
Martin Lutero, “L'autorità secolare” (1523), II, 264
http://youtu.be/Bewst-s6SeY
Nessun commento:
Posta un commento