Non importa chi sposate. Tanto incontrate sempre voi stessi.
L'altro è sempre solo lo schermo sul quale proiettare le vostre esigenze non appagate, la vostra capacità (o incapacità) di amare, i vostri blocchi interiori e le vostre ferite, la vostra vitalità, ma soprattutto la vostra profonda scissione interiore tra desideri e paure. Nessun partner può aiutarvi a star bene e può garantirvi l'autostima e la fiducia in voi stessi.
Non importa chi incontrate, alla fine incontrate voi stessi. [...]
Per questo potete, secondo la mia esperienza, tranquillamente restare con l'attuale partner - non importa quanto fastidiosa vi sembri questa situazione. Proprio là, dove vi sembra di essere arrivati a un punto morto, dove la relazione vi sembra fredda, carica di rabbia, piena di odio o ripugnante, c'è molto da fare - e precisamente dentro di voi.
Eva-Maria Zurhorst (psicoterapeuta)
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