Il dolore è reale, ma la sofferenza emerge solo quando ti opponi al dolore ed è il risultato della tua opposizione al dolore, alla realtà che ostacola i tuoi desideri. Se accetti il dolore, la sofferenza non esiste. Il dolore, per l’essere reale, non e’ intollerabile, perchè ha un senso comprensibile che lo placa. Ciò che risulta insopportabile è avere il corpo qui e la mente nel passato o nel futuro, e’ il desiderio di distorcere la realtà che è inamovibile. Questo si’ che e’ intollerabile, perchè è una lotta inutile, come e’ inutile il suo risultato: la sofferenza. Non e’ possibile lottare per ciò che non esiste, non si deve cercare la felicità dove non c’è, nè prendere per vita ciò che vita non è. Bisogna svegliarsi! Non appena ci svegliamo…..paf! finisce la sofferenza.
Anthony De Mello da Ti voglio libero come il vento, pag. 17
Quel che si giudica non si può comprendere...
Quando appiccicate un'etichetta addosso a una persona la comprensione si ferma.
Nessun giudizio, nessun commento, nessun atteggiamento: semplicemente, si osserva, si studia, si guarda, senza il desiderio di cambiare ciò che è. Perché se si desidera cambiare ciò che è in ciò che dovrebbe essere, si cessa di comprendere.
Anthony De Mello
Un'altra illusione è che gli eventi esterni abbiano il potere di farvi del male, che le persone abbiano il potere di farvi del male. Non è così. Siete voi che date loro il potere di farlo
Anthony De Mello
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Qual è la cosa più importante in assoluto? Si chiama autosservazione. [...]
Non significa essere assorti nei propri problemi, essere preoccupati di sé. Non è di questo che sto parlando: parlo dell'autosservazione. E cosa sarebbe?
Significa osservare tutto ciò che è all'interno di noi stessi e intorno a noi, fino al punto più estremo, e osservarlo come se accadesse a qualcun altro.
Cosa significa quest'ultima frase? Significa che non si personalizza quel che ci accade. Significa guardare alle cose come se non si avesse alcun legame con esse.
Il motivo per cui soffrite a causa della vostra depressione e delle vostre ansie è che vi identificate con esse. Dite: «Sono depresso». Ma ciò è falso. Voi non siete depressi.
Se voleste essere precisi, potreste dire: «In questo momento sto attraversando una fase di depressione». Non è invece corretto dire: «Sono depresso». Voi non siete la vostra depressione.
Non si tratta che di una sorta di inganno della mente, uno strano tipo di illusione. Siete stati indotti a pensare - pur non essendone consci - che siete voi la vostra depressione, che siete voi le vostre ansie, che siete voi la vostra gioia e le emozioni che provate.
«Sono contento!». Di certo non siete contenti. Può darsi che la contentezza sia dentro di voi in questo momento, ma aspettate un po', e le cose cambieranno; non durerà: non dura mai; le cose cambiano di continuo, cambiano sempre. Le nubi vanno e vengono: alcune sono nere e altre bianche, alcune grandi, altre piccole.
Se vogliamo seguire l'analogia, voi sareste il cielo, intento a osservare le nubi. Sareste osservatori passivi, distaccati. So che questo atteggiamento può essere per voi assurdo, soprattutto nella cultura occidentale. Non interferite. Non dovete farlo. Non «fissate» nulla. Guardate! Osservate!
Il problema della gente è che si affanna a fissare cose che non riesce nemmeno a capire. Siamo sempre lì a fissare delle cose, non è vero? Non ci viene mai in mente che le cose non hanno bisogno di essere fissate, assolutamente. Questa è una grande illuminazione. Le cose devono essere capite: se le si capissero, cambierebbero"
Anthony de Mello
Ma purtroppo gli altri non accettano il tuo distacco e ti mettono in cattiva luce col mondo quindi non si sa cosa è di peggio nella vita
Le persone: più cerchiamo di stare con loro e più si allontanano e vice versa le contraddizioni della vita