La finestra sul cielo interiore
La memoria è un mostro: tu dimentichi... essa no.
Archivia le cose, ecco tutto.
Le conserva per te, o te le nasconde e le richiama, per fartele ricordare, a sua volontà.
Credi di avere una memoria.
Ma è la memoria che ha te.
E spesso essa ha il potere di distruggerti.
J. John Irving Berlin
Per metà della vita, hai quindici anni. Poi un giorno comincia la ventina, poi il giorno dopo è già bell'e finita. Poi la trentina passa in un lampo, come una domenica in buona compagnia. E poi, prima di rendertene conto, sogni di avere ancora quindici anni.
John Irving - da Hotel New Hampshire
Exeter, 2 marzo 1942
John Irving - da Hotel New Hampshire
Exeter, 2 marzo 1942
Un gioco d’enigmistica propone un quadro, all’interno del quale, una manciata di numeri, apparentemente disseminati in modo confuso e casuale, nasconde una scena ben precisa. Individuando, e “rincorrendo” con una matita, la corretta sequenza numerica, tale scena emerge, offrendo la possibilità di <<dare il giusto nome>> ai particolari che la compongono. È questo ciò che ho fatto, rincorrendo le emozioni e i sentimenti confusamente sparsi nella memoria dell’anima, per riappropriarmi dell’esperienza della felicità, occultata, insieme ai ricordi dolorosi, dall’inchiostro “simpatico” della rimozione. Il “rimedio” spontaneo che la mente ha adottato per segretare le cause del <<Male>>, senza riuscire, tuttavia, ad eliminare il malessere, l’inquietudine profonda che ha dato luogo ad un’esistenza dedita alla <<dipendenza relazionale>>
La nostra memoria, è simile ai dati inseriti in un computer, noi non li ricordiamo, ma loro sono comunque li pronti per essere usati! Un paragone troppo tecnico forse, ma ho sempre pensato al mio cervello, come ad un archivio pronto per essere usato al momento opportuno! La memoria esiste anche se noi non ricordiamo!
[...] Non riesco a liberare completamente la mente nemmeno quando faccio yoga, mi vedo riflessa in ciò che è descritto sopra, sono prigioniera di una depressione latente, che speso sfocia in attacchi di panico. La paura di morire e così forte che in quel momento ho l'impressione di escarnarmi.
Troppo profondo tutto questo discorso che capisco solo a livello teorico!
La nostra memoria, è simile ai dati inseriti in un computer, noi non li ricordiamo, ma loro sono comunque li pronti per essere usati! Un paragone troppo tecnico forse, ma ho sempre pensato al mio cervello, come ad un archivio pronto per essere usato al momento opportuno! La memoria esiste anche se noi non ricordiamo!
[...] Non riesco a liberare completamente la mente nemmeno quando faccio yoga, mi vedo riflessa in ciò che è descritto sopra, sono prigioniera di una depressione latente, che speso sfocia in attacchi di panico. La paura di morire e così forte che in quel momento ho l'impressione di escarnarmi.
Troppo profondo tutto questo discorso che capisco solo a livello teorico!
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