mercoledì 23 novembre 2011

Aldous Huxley. Dopo il silenzio, quello che più si avvicina ad esprimere l'inesprimibile è la musica

I fatti non cessano di esistere solo perché noi li ignoriamo.
Facts do not cease to exist because they are ignored.
Aldous Leonard Huxley.


Non i filosofi ma coloro che si dedicano agli intagli in legno
o alle collezioni di francobolli costituiscono l'ossatura della società.
Aldous Huxley


Le utopie appaiono oggi assai più realizzabili di quanto non si credesse un tempo. E noi ci troviamo attualmente davanti a una questione ben più angosciosa: come evitare la loro realizzazione definitiva? […] Le utopie sono realizzabili. La vita marcia verso le utopie.
E forse un secolo nuovo comincia; un secolo nel quale gli intellettuali e la classe colta penseranno ai mezzi d'evitare le utopie e di ritornare a una società non utopistica, meno “perfetta” e più libera.
Nikolaj Berdjaev, in epigrafe a “Brave New World” (Huxley)



Il confronto con la distopia orwelliana è inevitabile e benché precedente a 1984
(pubblicato nel 1948),
Il Mondo Nuovo (1931) mostra di aver colto in anticipo il fatto.
Nel 1958 Huxley prende atto della natura profetica della sua intuizione del '31
["Ritorno al mondo nuovo" saggio del 1958].

La società capitalista, dalle mostruosità tiranniche del XX secolo, muoveva verso un mondo nuovo in cui il benessere avrebbe sepolto la libertà e l'individualità sotto l'“immane raccolta di merci”
Huxley, Il Mondo Nuovo (1931)


Ebbene, io preferirei essere infelice piuttosto che avere questa specie di falsa,. menzognera felicità che avete qui.
"Well, I’d rather be unhappy than have the sort of false, lying happiness you were having hereAdolus Huxley, Il Mondo Nuovo - Brave New World (1932)                       



Ahimè, ci siamo scordata la sorte del tacchino.
Quando un uccello impara a ingozzarsi a sufficienza
senz’essere costretto a usare le ali,
rinuncia al privilegio del volo e se ne resta a terra, in eterno.
Qualcosa di simile vale anche per gli uomini.
Aldous Huxley, Ritorno al mondo nuovo


« Ma io amo gli inconvenienti. »
« Noi no » disse il Governatore.
« Noi preferiamo fare le cose con ogni comodità. »
« Ma io non ne voglio di comodità.
Io voglio Dio, voglio la poesia, voglio il pericolo reale,
voglio la libertà, voglio la bontà. Voglio il peccato. »
« Insomma » disse Mustafà Mond « voi reclamate il diritto d’essere infelice. »
« Senza parlare del diritto di diventare vecchio e brutto e impotente; il diritto d’avere la sifilide e il cancro; il diritto d’avere poco da mangiare; il diritto d’essere pidocchioso; il diritto di vivere nell’apprensione costante di ciò che potrà accadere domani; il diritto di prendere il tifo; il diritto di essere torturato da indicibili dolori d’ogni specie. »
Ci fu un lungo silenzio.
«Io li reclamo tutti » disse il Selvaggio finalmente.
Aldous Huxley, Il Mondo Nuovo


Il classicismo in letteratura è intollerabile perché implica troppe norme restrittive; è intollerabile in amore perché ne implica troppo poche.
Aldous Huxley, Foglie secche


La libertà? Ma se non esiste!
Non c'è libertà a questo mondo;
solamente gabbie dorate.
 Huxley, Passo di danza




Astolfo Di Fuscaldo
Huxley Aldous. - Mondo nuovo. - Ritorno al mondo nuovo. 
In un futuro imprecisato, l’umanità ha finalmente trovato pace e sicurezza, grazie alla manipolazione degli embrioni, e all’uso istituzionale di droghe. L’impatto è agghiacciante. Con freddezza da laboratorio viene descritta la manipolazione degli embrioni che sono sottoposti ad una serie di bombardamenti radioattivi, per creare individui di tipo ben differenziato: dai dominatori, intelligenti, perfetti, sani; ai più miseri, piccoli, ignoranti, schiavetti destinati a svolgere per sempre le mansioni più umili. Eppure, una volta cresciuti, tutti sono perfettamente a loro agio in questa società artificiale, e questo per merito di una superdroga, che inebria e non dà mai effetti collaterali. Improvvisamente interviene un elemento anomalo: in una riserva di “selvaggi”, persone rimaste in condizioni di vita primitive, sono ritrovati due “civilizzati”, dispersi da vent’anni. Due mondi a confronto: ma se il mondo nuovo terrorizza per la sua impersonalità, l’assenza, o la regressione, della civiltà, non ha portato certo al mito del “buon selvaggio”. Al contrario. Vendicativi, oziosi, carichi di malvagità, senza scrupoli e senza morale, accattoni, malevoli verso i “diversi”: i selvaggi non si dimostrano migliori degli sballati drogati ultramoderni. In bilico tra un mondo e l’altro, il più giovane dei dispersi, nato e cresciuto senza condizionamenti, non riuscirà ad adattarsi al mondo nuovo. La conclusione non potrà essere che tragica. (Censurato). Pp. 340. Collana: Oscar; 37. Mondadori, 2000

Mondo nuovo, (1932) Romanzo di fantascienza di genere distopico. È il suo romanzo più famoso e ne sono stati tratti alcuni adattamenti televisivi. Inizialmente, in Irlanda fu ritirato dal commercio per i suoi temi controversi circa la riproduzione e l'eugenetica. In seguito, anche gli Stati Uniti hanno cercato dirimuoverlo dai programmi scolastici per via della sua "negatività". Il libro anticipa temi quali lo sviluppo delle tecnologie della riproduzione, l'eugenetica e il controllo mentale, usati per forgiare un nuovo modello di società. Il mondo che vi è descritto potrebbe essere un'auspicabile utopia ovvero un drammatico limbo esistenziale. Nei fatti il ritratto che ne fa l'autore è distaccato, sebbene a volte traspaia velatamente una cinica esaltazione degli aspetti grotteschi delle varie vicende; più spesso il narratore appare tuttavia interiormente rattristato dalla scena da lui descritta, ed è forse proprio questo il motivo per cui a volte indugia forzatamente negli improvvisi aspetti grotteschi del dramma. Il titolo originale si rifà alle parole pronunciate da Miranda ne La tempesta di William Shakespeare: «How beauteous mankind is! O brave new world that has such people in't!». «Com'è bello il genere umano! Oh mirabile e ignoto mondo che possiedi abitanti così piacevoli!».



Lo scopo del propagandista è quello di far dimenticare a un gruppo di gente che certi altri gruppi di persone sono umani.
Aldous Léonard Huxley
(26 luglio 1894 - 22 novembre 1963]


È perfettamente possibile che un uomo non sia incarcerato e tuttavia non sia libero, non sia in nessuno stato di costrizione fisica e tuttavia sia un prigioniero psicologico, costretto a pensare, sentire e agire come i rappresentanti dello Stato nazionale, o qualche interesse privato all'interno della nazione, vogliono che pensi, senta e agisca; per lui le mura della sua prigione sono invisibili e crede di essere libero.
Aldous Huxley





«Hegel nota in un passo delle sue opere
che tutti i grandi fatti e i grandi personaggi 
della storia universale si presentano, 
per così dire, due volte.
Ha dimenticato di aggiungere:
la prima volta come tragedia, 
la seconda volta come farsa
Karl Marx, Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte (1869)


"Finché la gente ammirerà Cesari e Napoleoni,
Cesari e Napoleoni puntualmente risorgeranno
e li renderanno miserabili."
Aldous Leonard Huxley



Forse questo mondo è l'inferno di un altro pianeta
Thomas Huxley


Come avvenga che qualcosa di così notevole come uno stato di coscienza sia il risultato della stimolazione del tessuto nervoso è tanto inspiegabile quanto la comparsa del Genio nella favola, quando Aladino strofina la lampada.
T.H. Huxley, “Lessons in Elementary Physiology”, Macmillan, London 1866, p. 286


 Se non hai mai visto il diavolo, guarda il tuo ego.
(William Law).
Aldous Huxley, La filosofia perenne



Ogni volta che ha dovuto scegliere tra l'uomo ragionevole e il pazzo,
il mondo ha sempre seguito il pazzo senza esitare.
Perché il pazzo lusinga quello che è fondamentale nell'uomo,
le passioni e gli istinti; la filosofia non si rivolge che a ciò ch'è superficiale e superfluo: la ragione.
Aldous Huxley, Giallo cromo


Con una TV sempre più invadente, psicofarmaci prescritti anche ai bambini, “purché stiano buoni”, la politica ridotta ad una rissa continua, il progressivo disinteresse del cittadino verso il mondo che lo circonda. Ci stiamo già trasformando in automi, e senza bisogno di genetica o radiazioni; i ricchi sono sempre più ricchi, i poveri ormai sono una realtà anche nei paesi un tempo detti “sviluppati” o “industrializzati”.
Aldous Huxley, Mondo nuovo – Ritorno al mondo nuovo


Un uomo privo di storia, cultura è un uomo che non conosce il passato e non sa cosa aspettarsi nel futuro, quindi vive male il presente.
Un uomo scollegato dalla propria vera e unica origine:
i mondi spirituali, è un uomo che vive una falsa esistenza proiettata nella materia e per la materia, 
gestito e manipolato da forze molto basse (qui attecchisce benissimo la pornografia; 
la corruzione delle anime grazie all’illusione sfavillante del successo e del denaro).
Un uomo sradicato dalla famiglia e privo di identità sessuale è un uomo facilmente controllabile. 
Questo Uomo in sintesi è il suddito ideale.
Aldous Leonard Huxley




Un governo del terrore funziona nel complesso meno bene del governo che, con mezzi non-violenti, manipola l'ambiente e i pensieri e i sentimenti dei singoli, uomini donne e bambini.
Aldous Huxley

La libertà, come tutti sappiamo, non fiorisce in un paese che sta sempre sul piede di guerra, o che si prepara a combattere. Una crisi permanente giustifica il controllo su tutto e su tutti, da parte del governo centrale.
Aldous Huxley, Ritorno al mondo nuovo, 1958



Non c'era da stupirsi che quei poveri premoderni fossero pazzi e malvagi e miserabili.
Il loro mondo non permetteva loro di prendere le cose per la via più semplice, non permetteva loro di essere sani di spirito, virtuosi, felici. E con le madri e gli amanti, con le proibizioni alle quali non erano condizionati ad obbedire, con le tentazioni e i rimorsi solitari, con tutte le malattie e il dolore che li isolava senza fine, con le incertezze e la povertà, essi erano costretti a sentire fortemente. E sentendo fortemente (fortemente, oltre tutto, in solitudine, in un disperato isolamento individuale) come potevano essere stabili?
Aldous Huxley, Il mondo nuovo


“E questo”, aggiunse il direttore sentenziosamente
“questo è il segreto della felicità e della virtù:
amare ciò che si deve amare.
Ogni condizionamento mira a ciò:
fare in modo che la gente ami la sua inevitabile destinazione sociale.
Aldous Huxley, Il mondo nuovo


La dittatura perfetta avrebbe le apparenze della democrazia, una prigione senza muri da dove i prigionieri non si sognerebbero di evadere. Un sistema di schiavitù dove, grazie al sistema di consumo e intrattenimento, gli schiavi ameranno la loro servitù. Man mano che la libertà politica ed economica diminuisce, la libertà sessuale ha tendenza ad accrescersi a titolo di compenso. E il dittatore sarà bene accorto a incoraggiare questa libertà. Aggiungendosi al diritto di sognare sotto l'influenza della droga, del cinema, della radio, essa contribuirà a riconciliare costoro con la schiavitù che è il loro destino.
Aldous Huxley, Il Mondo Nuovo


Al nostro sistema etico tradizionale (in esso l’individuo ha importanza primaria) si va sostituendo un’Etica Sociale. Le parole chiave di questa etica sono: “adattamento”, “condotta socialmente orientata”, “appartenenza”, “acquisizione di capacità sociali”, “lavoro di squadra”, “vita di gruppo”, “creatività di gruppo”, “dinamica di gruppo”, “pensiero di gruppo”, “creatività di gruppo”. Presupposto fondamentale è questo: il complesso sociale ha maggiore importanza e significato delle parti individuali; le differenze biologiche innate debbono sacrificarsi all’uniformità culturale, i diritti della collettività vengono prima di quelli che nel diciottesimo secolo si chiamavano Diritti dell’Uomo.
Quest’uomo ideale è colui che mostra “conformismo dinamico”, intensa lealtà verso il gruppo, e desiderio indomabile di subordinarsi, di appartenere.
Aldous Huxley, Ritorno al mondo nuovo


Uno Stato totalitario davvero efficiente sarebbe quello in cui l'onnipotente potere esecutivo dei capi politici e il loro corpo manageriale controllano una popolazione di schiavi che non devono essere costretti ad esserlo con la forza perché amano la loro schiavitù.


Uno Stato totalitario davvero "efficiente" sarebbe quello in cui l'onnipotente comitato esecutivo dei capi politici e il loro esercito di direttori soprintendessero ad una popolazione di schiavi che ama tanto la propria schiavitù da non dovervi neanche essere costretta. Far amare agli schiavi la propria schiavitù: ecco qual'é il compito oggi assegnato negli Stati totalitari ai ministeri della propaganda, ai caporedattori dei giornali e ai maestri di scuola.
Aldous Huxley, Il mondo nuovo


Man mano che la libertà politica ed economica diminuisce,
la libertà sessuale ha tendenza ad accrescersi a titolo di compenso.
E il dittatore sarà bene accorto a incoraggiare questa libertà.
Aggiungendosi al diritto di sognare sotto l'influenza della droga, del cinema, della radio,
essa contribuirà a riconciliare costoro con la schiavitù che è il loro destino.
Aldous Leonard Huxley, "Il mondo nuovo" (Brave new world)





"Allora voi credete che Dio non ci sia?"
"No, io credo che molto probabilmente ce n'è uno".
"Ma allora perché...".
Mustafà Mond lo fermò. "Ma egli si manifesta in modi differenti ai diversi uomini.
Nei tempi pre-moderni si manifestava come l'essere che è descritto in questi libri. Adesso...".
"Come si manifesta adesso?", domandò il Selvaggio.
"Ecco, si manifesta come un'assenza; come se non esistesse del tutto".
Aldous Huxley, Il Mondo Nuovo

«Mio caro, giovane amico » disse Mustafà Mond « la civiltà non ha assolutamente bisogno di nobiltà e di eroismo. Queste cose sono sintomi d’insufficienza politica. In una società convenientemente organizzata come la nostra nessuno ha delle occasioni di essere nobile ed eroico. Bisogna che le condizioni diventino profondamente instabili prima che l’occasione possa presentarsi. Dove ci sono guerre, dove ci sono giuramenti di fedeltà condivisi, dove ci sono tentazioni a cui resistere, oggetti d’amore per i quali combattere o da difendere, là certo la nobiltà e l’eroismo hanno un peso. Ma ai nostri giorni non ci sono le guerre. La massima cura è posta nell’impedirci di amare troppo qualsiasi cosa. Non c’è nulla che rassomigli a un giuramento di fedeltà collettiva; se siete condizionati in modo tale che non potete astenervi dal fare ciò che dovete fare. E ciò che dovete fare è, nell’insieme, così gradevole, un tal numero d’impulsi naturali sono lasciati liberi di sfogarsi, che veramente non ci sono tentazioni alle quali resistere. E se mai, per mala sorte, avvenisse in un modo o nell’altro qualche cosa sgradevole, ebbene, c’è sempre il soma che vi permette una vacanza, lontano dai fatti reali. E c’è sempre il soma per calmare la vostra collera, per riconciliarvi coi vostri nemici, per rendervi paziente e tollerante. Nel passato non si potevano compiere queste cose che facendo grandi sforzi e dopo anni di penoso allenamento morale. Adesso si mandano giù due o tre compresse di mezzo grammo, e tutto è a posto. Tutti possono essere virtuosi, adesso. Si può portare indosso almeno la metà della propria moralità in bottiglia. Il Cristianesimo senza lacrime, ecco che cos’è il soma
Aldous Huxley, Il Mondo Nuovo



La nostra società occidentale contemporanea, nonostante il progresso materiale, intellettuale e politico, è sempre meno capace di condurre alla sanità mentale, e tende a minare invece la sicurezza interiore, la felicità, la ragione, la capacità d’amore nell’individuo; tende a trasformarlo in un automa che paga il suo insuccesso di uomo con una sempre più grave infermità mentale, con la disperazione che si cela sotto la frenetica corsa al lavoro e al cosiddetto piacere.
Fromm

Le vittime veramente disperate dell’infermità mentale si trovano proprio fra gli individui che paiono normalissimi. Il loro conformismo dà luogo a qualcosa che somiglia all’uniformità. Ma <uniformità e libertà sono incompatibili… l’uomo non è fatto per essere automa, e se lo diventa, va distrutta la base della sanità mentale>.
Aldous Huxley, Ritorno al mondo nuovo


Il candidato deve essere bello, in qualche modo, o virile o paterno.
Deve saper intrattenere il pubblico senza annoiarlo.
Il pubblico, avvezzo alla televisione e alla radio, vuole lasciarsi distrarre, e non ama che gli si chieda di concentrarsi, di compiere una lunga fatica intellettuale.
Perciò i discorsi del candidato-attore devono essere brevi e scattanti.
I grandi problemi del mondo debbono essere liquidati in cinque minuti al massimo; magari perché il pubblico non vede l’ora di passare ad argomento più vivace dell’inflazione o della bomba H in sessanta secondi netti. La natura dell’oratoria è tale che fra i politici e i chierici c’è sempre stata la tendenza a semplificare le questioni complicate.
Dalla tribuna o dal pulpito anche al più coscienzioso degli oratori è difficile dire tutta la verità.
I metodi che si usano oggi per vendere il candidato politico, come se fosse un deodorante, danno all’elettorato questa garanzia: egli non sentirà mai dire la verità, su niente.
Aldous Huxley, Ritorno al mondo nuovo





Dopo il silenzio, quello che più si avvicina ad esprimere l'inesprimibile è la musica
Aldous Huxley


Il disegno è la disciplina con cui costantemente scopro il mondo.
Quando inizio a disegnare mi rendo conto di quanto sia straordinario “ciò che è”, un miracolo puro: 
la ramificazione di un albero, la struttura del seme di un dente di leone.
Frederick Franck – da “The Zen of Seeing”

Vederci come gli altri ci vedono è uno tra i doni più salutari.
Appena meno importante è la capacità di vedere gli altri come essi si vedono.
Aldous Huxley


Hanno insozzato fiumi, sterminato gli animali selvaggi, distrutto foreste, gettato l'humus del suolo nel mare, arso un oceano di petrolio, dissipato minerali la cui formazione aveva richiesto tutta un'era geologica. Un'orgia di imbecillità criminale. E l'hanno chiamato progresso.
Aldous Huxley, La scimmia e l’essenza - Ape and Essence, 1948


Hanno insozzato fiumi, sterminato gli animali selvaggi, distrutto foreste, gettato l’humus del suolo nel mare, arso un oceano di petrolio, dissipato minerali la cui formazione aveva richiesto tutta un’era geologica. Un'orgia di imbecillità criminale. E l'hanno chiamata progresso.
Aldous Huxley, La scimmia e l’essenza - Ape and Essence, 1948



Certamente, naturalmente,
non lo sanno anche i ragazzi di scuola?
Sono le scimmie a indicare la meta,
sono umani solo i mezzi per giungervi.
Serva di gorilla, ruffiana di babbuini,
viene la Ragione di corsa, pronta a ratificare;
viene, la sgualdrina, con la Filosofia, a leccare i piedi ai tiranni;
viene, mezzana della Prussia, con la storia brevettata di Hegel;
viene con la Medicina, per somministrare l’afrodisiaco del Re delle scimmie.
viene, coi versi e con la Retorica, a scrivere le orazioni;
viene col Calcolo, a puntare i suoi bolidi
accuratamente sull'orfanotrofio oltreoceano;
e viene, dopo aver puntato, con l’incenso a impetrare
devotamente Nostra Signora, affinché la mira sia giusta.

Aldous Huxley, La scimmia e l’essenza - Ape and Essence, 1948




La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano.
Aldous Huxley


La grande tragedia della scienza:
il massacro di una bella ipotesi da parte di un brutto dato di fatto
Aldous Huxley


Se la scienza vuole conservare la sua forza deve mantenere il contatto col sicuro terreno dell’osservazione.
Aldous Huxley



L'uomo che ritorna dalla Breccia nel Muro non sarà mai lo stesso dell'uomo che era andato: 
sarà più saggio ma meno presuntuoso, più felice ma meno soddisfatto di sè, più umile nel riconoscere la sua ignoranza, eppure meglio attrezzato per capire il rapporto tra parole e cose, tra ragionamento sistematico e Mistero insondabile che egli cerca, sempre invano, di comprendere. 
Aldous  Huxley


Che l'umanità in genere sarà mai in grado di fare a meno dei Paradisi Artificiali, sembra molto improbabile. La maggior parte degli uomini e delle donne conduce una vita, nella peggiore delle ipotesi così penosa, nella migliore così monotona, povera e limitata, che il desiderio di evadere, la smania di trascendere se stessi, sia pure per qualche momento, è, ed è stato sempre, uno dei principali bisogni dell'anima.
Aldous Huxley, Le porte della percezione




Ogni individuo é, nello stesso tempo, il beneficiario e la vittima della tradizione linguistica nella quale é nato. Il beneficiario in quanto gli dà accesso ai ricordi accumulati dalla esperienza degli altri; la vittima in quanto lo conferma nella convinzione che la ridotta consapevolezza sia la sola consapevolezza e perché stuzzica il suo senso della realtà, in modo che egli é fin troppo pronto a prendere i suoi concetti per dati, le sue parole per cose vere. Quello che, nel linguaggio religioso, é chiamato "questo mondo" é l'universo della ridotta consapevolezza, espresso e, per così dire, pietrificato dal linguaggio.
Aldous Huxley, "Le porte della percezione"


“Noi non possiamo mica fare a meno del linguaggio e degli altri sistemi di simboli, perché è per loro mezzo e solo col loro significato che ci siamo sollevati al disopra dei bruti, al livello di esseri umani. Ma possiamo facilmente diventare le vittime come i beneficiari di questi sistemi. Dobbiamo imparare come trattare efficacemente le parole; nello stesso tempo però dobbiamo preservare e, se necessario, intensificare la nostra capacità di guardare il mondo direttamente e non per il tramite mezzo opaco dei concetti, che deformano ogni dato fatto nell’apparenza fin troppo familiare di qualche etichetta generica o di qualche astrazione esplicativa.”
Aldous Leonard Huxley, Le porte della percezione



"Oggi credo che ci troviamo di fronte a ciò che potrebbe essere definita la rivoluzione definitiva, l’ultima rivoluzione, quella in cui l’uomo può agire in modo diretto sulla mente e sul corpo dei suoi simili. Inutile dire che la possibilità di esercitare un certo tipo di azione diretta sulla mente e sul corpo degli esseri umani è esistita fin dall'alba dei tempi. Ma era generalmente di natura violenta. Se si vuole controllare una popolazione per un lungo periodo di tempo occorre che vi sia una certa misura di consenso, essendo difficile che il terrorismo puro e semplice possa funzionare a tempo indefinito. Esso può anche funzionare per molto tempo, ma io credo che prima o poi sia necessario introdurre un elemento di persuasione, un elemento che spinga le persone ad essere consenzienti a ciò che gli viene fatto.
Io penso che la natura della rivoluzione definitiva che abbiamo di fronte sia precisamente questa: siamo sul punto di sviluppare una serie di tecniche che consentiranno all'oligarchia al potere – che è sempre esistita e probabilmente sempre esisterà – di spingere le persone ad amare la propria schiavitù. Questa è, io credo, una rivoluzione di malvagità definitiva, ed è un problema al quale mi sono interessato per molti anni e su cui ho scritto 30 anni fa un romanzo, Mondo Nuovo, che descrive una società in cui vengono utilizzati tutti gli strumenti disponibili – e alcuni degli strumenti che allora immaginavo sarebbero stati disponibili nel futuro – prima di tutto per standardizzare la popolazione, appiattendo le fastidiose diversità tra gli esseri umani, per creare, diciamo così, modelli di esseri umani prodotti in serie e organizzati in un sistema di classi basato sulla conoscenza scientifica.
Da allora mi sono interessato sempre di più a questo problema e ho notato con crescente raccapriccio che un gran numero delle previsioni che sembravano pura fantasia quando le feci 30 anni fa, si sono poi realizzate o sono sul punto di realizzarsi. Un gran numero delle tecniche di cui parlavo sembrano essere già utilizzate. E sembra che vi sia una corsa generale verso questa rivoluzione definitiva, un sistema di controllo attraverso il quale è possibile far piacere alla gente una situazione che, secondo i normali standard, non dovrebbe piacergli affatto. Questo "apprezzamento della schiavitù", questo sistema, è in evoluzione da anni e io sono sempre più interessato in ciò che sta avvenendo."
Aldous Huxley,  The Ultimate Revolution, intervento al Berkeley Language Center del 20 marzo 1962



Quanto più c’è “io” tanto meno c’è Natura, cioè il funzionamento proprio e corretto dell’organismo.
E’ possibile perseguire una “vigile passività” che ci è preziosa per vedere bene in ogni possibile senso – e innanzitutto in noi stessi.
Aldous Huxley, da “L’arte di vedere”



Nessuno deve andare in nessun altro luogo.
Vi siamo già tutti, se solo lo sapessimo.
Se soltanto io sapessi chi sono in realtà,
smetterei di comportarmi come quello che credo di essere;
e se smettessi di comportarmi come quello che credo di essere, saprei chi sono.
Aldous Huxley, L'isola


«(…) Vede, mi ero comportata malissimo. Perdere la testa per una persona che in realtà non amavo e offenderne un’altra alla quale, invece, volevo bene. Perché si è così stupidi a volte?»
«Il cuore ha le sue ragioni» disse Will «e le ghiandole endocrine hanno le loro.»
Aldous Huxley, L’isola


È buio perché ti stai sforzando troppo. [...]
Con leggerezza, bimba, con leggerezza.
Impara a fare ogni cosa con leggerezza. [...]
Sì, usa la leggerezza nel sentire,
anche quando il sentire è profondo.
Con leggerezza lascia che le cose accadano,
e con leggerezza affrontale. [...]
Dunque getta via il tuo bagaglio e procedi.
Sei circondata ovunque da sabbie mobili,
che ti risucchiano i piedi,
che cercano di risucchiarti nella paura,
nell'autocommiserazione e nella disperazione.
Ecco perché devi camminare con tale leggerezza.
Con leggerezza, tesoro mio.
Aldous Huxley, L'isola



Stavano nella stessa stanza, ma non nello stesso universo.
Non più bambina, ma non ancora donna,
Philippe abitava quel roseo limbo della fantasia
che si trova tra l'innocenza e l'esperienza.
La sua vita non era a Loudun,
né tra questa gente zotica e noiosa,
ma con un dio in un Esilio privato,
trasfigurato dallo splendore dell'amore nascente
e della sessualità immaginaria.
Aldous Huxley, I diavoli di Loudun


La possessione è più spesso terrena che non soprannaturale. Gli uomini sono posseduti dal pensiero di una persona, di una classe, una razza o una persona odiata. Oggigiorno il destino del mondo è nelle mani di indemoniati volontari: uomini che sono posseduti e praticano il male che hanno deciso di vedere negli altri. Essi non credono nei diavoli; ma hanno fatto di tutto per essere posseduti: hanno tentato e ci sono riusciti magnificamente. E siccome credono in Dio ancora meno di quanto credano nel Diavolo, sembra molto improbabile che saranno mai in grado di guarire dalla loro possessione.
Aldous Huxley, I diavoli di Loudun


Il delizioso peccato, il celestiale purgatorio di sedere con lui nella biblioteca di suo padre, traducendo Ovidio, sbagliando di proposito affinché egli minacciasse di frustarla, ascoltando quella ricca voce sonora quando parlava del cardinale, dei ribelli protestanti, della guerra in Germania, della posizione dei gesuiti sulla grazia preveniente, delle sue prospettive di avanzamento. Se solo le cose potessero andare in quel modo per sempre! Ma era come chiedere (proprio perché la fine di un madrigale è tanto bella, proprio perché la luce della sera trasforma tutto ciò che tocca in qualcos'altro, qualcosa di impareggiabilmente più bello), era come chiedere tutta una vita di tramonti d'estate, o un'infinità di autunni morenti.
Aldous Huxley, I diavoli di Loudun



Laura Canepa:
Nel 1942 lo scrittore Aldous Huxley, paziente del Dr. William Horace Bates ha  scritto un bellissimo libro dal titolo “l’arte di Vedere” in cui esordiva parlando della guarigione  che ottenne  come paziente del Dr. Bates  che utilizza…  con lui  la sua metodica. Il  Dr. Bates…visse a cavallo dell’800 con il 900 e  sebbene avesse avuto molti  pazienti guariti e felici  non ebbe molta fortuna.
Dice Huxley nel capitolo XIII:  “gli occhi ci forniscono le impressioni visive, che costituiscono il materiale grezzo della vista. La mente prende questo materiale, lo elabora  e ci da il prodotto finito, cioè‡ la normale visione degli oggetti esterni
….nel metodo del dr. Bates si accorda la dovuta attenzione non solo all’organo che fornisce  i materiali grezzi, ma anche alla mente che da il prodotto finito”………..e ancora ….”quando sull’io cosciente  gravano con peso eccessivo emozioni come il timore, la collera , la preoccupazione, l’afflizione, l’invidia l’ambizione…allora la mente e il corpo soffrono insieme.
Una delle piˆù importanti funzione psicofisiche che di solito ne risente  maggiormente è‡ la vista.
Le emozioni negative menomano la vista …in parte attraverso un’azione diretta sui sistemi nervoso, ghiandolare e circolatorio, in  parte indebolendo l’efficienza della mente….
E’ vero che si diventa “ciechi di rabbia”, che la paura fa “vedere tutto nero”.
Gli effetti di queste emozioni negative possono essere transitori  ma se si protraggono per un certo tempo  possono creare gravi danni ……."
Huxley diede alle stampe   questo libro straordinario nel 1942 , sono passati 66 anni  e la validità delle sue parole ‡ stata confermata  molte e  molte volte.
Ancora mi piace citare questo  passaggio del libro che  riguarda il sentimento della paura  e in particolare  “una paura intimamente connessa  nella mente di coloro che  hanno difetti alla vista, con  l’atto del vedere che è responsabile del perpetuarsi  della disfunzione visiva. Voglio dire la paura di non vedere bene
L’arte  di vedere bene si  realizza durante l’infanzia e di rafforza con la crescita  poi pu…ò accadere che la maturazione del sistema visivo si inceppi , le buone abitudini vanno perdute  e la funzione visiva peggiora La mente perde la sua efficienza interpretativa, la conformazione dell’occhio si  altera  e la vista ‡ indebolita.
http://www.vederebene.it/Gli-specialisti/Laura-Canepa/Download/Gli_occhi_e_la_mente.pdf

Aldous Leonard Huxley, nasce a Godalming, in Inghilterra, da famiglia illustre il 26 luglio 1894. Suo nonno era il noto zoologo Thomas Henry, uno dei più accesi sostenitori delle teorie darwiniane di quegli anni, mentre il padre, Leonard, aveva per lungo tempo diretto la Cornhill Magazine. Il fratello Julian Sorell era biologo di fama mondiale ed il fratellastro Andrew, già Premio Nobel per la Medicina; la madre, Julia Arnold, era infine nipote del poeta Matthew Arnold.

A 16 anni s'iscrive alla Public School di Eton con l'intenzione di diventare medico ma, appena iniziati gli studi, contrae una grave forma di cheratite e, nel giro di pochi mesi perde quasi completamente la vista. Riesce comunque ugualmente a portare a termine gli studi imparando il braille tuttavia il sogno di una brillante carriera scientifica svanisce per sempre. A vent'anni, grazie all'uso di una lente d'ingrandimento, riesce a recuperare l'uso di un occhio e può così iscriversi al Balliol College di Oxford, dove, nel 1915, si laurea in Letteratura Inglese e Filologia.

[...] Risiede in Italia tra il 1923 e il 1930 - con esclusione del 1925 e del 1926, trascorsi viaggiando in India. Importante frutto di tale soggiorno è Point Counter Point, considerato unanimamente come la miglior prova di Huxley nel campo del romanzo delle idee. Con una tecnica che s'ispira a quella usata da James Joyce nel celebre Ulisse, Huxley crea infatti un romanzo che si dispiega come un brano sinfonico: attraverso la costante contrapposizione dei tempi, degli umori dei personaggi e delle scene ritrae il flusso della vita in una rappresentazione frammentaria che spetta al lettore unificare.

Durante il 1930 vive tra la Francia e l'Inghilterra. Iniziato ad interessarsi di Politica, scrive, nel 1932, quello che è certamente il suo romanzo più popolare: Brave New World, col quale raggiunge notorietà internazionale. 

Dal 1934 inizia una serie di viaggi in CentroAmerica e negli USA. Qui, nel 1937, entra in contatto con l'équipe medica del dottor Bates di New York, che con la sua terapia di Rafforzamento della Vista, riesce a curare in maniera efficace la malattia alla cornea dell'autore ed a fargli recuperare quasi totalmente la vista.

Nel 1944 si dedica alla stesura di The Perennial Philosophy, una raccolta di saggi filosofici che mette a confronto, e commenta, tutti gli ideali dell'Uomo contemporaneo - Religione, falso Misticismo, Scienza, Arte, sesso e Politica - che viene pubblicata poco dopo il termine della Seconda Guerra Mondiale.

Nel 1952, sempre più affascinato dagli studi storici e dal Misticismo, pubblica The Devils of Loudun, rigorosa ricostruzione storica di un processo per stregoneria, nella Francia del Seicento. Il libro è giustamente considerato l'opera più riuscita dello scrittore - grazie alla ricchezza ed alla diversità dei temi trattati - e l'autore se ne serve per rappresentare l'esperienza Umana sulla Terra, in tutta la sua orrenda e grottesca tragicità.

Huxley abbandona progressivamente l'attività di narratore per dedicarsi sempre più a quella di saggista ed alla meditazione filosofica indotta dalla droga: Huxley si era infatti convinto che la felicità e l'infelicità altro non fossero che il frutto di reazioni chimiche all'interno dell'organismo umano. Questa considerazione lo porta a sperimentare estesamente su sé stesso gli effetti della mescalina e LSD, ed a comporre due importanti saggi - Doors of Perception (1954) e Heaven and Hell (1956) - nei quali parla diffusamente dei suoi esperimenti con le droghe... che permetterebbero di «diventare consapevoli dell'esistenza di un mondo ulteriore».

Il successo di Brave New World, così come il dibattito che si era intanto sviluppato attorno alle tesi discusse nel libro, spingono lo scrittore a pubblicare, nel 1959, la raccolta di 12 saggi Brave New World Revisited, con cui riesamina le sue profezie alla luce degli avvenimenti di quegli anni. I pilastri ideologici che facevano da sfondo al fortunato romanzo vengono qui ripresi ed analizzati singolarmente per dimostrare che, in più di un caso, fanno già parte, inavvertiti, della realtà presente.

Nel 1960 gli viene diagnosticato un cancro alla lingua e la sua vista riprende a peggiorare. Muore ad Hollywood il 22 novembre 1963, nel giorno dell'assassinio di John Fitzgerald Kennedy.
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