mercoledì 23 novembre 2011

Alfred Korzybski. La mappa non è il territorio. Due importanti caratteristiche delle mappe devono essere prese in considerazione. Una mappa non è il territorio che rappresenta (A map is not the territory it represents)

"Due importanti caratteristiche delle mappe devono essere prese in considerazione. Una mappa non è il territorio che rappresenta (A map is not the territory it represents), ma, se corretta (correct), essa ha una struttura similare al territorio (similar structure to the territory), che dà conto della sua utilità. [...] Se riflettiamo sui nostri linguaggi, troviamo che al mas- simo essi possono essere considerati solo come mappe. Una parola non è l’oggetto che rappresenta; e i linguaggi esibiscono anche questa peculia- re auto-riflessività, che rende possibile analizzare i linguaggi mediante mezzi linguistici. Questa auto-riflessività dei linguaggi introduce rilevan- ti complessità, che possono essere risolte soltanto con una teoria della multiordinalità [...]. Trascurare queste complessità è tragicamente disastroso nella vita quotidiana e nella scienza".
Alfred Korzybski



PNL :La mappa non è il territorio



La mappa non è il territorio

è
uno dei presupposti della Pnl .La distinzione fra modello e realta’ è stata sottolienata da Alfred Korzybski nel suo libro ‘Scienza e sanita’ (1933)
Il concetto sembra lapalissiano.Chi confonderebbe,per esempio una cartina dell’italia con il suo territorio reale?Nessuno.
Korzybski ha osservato, invece,che le persone spesso confondono cio’ che pensano in maniera soggettiva con la realta’.
La loro lettura della realta’ diventa LA REALTA’ tout court
Ci sono mille esempi
Dai reality in Tv ai telegiornali,dalla interpretazione di cio’ che succede ogni giorno
a ciascuno di noi alle opinioni del guru di turno che diventano vangelo.
Fin dall’infanzia veniamo programmati a seguire una mappa di comportamenti
che danno forma alla nostra personalità e alle nostre idee sulla vita e sugli altri.
Ciascun individuo funziona a partire da una certa mappa del mondo, da come
vede la realtà e dalle esperienze passate. Ognuno legge la realta’ col suo filtro.
Le nostre rappresentazioni mentali, le nostre descrizioni, non sono la realtà, e la mappa non è il territorio (Korzybski).

Una riflessioneQuando incominci un cammino hai bisogno di una mappa e sai bene che la carta
e’ solo il disegno delle strade che avrai da percorrere.
Ci sono carte che indicano il cammino per la tua mente,carte che servono per arrivare
da qualche parte,una citta’ dove credi di trovare qualcuno che abbia il tuo stesso modo
di vedere la vita.
L’ironia della sorte e’ che per prima cosa bisogna guardare la carta che ti hanno messo in mano alla nascita..Di solito non e’ la tua…e’ come il copione di un film in cui tu sei solo la comparsa e altri hanno segnato per te le tappe.
Guarda attentamente perche’ il 90 per cento delle volte se la tieni per buona non riuscirai a diventare il regista del tuo viaggio e finirai in qualche posto che non ti piace,che non risuona con CH I SEI.
Percio’ quando cominci il viaggio disegna la tua carta e la méta e segui la tua visione e non permettere a nessuno di cancellarla con i loro… devi…..non devi…dovresti…..queste sono le parole trappola che ti portano fuori strada.
Ecco come Bandler e Grinder,padri della PNL( Programmazione Neuro Linguistica), nata come studio della comunicazione umana dicono al proposito
Vi è un’irriducibile differenza tra il mondo e l’esperienza che ne abbiamo.
Noi esseri umani non agiamo direttamente sul mondo. Ciascuno di noi crea una rappresentazione del mondo in cui vive; creiamo cioè una mappa o modello, che usiamo per originare il nostro comportamento.
La nostra rappresentazione del mondo determina in larga misura l’esperienza del mondo che avremo, il modo in cui lo percepiremo, le scelte che ci sembreranno disponibili vivendoci dentro
(Bandler & Grinder La struttura della magia)
Quello che di solito noi riteniamo essere la realtà esterna altro non è che una rappresentazione della realtà stessa. Ogni evento della nostra vita, tutto ciò che vediamo e sentiamo, le nostre emozioni, sono pezzetti delle nostre mappe e vanno a formare un "mondo interno" che fa da filtro e da riferimento per vivere nel "mondo esterno".
La mappa di una persona, nel suo insieme, racchiude
rappresentazioni (immagini, suoni, sensazioni fisiche) e sistemi di credenze, valori, capacità, eccetera. Il nostro modo di interagire con l’ambiente è determinato dalle nostre mappe.
Le nostre mappe cambiano nel tempo.Le credenze che noi abbiamo riguardo noi stessi o riguardo gli altri, non sono altro che delle immagini mentali.
Ciò che noi facciamo dipende da ciò in cui crediamo, per effettuare un cambiamento di comportamento - per superare i limiti della nostra mappa mentale è possibile utilizzare l’immaginazione , in quanto il nostro cervello non distingue un’esperienza vividamente immaginata da un’esperienza realmente vissuta.
Comportandoci “come se” una certa cosa fosse vera possiamo inviare al nostro cervello dei segnali di cambiamento possiamo superare i nostri limiti.


Le carte geografiche sono un esempio di rappresentazione della realta’ dello spazio in cui ognuno di noi si muovePensa per esempio a Piazza del Duomo a Milano come viene disegnata e rappresentata convenzionalmente su una cartina della citta’ e come ognuno puo’ vederla e viverla a livello visivo,uditivo…Ad ognuno rimangono impressi dei dettagli accompagnati da sensazioni,emozioni…
E il mondo come lo immagini? Il territorio,le nazioni,i continenti…
A scuola ognuno ha imparato geografia guardando una cartina come se il mondo fosse esattamente cosi’ in realta’… ma e’ vero?
Le carte geografiche sono lo specchio di una visione del mondo
"La trasformazione del mondo inizia dalla trasformazione della nostra mente
ed il rinnovamento della nostra mente inizia con la trasformazione delle immagini che introduciamo dentro: le immagini che attacchiamo nei nostri muri e che
portiamo dentro ai nostri cuori.”
(Teaching a New World Vision, W. Kaiser)
Prendiamo come semplice esempio l’espressione “Medio oriente”.Essa riflette una visione eurocentrica, che considera l’Europa come il punto di riferimento per il resto del mondo .Dall’Europa si è deciso cosa era il nord, il sud, l’est e l’ovest ed anche le distanze.


Un po’ di storia
Nel 1500 Gerardus Mercator,cartografo fiammingo, disegnò una carta come strumento di navigazione che deforma le aree .Questa carta fu utilizzata in modo particolare dai navigatori del 1600. Le persone con scarse conoscenze geografiche, grazie alla ignoranza della scuola, hanno quasi sempre visto questa proiezione E’ presente nei libri, nelle riviste, negli atlanti, nei giornali ecc. La carta di Mercatore si e’ trasformata in una proiezione mentale standard per il mondo occidentale.
Essa rispecchia l’inconscio collettivo di una Europa,centro del mondo.Il Sud del mondo appare molto più piccolo e deformato, favorendo così lo sfruttamento e la conquista coloniale. Ma il Sud del mondo, rappresentato dall’Africa,Asia ,America Meridionale,e’ più grande del Nord. esempio pratico
Nord del mondo 49.030.000 Km² Sud del Mondo 100.260.000 Km2Allora perché si utilizza ancora questa proiezione, creata nel 1500, sapendo che non rappresenta in modo giusto tutte le aree?
La risposta è molto semplice….perché ci va bene che sia cosi, ci siamo abituati…
Questa mappa e’ l’ esempio di una cartografia della civilta’ occidentale.
E ‘ l’immaginario relativo.Ma ci sono altri modi di vedere le cose….
La Proiezione di PetersLo storico tedesco Arno Peters propose, nel 1973, una nuova proiezione della terra criticando la proiezione eurocentrica di Mercatore e creando una proiezione in cui i paesi del mondo sono raffigurati mantenendo i rapporti di superficie. Peters , quindi,ci propone un planisfero ad aree equivalenti che restituisce alle superfici della Terra la loro corretta proporzione. Questa carta è per molti considerata simbolo della cooperazione internazionale :UNICEF,UNESCO…
L’dea di Peters si e’ basata su calcoli matematici relativi alle superfici effettive dei paesi, spostando il meridiano 0 da Greenwich allo stretto di Bering, per ottenere una carta divisa sia in senso orizzontale che verticale in 100 parti uguali, cioè in 10.000 quadrangoli piani invece che in 360 gradi.La carta di Peters è una nuova immagine del mondo,contro l’ideologia dello sfruttamento, Si tratta di cambiare la nostra mentalità ed abbandonare quella euro-centrica, per una piu’ realistica per il terzo millennio..
ecco le due mappe a confronto
Perché un’altra carta del mondo?Perché le carte tradizionali ci ingannano su un punto importante: l’estensione dei territori nei differenti paesi del mondo.
Nelle carte tradizionali:
L’Europa appare più estesa del Sud America. In realtà essa è più piccola, all’incirca la metà.
L’Europa misura 9,7 milioni di km²
il Sud America 17,8 milioni di km².
La Scandinavia (1,1 milioni di km²) appare più estesa dell’India (3,3 milioni di km²).
La Groenlandia (2,1 milioni di km²) appare più estesa del Sud America (17,8 milioni di km²).
Un terzo della superficie è dedicato all’emisfero Sud, due terzi all’emisfero Nord.
Il mondo è distorto a vantaggio delle terre dell’emisfero Nord. Queste, che nella realtà coprono metà della superficie di quelle del Sud, nella carta di Mercatore appaiono invece molto più grandi
Perché non si trova negli atlanti e nei mappamondi scolastici la proiezione di Peters? Sarebbe una proiezione molto più giusta! Nessun atlante scolastico contiene informazioni di come si fa una proiezione e così nessuna ha idea di quanto grande possa essere un continente.Una svista o una scelta voluta?
dove trovarla online e comprarla
(da un lato Mercatore dall’altro la mappa di Peters)



altre mappe a confrontoil mondo al contrariohttp://flourish.org/upsidedownmap/mcarthur-large.jpg
la proiezione a farfalla di Watermanhttp://odtmaps.org/images/Water4×6.jpg

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