domenica 11 dicembre 2011

Edmund Burice. Quanto più grande è il potere tanto più pericoloso è l'abuso.


Quanto più grande è il potere tanto più pericoloso è l'abuso.
Edmund Burice

 ·  ·  · 3 dicembre alle ore 12.32

  • Cinzia Raccagni piace questo elemento.

    • Cinzia Raccagni Quando c'è potere..troppo spesso c'è abuso!! E' una linea talmente sottile esercitare l'autorità acquisita non abusandone che è quasi scontato che l'essere umano sia fallibile in questo!!
      3 dicembre alle ore 12.35 · 

    • Ivano Paolo Todde ‎"esercitare l'autorità acquisita non abusandone" .... affinchè ciò non avvenga o che i rischi siano ridotti si possono adottare degli escamotage, delle leggi o delle cure.... :) la divisione dei poteri è una di queste cure, legislativo, esecutivo e giudiziario, io popolo che controlli i governanti e non i governanti il popolo, ma anche il popolo è soggetto pericoloso, irrazionale, passionale.... dunque non può essere la massa l'ultimo giudice, chi non ha il controllo o la consapevolezza di sè, l'ultimo giudice è interiore, la nostra coscienza e libertà di giudizio, che va coltivata, educata e preservata... tanti piccoli grandi poteri di controllo sono meglio di uno grandissimo totalizzante e prevaricante che non risponde a nessuno dell'agire... politico...finanziario...bancario o quant'altro si voglia
      3 dicembre alle ore 12.42 ·  ·  1

    • Cinzia Raccagni Detto così è:elaborato..ma sembra semplice ......il metterlo in atto...è un'impresa alquanto eroica...perchè coraggiosa ed elettiva come meta..comprensione, benignità, tolleranza..amore...mi sa che mancano tutte queste caratteristiche.
      3 dicembre alle ore 12.57 ·  ·  1

    • Giuliana Presicce e quando mai non si è visto abusare dell'autorità acquisità?pensa la fine che ha fatto giulio cesare e poi vai a ritroso.....il popolo che non agisce viene considerato come pecore ammansite... giusto perchè noi abbiamo la consapevolezza che possiamo diventare pericolosi se volessimo....ed è appunto la nostra coscienza che ci fa agire razionalmente....solo per il bene dei nostri figli...delle nostre famiglie...delle persone a cui vogliamo bene....solo e semplicemente perchè non vogliamo scatenare un qualcosa di più grande di noi... che potrebbe essere solo ed esclusivamente distruttivo...se vogliamo veramente costruire qualcosa bisogna stringersi tutti la mano amichevolmente in un unico pensiero....l'italia
      3 dicembre alle ore 13.14 ·  ·  1

    • Ivano Paolo Todde ‎"impresa alquanto eroica" ...coraggiosa... comprensione.... benignità .... tolleranza ... amore.... "mancano" .... non si deve però generalizzare... ci sono, non in tutti, ma i semi ci sono.... non tutti i semi germogliano, come le piante .... ci sono grandi alberi che tolgono luce, aria e respiro alle piccole piante... così sono le idee.. il nuovo non avanza se prima non ci liberiamo delle vecchie convinzioni e vecchi limiti... non di tutti, ma di alcune abitudini si :) Il vero eroismo non è solo quello dei grandi mitici eroi dell'Iliade o dell'Odissea, ma dei milioni di Genitori che riescono in questo triste mondo a crescere dei figli con sani principi :)
      3 dicembre alle ore 16.47 ·  ·  1

    • Cinzia Raccagni Se l'argomento lo applichi a una scelta privata di azioni e motivazioni...mi trovi d'accordo, ognuno di noi può porsi ragionevoli mete e sforzarsi ogni giorno per raggiungerle!!! Il discorso cambia se lo applichiamo alla condizione generale dell'atteggiamento umano di oggi!! Troppa superficialità, troppe cose dannose...e noi poveri genitori..veniamo surclassati da tutto ciò che circonda i nostri figli!!!
      3 dicembre alle ore 17.46 ·  ·  1

    • Giuliana Presicce avevo smesso da tempo a non pensare a ciò che mi circonda..a tutto ciò che stava accadendo intorno a me.solo per pensare a far crescere i miei figli nella serenità più assoluta...il mondo..il mio mondo...era ciò che io avevo costruito con i miei figli...perchè politicamente parlando non c'era mai un cambiamento...persone con il potere che voleva più potere...quello assoluto..quello distruttivo secondo me..e mi son detta...accada ciò che deve accadere..prima accade.meglio è....la distruzione totale..ecco quello che sto aspettando...il resto ormai..per me è solo utopia....ho troppo dolore nel mio cuore...ho perso elementi importanti della mia famiglia...di ciò che accade..perdonatemi..non me ne può fregar di meno...
      3 dicembre alle ore 18.06 ·  ·  1

    • Ivano Paolo Todde ‎....di fronte ai dolori di ciascuno non c'è, per me, altro che il rispetto, qui si presentano libere riflessioni, non ci sono certo ricette, ognuno prova una sua strada, il lasciare un segno non per forza si intende esteriormente portando avanti una attività pubblica, o cambiare il mondo.... nulla è più importante che migliorare noi stessi, i nostri affetti, i nostri valori; la delusione per il mondo che ci circonda può portarci a tutelarci, creandoci delle difese, ergendo barriere; è del resto quel che è accaduto nei secoli dei secoli con quelle che poi sono state rivoluzioni dell'animo umano... gli stessi primi cristiani (ma si potrebbe parlare di Buddha, Vishnù e tanti sconosciuti Socrate che hanno calpestato questo mondo) erano spesso voci isolate che stavano nei deserti, eremiti o comuntà di folli che non seguivano le normali convenzioni e rifuggivano alla mondanità, ma il loro pensiero, la loro fede, è germogliata dopo secoli; tutto oggi va male? Non generalizzerei, mi concentrerei sulle piccole buone cose, valorizzando quello a cui tengo :)
      3 dicembre alle ore 18.16 · 

    • Giuliana Presicce è quello che sto cercando di fare paolo....col mio duro lavoro...e non chiedo questue....
      3 dicembre alle ore 18.23 ·  ·  1

    • Ivano Paolo Todde “La verità è una terra senza sentieri. L’uomo non può arrivarci tramite
      alcuna organizzazione, credo o dogma, preti o riti, e nemmeno
      attraverso la conoscenza filosofica o una tecnica psicologica. Egli la
      deve trovare attraverso lo specchio della relazione, attraverso la
      comprensione dei contenuti della propria mente, attraverso l’osservazione e non con analisi intellettuali o dissertazioni introspettive…”.
      Jiddu Krishnamurti

      3 dicembre alle ore 19.52 · 

    • Cinzia Raccagni Finchè la pretesa è solo legata al conoscere se stessi...i propri valori i propri ideali...va bene.... ma se volessi una speranza..se volessi qualcosa di migliore di una malattia della perdita di una persona cara, il desiderio di vedere il bello intorno a noi espresso in modo più completo ...è assolutamente una cosa meravigliosa!! Qui entrano in gioco: Fede ..amore...speranza!!
      3 dicembre alle ore 20.45 · 

    • Ivano Paolo Todde ah, ma io abolirei proprio il termine "pretesa" :) ognuno prende la sua via che non vuol dire per forza spostarsi, può essere stare fermi a meditare, o costruire, o seminare, o quant'altro :) stare anche a leccarsi le ferite, a rimembrare :) ma fede amore e speranza sono dei bei pilastri :)
      3 dicembre alle ore 20.51 ·  ·  1

    • Cinzia Raccagni Io sono sempre imperativa!! O si pretende o no!!!! ahahaahah Buona serata!!
      3 dicembre alle ore 20.57 · 

    • Ivano Paolo Todde a cuor non si comanda si dice, ma nel tuo caso.... si PRETENDE :)

Nessun commento:

Posta un commento

Elenco blog personale