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mercoledì 11 aprile 2012

Arnaud Desjardins. Tutte le forme di educazione, anche se non sono particolarmente religiose, sembrano dire al bambino: «questo va molto bene» e «questo è male, come hai potuto farlo!». Molto presto, dividiamo il mondo in due e ci formiamo un'idea di ciò che è bene, vale a dire di ciò che piace ai nostri genitori o ai nostri educatori, e di ciò che è male, vale a dire, molto semplicemente, ciò che a loro dispiace

Dobbiamo ritrovare una forza di vita in noi (Arnaud Desjardins)
 "Tutte le forme di educazione, anche se non sono particolarmente religiose, sembrano dire al bambino: «questo va molto bene» e «questo è male, come hai potuto farlo!». Molto presto, dividiamo il mondo in due e ci formiamo un'idea di ciò che è bene, vale a dire di ciò che piace ai nostri genitori o ai nostri educatori, e di ciò che è male, vale a dire, molto semplicemente, ciò che a loro dispiace. [...]
Per voi si trattava di qualcosa di buono. Per vostro padre o vostra madre, che per altro voi amavate e ammiravate, era male. Dato che necessariamente sono papà e mamma che hanno ragione, e quindi sono io che ho sbagliato, non posso più credere in me. Bisogna che diffidi del mio slancio vitale o delle forme che può prendere. In seguito tessiamo la nostra prigione come un ragno tesse la sua tela o un bruco il suo bozzolo, siamo noi stessi che la costruiamo sotto l'impulso dei nostri educatori soffocando le nostre pulsioni sempre di più.
[...] Non possiamo raggiungere il regno dei cieli negando le forze naturali. [...] Dobbiamo ritrovare una forza di vita in noi che non sia divisa e in lotta con se stessa. [...] Energia unica infinita che si esprime attraverso tutte le morti, tutte le nascite [...].
Il senso generale di soffocamento è collegato al soffocamento della forza di vivere stessa, dal momento che la forza vitale si è divisa tra il tentativo di esprimersi e quello di reprimersi. Certamente questa forza di vita può essere rischiarata, purificata, ma deve essere considerata come l'emanazione della più alta realtà. La Manifestazione, l'espressione del Non-Manifestato, anima le nostre cellule, la nostra respirazione, il battito del cuore, e la circolazione del sangue, sottende tutta la nostra psicologia e [...] l'energia sessuale. Se non è più in conflitto con se stessa, questa energia può essere dominata, trasformata, raffinata e posta al servizio di una comprensione più alta. [...]
Avere paura della forza della vita, dello slancio vitale, anche se quello slancio vitale ci ha messo in difficoltà quando eravamo bambini o adolescenti, rappresenta un sacrilegio. È un atto blasfemo, è il rifiuto di Dio stesso. [...] Nella Genesi viene detto qualcosa di inammissibile se non ci riflettiamo più profondamente: «Dio vide che la sua Creazione era buona». [...] Per noi la prima applicazione di questa verità [...] è che dobbiamo accettarci completamente e nella nostra totalità in quanto creature [...]. È soltanto accettandoci nella nostra totalità che possiamo raggiungere ciò di cui la shakti [energia] è l'espressione, vale a dire l'illuminazione, l'amore, l'invulnerabilità, la pace, l'infinito".

non ho capito "nella genesi viene detto qualcosa di inammissibile". perché inammissibile anche a una lettura superficiale?

Inammissibile perché dire che la Creazione è [tutta] buona va contro l'idea dualistica nella quale siamo stati educati.

Forse alle varie forma di educazione bisognerebbe aggiungere l'ascolto dell'altro e prima ancora l'ascolto di se stessi, per non perdersi, per non annichilire
Ho sempre creduto che l'educazione sia un modo elegante per tarpare le ali.....Ma può esserci educazione senza condizionamento?
credo che sia come un tagliare i rami seguendo la crescita della pianta.

Tagliare i rami fortifica la pianta....




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