«Era come se quello che aveva sentito lo avesse rivoltato dentro. Non i suoi organi, non il cuore e lo stomaco e il fegato, non le viscere, ma le parti del suo essere più intimo che abitava il suo corpo. era come se il suo io fosse una sorta di puzzle tridimensionale fatto di pezzi flessibili che a seconda di come venivano assemblati potevano formare una quantità di esseri diversi, di Jacob diversi.»
Aidan Chambers, Cartoline dalla terra di nessuno (Fabbri, 2007)
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