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martedì 17 marzo 2015

Guy Debord. I manipolatori della pubblicità, con il consueto cinismo di chi sa che le persone sono portate a giustificare gli affronti di cui non si vendicano, oggi gli annunciano tranquillamente che “quando si ama la vita, si va al cinema”. Ma questa vita e questo cinema sono entrambi poca cosa ed è per questo che sono effettivamente intercambiabili nella più totale indifferenza.


Anzitutto, è abbastanza risaputo che non ho mai fatto alcuna concessione alle idee dominanti della mia epoca, né ad alcuno dei poteri esistenti (...) È diventata ingovernabile, questa “terra malata” dove nuove sofferenze si mascherano sotto il nome di antichi piaceri e le persone sono come spaurite. Girano in tondo nella notte e sono consumate dal fuoco. Si svegliano sgomente e cercano la vita a tastoni. Siamo al colmo: corre voce che quelli che per primi la espropriavano, l'abbiano smarrita.(...) I poteri attuali, con la loro povera informazione falsificata, che li depista quasi quanto stordisce i loro amministrati, non hanno ancora potuto valutare quanto sia loro costato il rapido passaggio di quell'uomo. Ma che importa? Gli artefici dei naufragi scrivono il loro nome soltanto sull'acqua. (...) Il cinema di cui sto parlando è l'imitazione insensata di una vita insensata, è una rappresentazione ingegnosa nel non dire niente, abile a ingannare per un'ora la noia con il riflesso della noia medesima; questa fiacca imitazione è l'ingenua vittima del presente e il falso testimone del futuro che, attraverso innumerevoli finzioni e grandi spettacoli, non fa che consumarsi inutilmente accumulando immagini che il tempo si porta via.
(...) I manipolatori della pubblicità, con il consueto cinismo di chi sa che le persone sono portate a giustificare gli affronti di cui non si vendicano, oggi gli annunciano tranquillamente che “quando si ama la vita, si va al cinema”. Ma questa vita e questo cinema sono entrambi poca cosa ed è per questo che sono effettivamente intercambiabili nella più totale indifferenza.
GUY DEBORD, dalla sceneggiatura del film "In girum imus nocte et consumimur igni 
(1977)


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