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venerdì 19 luglio 2019

Oscar Travino.

Sei single e ti manca un partner. 
Sei in coppia e ti manca la libertà. 
Lavori e ti manca il tempo. 
Hai troppo tempo libero e vorresti lavorare.
Sei giovane e vuoi crescere per fare le cose degli adulti.
Sei adulto e vorresti fare le cose dei giovani.
Sei nella tua città ma vorresti vivere altrove.
Sei altrove ma vorresti tornare nella tua città.
Forse è tempo di smettere col guardare sempre a ciò che ci manca 
e iniziare a vivere nel presente, apprezzando davvero quello che abbiamo.
Goditi il profumo della tua casa prima di aprire la porta 
ed uscire a cercare i profumi del mondo.
Perchè niente è scontato, e ogni cosa è un dono. 
Dagli valore.
Oscar Travino, Sette secondi


Cosa stai facendo per te? 
Hai cura dei tuoi pensieri e delle tue emozioni? 
Ti fermi mai a chiederti se vivi la vita che desideri? 
Cammini mai a piedi nudi sull’erba, guardando le nuvole in alto nel cielo? 
Lo guardi il mondo in cui vivi, o hai smesso di esplorare e scoprire? 
Ridi? Ti emozioni ancora o corri tra le pieghe dei tuoi impegni fino a sera, 
sfinita, per poi ricominciare? 
La vita non è una corsa.
Oscar Travino, Sette secondi


Cosa stai facendo per te? 
Forse lavori, sistemi casa, accompagni i tuoi figli a scuola, cucini. 
Forse vai dall'estetista, compri un paio di scarpe, fai shopping. 
Forse fai una dieta, forse vai in palestra. 
Forse compri un vestito o un rossetto nuovo. 
Ma sai, non sei certo solo un corpo. 
Non sei certo solo il tuo apparire. 
Cosa stai facendo per te? 
Hai cura dei tuoi pensieri e delle tue emozioni? 
Ti fermi mai a chiederti se vivi la vita che desideri? 
Cammini mai a piedi nudi sull'erba, guardando le nuvole in alto nel cielo? 
Lo guardi il mondo in cui vivi, o hai smesso di esplorare e scoprire? 
Ridi? Ti emozioni ancora o corri tra le pieghe dei tuoi impegni fino a sera, 
sfinita, per poi ricominciare? 
La vita non è una corsa. 
L'unica destinazione è il centro di se stessi. 
Se c'è una meta, è quella: diventare ciò che sei.
Oscar Travino


Cos'è tutto questo accanimento per il ‘tardi’?
Sei arrivato tardi, ormai è tardi, sono in ritardo, l'ho capito tardi.
Nessuno che si preoccupi mai del ‘presto’.
Arrivare in anticipo, bruciare le tappe, 
volere tutto e subito, anticiparsi il lavoro, le paure, la vita intera.
'Presto’ ha la stessa connotazione del 'tardi’.
Sei fuori tempo, comunque.
Esiste un solo tempo giusto: questo momento.
Il tuo presente, e la tua voglia di viverlo davvero, con fiducia, energia, e consapevolezza piena.
Il passato è alle spalle, il futuro è desiderio e guida, il presente è queste tue mani aperte, il tuo respiro, e la tua capacità di andare. Coraggio.
Oscar Travino, Sette secondi 
(sette secondi è il tempo di un respiro completo e profondo. 
Inspirazione, pausa, espirazione. Un respiro)



Ti  voglio bene se fai la brava 
e così cresciamo con l’idea profonda 
di dover fare cose per l’altro per essere riconosciuti e apprezzati. 
Ma nessun uomo o donna ti amerà per quello che fai. 
Ti ameranno perché hai in te elementi che risuoneranno col mondo dell’altro. 
Ti ameranno perchè sei così, unica e irripetibile nella naturalezza di quella che sei.
L’amore non ha niente a che vedere col fare, ha a che vedere con l’essere.
Oscar Travino


La vera grandezza è nell'essere veri, e intimi, con sè e con gli altri. 
I punti di fragilità, spesso nascosti, eclissati, 
relegati nelle proprie zone d'ombra, sono gli stessi che più avvicinano le persone. 
La vera crescita non è mai nell'abbandono di parti di sé, nell'oblio, 
ma nella riappropriazione vera e consapevole dei propri contrasti e delle proprie polarità.
Oscar Travino, L'ora o il mai più


Ed è solo abbandonando ogni certezza che scoprirai di essere molto di più di quanto avevi voluto credere.
Oscar Travino


Scelgo di essere.
Scelgo di imparare qualcosa di nuovo.
Scelgo di dedicarmi ad un hobby, 
con la stessa passione con la quale un bambino gioca con una pallina di gomma.
Scelgo di eliminare i ‘se avessi’, i 'come sarebbe stato’, i 'se solo’.
Scelgo di abbracciare il mio passato nella misura in cui mi ha reso quel che sono. 
Tutto il resto lo lascio andare: non mi serve.
Scelgo di smettere di togliermi energia 
perdendomi nei meandri colmi di rimpianto di ciò che non è stato, 
e di guardare con fiducia e rispetto al mio oggi.
Scelgo di smettere di angosciarmi con inutili ansie anticipatorie 
per un futuro che, per fortuna, non posso conoscere. Oggi sono, ed è tutto quello che conta.
Scelgo di lasciare libero chi amo, 
consapevole che sia l'unico modo possibile di amare davvero qualcuno.
Scelgo di affrontare le mie paure, invece di scaricarle su chi mi sta accanto: non ne è responsabile.
Scelgo di lasciar andare chi vuole andare. Anche questo è amore.
Scelgo di guardare negli occhi i miei genitori, 
e di vederli come persone e non come un ruolo. 
Scelgo la gratitudine: se sono qui è grazie a loro.
Scelgo di sorridere dei miei errori, 
e di non lasciarmi angosciare dalle altrui opinioni. 
Siamo esseri umani, la perfezione non ci appartiene.
Scelgo di tentare, piuttosto che lasciarmi bloccare da insensate paure. 
E scelgo di riprovarci ancora, se non dovessi riuscire.
La soddisfazione si guadagna a piccoli passi.
Scelgo di perdonare, e di smettere di tormentarmi con inutili risentimenti.
Scelgo di darmi valore. 
E di darlo al mio tempo, consapevole che sia il mio bene più prezioso. 
È la mia vita, l'unica che ho, e la farò come desidero.
Scelgo di conoscermi, di scoprirmi e meravigliarmi ogni giorno.
Scelgo di sperimentare, sempre. 
Una nuova strada, un nuovo cibo, un nuovo libro, 
un nuovo sguardo su quanto non conosco 
e su quanto penso di conoscere, ma mi sbaglio.
Scelgo i dubbi più che le certezze.
Scelgo i piedi nudi e meno scarpe.
Scelgo l'autenticità e abbandono le inutili maschere. 
Non posso piacere a tutti, e va bene così.
Scelgo il rispetto dei miei valori più veri.
Scelgo l'impegno ma anche lo svago. 
Scelgo di scegliere un tempo per ridere, 
per condividere, ma anche un tempo per me, 
per il silenzio, e per sentirmi.
Scelgo me, prima di tutto il resto.
Scelgo di essere.
Qui, adesso, ogni istante delle mie giornate.
Oscar Travino, via vulnerabile


Amore non è controllo, non è sopraffazione.
Non è volere l'altro secondo le proprie aspettative.
Amore è rispetto.
Dal latino ‘respicere’, guardare.
Amore è dunque la capacità di vedere una persona così com'è 
(e non come vorremmo che fosse), di conoscerne l'essenza e l'individualità.
Amore è volere che l’altro sia quello che è.
Oscar Travino


Sii fedele a te stessa, prima che agli altri.
Falle, le cose che desideri.
Razionalizza le tue paure, non corri poi in fondo questi grossi rischi.
Liberati dal giudizio altrui, è il principale ostacolo al tuo splendere. 
Nessuno è perfetto: siamo esseri umani e siamo belli per questo.
Piaci a te stessa: non devi essere “brava”, devi essere vera.
Perché ogni giorno volge alla fine, e al calar della luce sarai sola, 
spettatrice e giudice delle tue scelte. 
Solo un giudice resisterà alla fine di questo nostro tempo: 
“ho vissuto la vita che volevo?”. 
Scegli il tuo modo, scegli la tua strada. 
è la tua vita, falla come tu desideri.
Oscar Travino


Ciascuno ha diritto ad essere quel che desidera.
‘Volo ut sis’, diceva sant'Agostino 
a proposito dell'Amore: voglio tu sia quel che sei.
Lascia libero chi ami. E non avere paura.
Perché le persone quando sono davvero libere 
non ritornano, restano: non sono mai andate via.
Oscar Travino 


Smetterla di inseguire affannosamente uno schema, 
e dipingere con le nostre mani il profilo del nostro sorriso.
Oscar Travino


Pensateci.
Siamo tutti malati, di un male sottile e persistente. 
Una malattia che agisce in sordina, 
che apparentemente non fa alcun rumore.
Io la chiamo ‘la malattia dell'altrove’.
Siamo sempre in un indefinito altrove: 
un altro tempo, un altro luogo, altre persone.
Al tavolo con amici e siamo al cellulare a scrivere all'amica 
(e poi, quando siamo con quell’'amica, magari scriviamo a qualcun altro).
Relazioniamo il nostro tempo ad un tempo andato. 
“Si stava meglio prima”, “quando ero più giovane”, “se solo avessi”, “chissà come sarebbe stato”..
Oppure siamo in proiezioni future. 
Gli impegni del giorno dopo, le preoccupazioni per il lavoro, l'attesa spasmodica e persistente di una felicità posticipata, sempre, ad un momento “da venire”.
Quando avrò la macchina,
Quando avrò la laurea,
Quando avrò il lavoro,
Quando avrò una relazione,
Quando avrò una casa,
Quando avrò dei figli.
Per poi, inevitabilmente, spostarci in un ulteriore “altrove” quando li avremo ottenuti.
È così che schiacciamo e mortifichiamo ogni giorno il nostro tempo, la nostra vita, il respiro del nostro Adesso.
Un 'oggi’ che ogni giorno perde energia ed entusiasmo.
Ecco. È un modo eccellente per rendersi infelici, 
delegando aspettative e attese ad uno spazio “oltre” che ha la consistenza di un puro pensiero. 
Domani non esiste. Domani sarà, tra 24 ore, un nuovo oggi. 
E oggi sarà quello che domani chiamerai ieri. 
Lo osserverai con nostalgico rammarico e dirai “se solo avessi..”, “chissà come sarebbe stato se..”.
E allora?
Vogliamo ancora prenderci in giro, 
perdendoci nei meandri degli “altrove” e delle possibilità perdute o scegliamo di agire, oggi?
Ovunque siate, siateci davvero.
Ciascun momento è unico e, croce e delizia, non ritornerà più.
È il vostro tempo, la vostra vita.
Ed è Adesso
Oscar Travino 


Paura di fare quella telefonata.
Paura di quel colloquio, paura di quell'esame.
Paura di lasciarsi andare.
Paura di innamorarsi.
Paura di sentire troppo, paura di non sentire più niente. 
Paura della delusione, paura di sbagliare. Paura di pentirsi.
Smettiamola di affrontare ogni cosa come se fossimo al fronte. 
Non stiamo rischiando la vita.
Chiediamoci sempre cosa stiamo rischiando davvero, 
e impariamo a distinguere tra rischi concreti e paure infantili che ci portiamo dietro.
Non tutto è pericolo, non oggi che sei un adulto.
Sbagliare è umano. 
Ti insegna a tentare nuove strade, a perseverare, a sorridere di te, a non abbandonare ciò in cui credi.
Scegliere le proprie paure è scegliere di non vivere. Tutto, tutto ha un rischio, ma è un rischio relativo rispetto a quello di smettere di vivere e sentire. E rischiare è emozionarsi, è sentire pulsare il sangue nelle tue vene. Si ride, si piange, si sbaglia, si ottiene, si impara, si perde, ci si arrabbia, si ricomincia. Vivere è bello per questo.
Lascia cadere il pensiero, e muovi i tuoi passi.
L'azione è il miglior antidoto ad un pensiero paralizzante.
Una stanza buia può far paura finchè non decidi di accendere quella luce. E vedere davvero.
Respira, sei vivo.
E nient'altro conta.
Oscar Travino

1 commento:

  1. Bellissimo pensiero, condivido ogni parola, siamo tutti caduti nelle trapole della paura e dell'altrove, è bello sapere che cmq qualcuno ne esce e condivide il pensiero. Grazie!

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