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sabato 29 settembre 2018

Alphonse Karr. La proprietà è una trappola; ciò che crediamo possedere, in realtà ci possiede

Le ingiurie sono molto umilianti per chi le dice, quando non riescono ad umiliare chi le riceve.
Alphonse Karr

Il superfluo è diventato cosi necessario che molte persone, per procurarselo, considerano il necessario come superfluo.
Alphonse Karr

La proprietà è una trappola; ciò che crediamo possedere, in realtà ci possiede.
Alphonse Karr





ALPHONSE KARR (Parigi, 24 novembre 1808 – Saint-Raphaël, 29 settembre 1890)
è stato un giornalista, scrittore e aforista francese.
Fu noto per lo spiccato umorismo satirico che gli procurò anche molti nemici.
Esordì a ventiquattro anni con un romanzo che ebbe immediatamente successo: 
“Sous les tilleuls” (1832). 
Caustico, di sbrigliata fantasia ma romanziere mediocre, seguitò con “Une heure trop tard” (1833), “Vendredi soir” (1835), “Voyage autour de mon jardin” (1845) e altri romanzi ai quali alternò la pubblicazione periodica delle pungenti “Guêpes” (1839-49). Redattore capo del Figaro, dopo la rivoluzione del 1848 fondò il Journal sotto gli auspici di L.-E. Cavaignac, e lo diresse fino al colpo di stato del 1851. Esiliatosi a Nizza, si dedicò all'orticoltura e riprese senza grande successo la pubblicazione delle “Guêpes” (Nouvelles guêpes, 1853-55; Guêpes hebdomadaires, 1871-76).


La nostra epoca è troppo corrotta per non essere austera; è un fenomeno che si riproduce in tutte le epoche analoghe. Mai la morale di carta e i moralisti della penna sono stati così terribilmente severi; – l’amore specialmente ha il privilegio di eccitare il loro odio ufficiale. E quanti ne conosco di questi dottori in ipocrisia che gettano alte grida quando si racconta una buona piccola storia d’amore! – in gran parte perché i loro amori non si potrebbero raccontare. Siate dunque un po’ più indulgenti per l’amore – e abbiate meno ammirazione per l’odio e i suoi effetti. Riserbate dunque i vostri fulmini per gli ambiziosi, pei conquistatori, per gli avari, – la cui felicità fatta dell’infelicità altrui non può esistere che umiliando, uccidendo, rovinando gli altri. – E lasciate tranquillo questo povero amore, che solo offre dei piaceri e delle felicità che non si possono gustare senza condividerle con un altro. Alphonse Karr. Le Donne. Incipit


AFORISMI SULLE DONNE, SULL'UOMO E SULL'AMORE

• È quasi impossibile non ingannare gli uomini: 
essi non domandano altro che d'essere ingannati. 
Hanno in testa un tipo di donna strana che non somiglia affatto a una donna vera e cui bisogna far di tutto per somigliare, sotto pena di non ottenere la loro preziosa approvazione. 
(p. 26-27)

• Gli uomini molto giovani amano una donna perché è donna: 
il sesso rappresenta per loro tutte le grazie, tutte le qualità e i pregi; in amore essi forniscono tutto. Essi non domandano che un pretesto per amare; ma giunge un'età in cui non ci contentiamo più di un pretesto, vogliamo delle ragioni, e delle ottime ragioni. 
(p. 23)

• In certe donne che non sono né belle né piacevoli quanto altre, c'è un fascino invincibile che attrae gli uomini e stupisce e fa sdegnare le altre donne le quali non possono rendersene conto, perché esso agisce soltanto sugli uomini. La ragione è che una certa donna è più donna di un'altra come fra due bottiglie di vino delle stesse dimensioni una contiene più aroma ed essenza di vino di un'altra, così in una donna c'è molta più femminilità che in un'altra. 
(p. 31)

• L'amore è come quegli alberi all'ombra dei quali muore ogni vegetazione. 
L'uomo che ama una donna, non soltanto non ama altra cosa, ma neppure ne odia alcuna. Invano egli cerca nelle pieghe del proprio cuore tutte le preferenze, tutte le simpatie, tutte le ripugnanze: tutto ciò è morto, morto d'indifferenza, morto di freddo. 
(p. 51)

• L'amore è l'origine, la causa e lo scopo di tutto quanto è grande, nobile e bello. 
Il volgo crede, secondo la mitologia, che la bellezza sia la madre dell'amore, invece è l'amore che crea la bellezza, è l'amore che dà espressione allo sguardo, grazia al corpo, fascino allo spirito, vibrazione alla voce; l'amore è il sole che fa sbocciare i fiori dell'anima; l'amore produce le nobili ambizioni, l'amore produce il genio. 
(p. 50)




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