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lunedì 7 dicembre 2015

Francesco Corrao. L'abitante di una città come Palermo è tendenzialmente in una posizione difensiva di stile paranoicale, soprattutto perché deve gestire la violenza che si palpa nell'atmosfera che a sua volta attiva la sua violenza che egli tende a scaricare proiettivamente all'esterno



L'abitante di una città come Palermo è tendenzialmente in una posizione difensiva di stile paranoicale, soprattutto perché deve gestire la violenza che si palpa nell'atmosfera che a sua volta attiva la sua violenza che egli tende a scaricare proiettivamente all'esterno. Il primo termine è: "Io sono agitato mi sento violentato e quindi violento": Ma il movimento è quello di negare, e dire no, è l'altro che minaccia, io devo stare all'erta, perché altrimenti potrei ricevere del male. Quindi divento diffidente e sospettoso. Così ha il suo avvio un micidiale circolo chiuso.
(Intervista di Roberto Andò a Francesco Corrao, psicoanalista SPI, Centro Palermitano di Psicoanalisi - Il maestro e i porcospini, ed. della Battaglia).




In questi periodi bui questo atteggiamento credo appartenga a tutto il paese, molto vero !

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