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sabato 14 novembre 2015

Thomas Bernhard. Il soccombente. Le nostre biblioteche sono in un certo senso istituti di pena dove noi abbiamo rinchiuso i nostri grandi spiriti, naturalmente Kant in una cella singola e così Nietzsche, Schopenhauer, Pascal, Voltaire, Montaigne, i grandissimi nelle celle singole e gli altri nei cameroni, ma tutti per sempre e in eterno, mio caro, per tutti i tempi e all'infinito, la verità è questa. E guai se uno di questi uomini che hanno commesso un delitto capitale si dà alla fuga e scappa, subito viene per così dire impacchettato e reso ridicolo, la verità è questa

"Le nostre biblioteche sono in un certo senso istituti di pena dove noi abbiamo rinchiuso i nostri grandi spiriti, naturalmente Kant in una cella singola e così Nietzsche, Schopenhauer, Pascal, Voltaire, Montaigne, i grandissimi nelle celle singole e gli altri nei cameroni, ma tutti per sempre e in eterno, mio caro, per tutti i tempi e all'infinito, la verità è questa. E guai se uno di questi uomini che hanno commesso un delitto capitale si dà alla fuga e scappa, subito viene per così dire impacchettato e reso ridicolo, la verità è questa."
Thomas Bernhard, "Il soccombente"

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