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martedì 30 dicembre 2014

Il mago di Oz. Dorothy: E come fai a parlare se non hai il cervello? Lo spaventapasseri: Ah, non ne ho idea ma c'è un mucchio di gente senza cervello che chiacchiera sempre...

Dorothy: E come fai a parlare se non hai il cervello? 
Lo spaventapasseri: Ah, non ne ho idea ma c'è un mucchio di gente senza cervello che chiacchiera sempre...
Il Mago di Oz, L. Frank Baum. Le origini occulte del Mago di Oz

"Vedi, la mia testa è imbottita di paglia e questo è appunto la ragione per cui vado dal Mago di Oz a chiedergli un po' di cervello."
"Ah, capisco!" esclamò il Boscaiolo di Stagno.
Ma dopo tutto il cervello non è la cosa più importante a questo mondo."
"Tu ne hai?" si informo' lo spaventapasseri.
"No, io ho la testa completamente vuota" rispose il Boscaiolo di Stagno; "ma una volta anch'io avevo il cervello e perfino un cuore; quindi avendo provato l'uno e l'altro preferisco di gran lunga il cuore."
Il mago di Oz


Un cuore non si giudica solo da quanto tu ami,
ma da quanto riesci a farti amare dagli altri.
Frank Morgan, Il Mago di Oz


Bè io... io credo che... che non devo tornare solo per rivedere zio Henry e zia Emma. Ora so che se deciderò ancora di andare in cerca della felicità, non dovrò cercarla oltre i confini del mio giardino... perché se non la trovo là... non la troverò mai da nessun'altra parte. 
Il Mago di Oz



“E il mio cuore? - chiese il Boscaiolo di Latta.
- Be’, quanto a questo - rispose Oz - secondo me tu fai male a desiderare un cuore. Il cuore rende infelice la maggioranza delle persone. Tu sei fortunato a essere senza; basterebbe che te ne rendessi conto.
- Questione di opinioni - disse il Boscaiolo di Latta. - Per me, se mi darai un cuore sono pronto a sopportare tutta l'infelicità del mondo senza la minima protesta.
- E va bene - rispose Oz, mite. - Torna da me domani, e avrai un cuore.”
L. Frank Baum, Il meraviglioso mago di Oz




Il meraviglioso mago di Oz fu pubblicato per la prima volta nel 1900, a firma doppia di L. Frank Baum (autore della storia, nato il 15 maggio 1856) e Denslow (brillante illustratore dell’epoca). Fu subito un successo: alle numerose ristampe seguì un adattamento teatrale (scritto dallo stesso Baum), destinato a diventare uno dei musical più fortunati di sempre, anche se a donare la gloria definitiva al romanzo fu la versione cinematografica del 1939, diretta da Victor Fleming, in cui la giovanissima Judy Garland vestiva i panni di Dorothy.





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