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sabato 5 luglio 2014

La parola pazienza ha origine dal latino volgare patire (cfr. il greco pathein e pathos, dolore corporale e spirituale). La pazienza è la facoltà umana di rimandare la propria reazione alle avversità, mantenendo nei confronti dello stimolo un atteggiamento neutro.


LA PAZIENZA È LA CHIAVE PER FERMARE LE SETTE EMOZIONI
La parola pazienza ha origine dal latino volgare patire (cfr. il greco pathein e pathos, dolore corporale e spirituale).
La pazienza è la facoltà umana di rimandare la propria reazione alle avversità, mantenendo nei confronti dello stimolo un atteggiamento neutro. La pazienza è una qualità e un atteggiamento interiore proprio di chi accetta il dolore, le difficoltà, le avversità, le molestie, le controversie, la morte, con animo sereno e con tranquillità, controllando la propria emotività e perseverando nelle azioni. È la necessaria calma, costanza, assiduità, applicazione senza sosta nel fare un'opera o una qualsiasi impresa.

MIA NOTA: Perché solo non reagendo subito, istintivamente, quindi avere pazienza, si frenano gli impulsi che nascono dall'emozionale, che é molto esplosivo. La pazienza, contare fino a 1000, significa dare tempo al centro intellettuale che é molto lento di fronte alla velocità dell'emozionale, che non ragiona, di venire in soccorso, di equilibrare l’eccesso. Quindi la pazienza é prendere tempo, fermarsi, grande cosa se ci si riesce.

QUALI SONO LE SETTE EMOZIONI?
Il Suwen (Il Libro delle Domande semplici) dice: 
"I cinque organi yin del corpo umano producono cinque tipi di qi essenziale, che generano gioia, rabbia, dolore, preoccupazione e paura".
La MTC (Medicina Tradizionale Cinese) ritiene inoltre che alcuni organi siano correlati alle attività emozionali, cioè il cuore è legato alla gioia, il fegato alla rabbia, la milza alla pensosità, i polmoni all'ansia e i reni alla paura.
In MTC le emozioni sono considerate le principali cause interne di malattia.
L'attività emotiva è vista come una normale risposta fisiologica agli stimoli provenienti dall'ambiente esterno. Entro i limiti normali, le emozioni non causano alcuna malattia o debolezza nel corpo. Tuttavia, quando le emozioni diventano così potenti da diventare incontrollabili, tanto da sopraffare o possedere la persona, allora possono provocare gravi lesioni agli organi interni e aprire la porta alla malattia. Non è l'intensità quanto la durata prolungata o un'emozione estrema, che provocano danni.
Mentre i medici occidentali tendono a sottolineare gli aspetti psicologici dei disturbi psicosomatici, il danno patologico agli organi interni è molto reale ed è di primaria importanza per chi applica la MTC.
L'eccesso di attività emotiva provoca gravi squilibri energetici che coinvolgono Yin e Yang, aberrazioni nel flusso di sangue e qi (energia vitale), blocchi nei meridiani danneggiamento delle funzioni vitali degli organi.
Una volta che il danno fisico è iniziato, non è sufficiente eliminare l'emozione incriminata per produrre una guarigione, lo stress emotivo prolungato necessita di un'azione fisica.
Le emozioni rappresentano diverse reazioni umane a certi stimoli e non causano la malattia in condizioni normali.

Le caratteristiche patogene delle sette emozioni:
• Alterano direttamente il Qi degli organi
• Colpiscono le funzioni del Qi degli organi
• Effetti deteriori dell'instabilità emotiva


LE SETTE EMOZIONI SONO:
Gioia Rabbia Ansia Rimuginazione Dolore Paura Spavento 

GIOIA (con significato di Agitazione o sovreccitazione)
In MTC LA GIOIA SI RIFERISCE AD UNO STATO DI AGITAZIONE O DI SOVRECCITAZIONE.
Quando si è troppo gioiosi, si disperde lo spirito che non può più essere conservato, afferma il Lingshu (L'Asse Vitale). Tuttavia, in MTC, la gioia si riferisce a uno stato di agitazione o di sovreccitazione (euforia), piuttosto che al concetto più passivo di appagamento profondo. L'organo più colpito è il cuore.
La superstimolazione può portare a problemi di fuoco di cuore, connesso con sintomi quali sensazioni di agitazione, insonnia e palpitazioni.

RABBIA
La rabbia potrebbe portare alla pressione sanguigna elevata. La rabbia, come descritto dalla MTC, copre l'intera gamma delle emozioni correlate, ivi compresi risentimento, irritabilità e frustrazione.
Una stasi di sangue rende la persona incline all'ira. La rabbia sarà quindi in grado di influenzare il fegato, con conseguente stagnazione del suo Qi. Questo può portare alla risalita dell'energia del fegato alla testa, con conseguente cefalea, vertigini e altri sintomi. Nel lungo periodo può portare a pressione alta e può causare problemi allo stomaco e alla milza.
È comunemente osservato che le persone rubiconde, "sanguigne", con il viso arrossato, sono più inclini di altre a improvvisi attacchi di collera alla minima provocazione.

ANSIA
L'ansia può bloccare il Qi manifestandosi rapidamente con la respirazione superficiale. Quando ci si sente in ansia, il Qi si blocca e non si muove.
L'Ansia ferisce i polmoni, che controllano il Qi attraverso la respirazione. I sintomi più comuni di ansia estrema sono la ritenzione del respiro, la respirazione poco profonda e irregolare. La mancanza di respiro sperimentato durante i periodi di ansia è comune a tutti. L' Ansia ferisce anche l'organo accoppiato ai polmoni, il grosso intestino. Ad esempio, le persone iper-ansiose sono inclini alla colite ulcerosa.

RIMUGINAZIONE
Troppo stimolo intellettuale può causare pensosità.
In MTC, la pensosità o la fissazione sono considerate il risultato del pensare troppo o di un'eccessiva stimolazione mentale ed intellettuale. Qualsiasi attività che comporti un eccessivo sforzo mentale, può comportare il rischio di causare disarmonia.
L'organo più direttamente a rischio è la milza. Questo può portare a un deficit di Qi di milza, causando a sua volta preoccupazione e conseguente affaticamento, letargia, e incapacità di concentrarsi.

DOLORE
Il dolore che rimane irrisolto è in grado di creare disarmonia nei polmoni. I polmoni sono più direttamente coinvolti da questa emozione.
Una espressione normale e sana del dolore può essere espressa in forma di singhiozzi, che originano nel profondo dei polmoni - respiro profondo ed espulsione dell'aria con il singhiozzo.
Tuttavia il dolore che rimane irrisolto e diventa cronico, è in grado di creare disarmonia nei polmoni, indebolendo il suo qi. Questo a sua volta può interferire con la funzione del polmone, di far circolare il Qi nel corpo.

PAURA
La paura che non può essere espressa rischia di portare alla disarmonia nei reni. La paura è un'emozione umana normale e adattativa umana. Ma quando diventa cronica e la causa non può essere individuata e risolta, allora è probabile che porti alla disarmonia.
Gli organi più a rischio sono i reni. In caso di estrema paura, la capacità del rene di trattenere il Qi, può essere compromessa portando alla minzione involontaria. Questo può essere un problema particolare per i bambini.

SPAVENTO
Lo spavento è un'altra emozione non specificamente correlata ad un solo organo.
Si distingue dalla paura per la sua natura improvvisa e inaspettata.
Lo spavento colpisce principalmente il cuore, soprattutto nelle fasi iniziali, ma se persiste per un certo tempo, diventa paura e si sposta ai reni.

MODI DI DIRE
Perdere la pazienza : significa incapacità di frenarsi, di contenere l'ira; modo di dire contrario è: armarsi di santa pazienza.
La pazienza di Giobbe ha riferimento al personaggio biblico, che tollerò con saldezza d'animo le peggiori avversità.
La pazienza di Dio significa l'infinita misericordia di Dio. La pazienza di Cristo si riferisce al periodo trascorso da Gesù nel deserto prima di iniziare la predicazione.
Avere pazienza da certosino ha il valore di un'attesa prolungata; abusare della pazienza altrui è una forma di espressione retorica, a volte di cortesia, usata anche nelle lettere.
Abbi o abbia o abbiate pazienza è sempre un'espressione retorica, adoperata in varie circostanze o come scusa per una mancanza.
Gioco di pazienza è un hobby e un gioco che richiede tempo e impegno (puzzle).
Albero della pazienza: così era detto il sicomoro e la Melia azedarach che produce semi sferici e duri usati per le corone del rosario.
Benedetta pazienza, santa pazienza, sono espressioni di insofferenza e di collera.
Stancare la pazienza di secoli significa l'evolversi molto lentamente.

PROVERBI E DETTI
Con la pazienza s'acquista scienza.
La pazienza è la virtù dei forti.
Faresti/e perdere la pazienza anche ai Santi.
La mia pazienza non è infinita.
La pazienza è amara, ma il suo frutto è dolce (Jean-Jacques Rousseau).
Quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra'? Fino a quando, Catilina, abuserai dunque della nostra pazienza? (Cicerone).
... Alle grandi ingiurie cresci la pazienza; esse ingiurie offendere non ti potranno la tua mente (Leonardo da Vinci).
La pazienza è la più eroica delle virtù, giusto perché non ha nessuna apparenza d'eroico (Giacomo Leopardi).

CATTOLICESIMO
Nella teologia cattolica la pazienza è la virtù che controlla l'angoscia, la depressione, l'amarezza provocata da inconvenienti, sfortune, dolori e rafforza la volontà di operare il bene.
Di San Pietro nelle sue lettere é da citare:
... mettete ogni impegno per aggiungere alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, alla conoscenza la temperanza, alla temperanza la pazienza, alla pazienza la pietà, alla pietà l'amore fraterno, all'amore fraterno la carità (II Pietro 1, 5 e ss.).
... davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo. Il Signore non ritarda nell'adempiere la sua promessa, come certuni credono; ma usa pazienza verso di voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi. Il giorno del Signore verrà come un ladro ... (II Pietro 3, 8).
Nei giorni della sua elezione al papato, nell'aprile 2005 Benedetto XVI ha parlato della pazienza di Dio: Quante volte noi desidereremmo che Dio si mostrasse più forte. Che Egli colpisse duramente, sconfiggesse il male e creasse un mondo migliore ... Noi soffriamo per la pazienza di Dio. E nondimeno abbiamo tutti bisogno della sua pazienza ... il mondo viene salvato dal Crocifisso e non dai crocifissori. Il mondo è redento dalla pazienza di Dio e distrutto dall’impazienza degli uomini. La sapienza del cuore contempla anche la pazienza. Il tempo non scorre invano.

“Essere pazienti non significa essere deboli, ma avere scoperto una nuova forza interiore”

La pazienza non è un concetto di facile definizione. Secondo gli esperti è la capacità di porsi in un atteggiamento di calma e serenità di fronte alle situazioni più disparate: quando perdiamo l’autobus che è passato giusto due secondi prima, quando si teme di non riuscire a finire dei lavori importanti in tempo, quando aspettiamo ad un appuntamento l’amico ritardatario.
La pazienza è anche non perdere la lucidità mentale nella quotidianità mentre attendiamo notizie importanti.


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