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giovedì 24 luglio 2014

Carl Whitaker, Considerazioni notturne di un terapeuta della famiglia. «E' molto importante che il terapeuta riconosca che là dove c'è vita c'è follia. La vita non è l'adattamento sociale. La vita non è l'ora di terapia. La vita non è in nessun contesto interpersonale. La vita è l'espressione della totalità del sè, l'individuazione interiorizzata di una fierezza creativa e personale. E' la negazione della schiavitù nei confronti della razionalità del conformismo, dei vincoli della cultura, del tempo, dello spazio e dell'angoscia»

Essere è divenire vuol dire che si deve imparare a essere totalmente ciò che si è.....
Il primo passo consiste nell'imparare ad ascoltarsi: avere il coraggio di aspettare quando non succede nulla, aspettare che qualcosa accada dentro di noi, non fuori di noi, non grazie a qualcun altro diverso da noi. La creatività richiede tempo e solitudine.
Carl Whitaker




Ogni matrimonio è una battaglia tra due famiglie che lottano per riprodursi.
Carl Whitaker

Il matrimonio è una cosa assurda, è un’esperienza che minaccia l’integrità di un individuo, il suo proprio essere, e che sconvolge fin nel profondo. E’ uno stato di coscienza alterato: più si va in profondità, più è facile che accada qualcosa. Una nota di avvertimento: se non sopportate la solitudine, non sposatevi!
Carl A. Whitaker, Considerazioni notturne di un terapeuta della famiglia


Di solito è chiamata la sindrome del settimo anno:
il momento in cui diventa chiaro a queste due persone che non possono ricostruire l’altro.
Lui si è accorto che lei non sarà mai quella che lui avrebbe voluto far diventare e lei sa che non riuscirà a farlo cambiare nell’uomo che vorrebbe che lui fosse.
Carl Whitaker




Leggo da wikipedia:
"Whitaker si riferiva al suo lavoro come “terapia dell’assurdo”, sottolineando in tal modo il sapere non convenzionale di cui faceva uso nell'aiutare le famiglie al cambiamento. Contando quasi interamente sulla logica emozionale piuttosto che su quella cognitiva, Whitaker si focalizzava sui processi emozionali e sulla struttura delle famiglie. Egli interveniva direttamente sul livello emozionale del sistema, riponendo profonda fiducia sul “simbolismo” e sulle reali esperienze di vita, così come sull'umorismo, sul gioco e sullo scontro affettivo".



...E' una cosa veramente bizzarra, ma più due persone sono vicine, più sono separate.
Se non riescono a separarsi, non possono nemmeno aumentare l'intimità.
Se non possono aumentare la loro individualità non possono nemmeno aumentare il loro stare insieme. Più sei libero di stare con gli altri, specialmente con tua moglie, più ti senti libero con te stesso.
Più sei con te stesso e più puoi essere con lei.
Carl Whitaker


"Ho spesso pensato che il vizio peggiore per i terapeuti è dare consigli. E’ un modo per carezzare il nostro io agendo come se effettivamente sapessimo qual è la via migliore e rinforzando così la posizione di inferiorità del cliente. Può anche essere una proposta seducente, ma ha poco a che vedere con l’obbiettivo della crescita; di fatto, la ostacola con molta efficacia! (…) Ma si tratta di qualcosa di più che essere semplicemente ridicolo o cinico o indifferente. Il processo stesso del mio rifiuto di assumere il comando è in sè un atto di attenzione… Però di genere diverso. Con questa manovra, le dico che non cercherò neanche di dirle che cosa fare, perchè credo che essa possieda tutte quelle risorse necessarie per portare a termine il viaggio."
Carl Whitaker, Danzando con la famiglia


«E' molto importante che il terapeuta riconosca che là dove c'è vita c'è follia. 
La vita non è l'adattamento sociale. La vita non è l'ora di terapia. La vita non è in nessun contesto interpersonale. La vita è l'espressione della totalità del sè, l'individuazione interiorizzata di una fierezza creativa e personale. E' la negazione della schiavitù nei confronti della razionalità del conformismo, dei vincoli della cultura, del tempo, dello spazio e dell'angoscia» 
Carl Whitaker, Considerazioni notturne di un terapeuta della famiglia


Un libro splendido, paradossale come la vita.....sul significato della psicoterapia.





Forse il livello dell'identificazione in psicoterapia è (il) più profondo.
Io siedo dall'altra parte del tavolo e GUARDO LA PERSONA DI FRONTE A ME E VEDO ME STESSO. Questa non è soltanto un'unione interpersonale ma una specie di processo di UNIONE INTRAPSICHICA che ha luogo fra l'altro e il Sé. Posso guardare il paziente e vedere me stesso in un lontano passato. Può essere simile a me quando stavo al liceo. Oppure posso guardarlo e vedere me stesso nel futuro o nel presente. Posso identificarmi con lui perché siamo simili nei nostri stili di vita, oppure posso osservarlo e sentirmi in risonanza con la struttura del suo carattere perché ha molte somiglianze con il mio. Questo genere di identificazione fa sì che io sia più coinvolto. Questo genere di amore è il più primitivo..
Carl Whitaker, Considerazioni notturne di un terapeuta della famiglia


”Il potere dell'uomo sulla propria vita e sulla propria morte é un dato di fatto. Ciascuno di noi é libero di uccidersi: all'improvviso con un fucile, oppure lentamente, tramite l'obesità, l'anoressia, l'alcolismo, oppure, in alcuni casi somatizzando la decisone di smettere di vivere. La realtà della morte psicosomatica implica la possibilità che potenzialmente esistano molti altri paramentri in ciascuno di noi, in relazione alla nostra vita e alla nostra morte. Entro certi limiti ciascuno di noi é in grado di controllare la qualità della propria vita. La quantità di controllo che esercitiamo varia ampiamente. Se mia madre desidera che io sia sano e viva per sempre, ciò servirà a far sì che io viva vent'anni più a lungo di quanto vivrei se, per motivi che hanno a che vedere con la sua vita, lei mi volesse morto? Sappiamo che se lei vuole che io sia femmina questo ha un'influenza sul mio stile di vita e molti sono convinti che questo possa influire anche sulla mia struttura fisica. Conosco una madre, che odiava apertamente gli uomini e il suo ex marito. Questa donna aveva una figlia con le spalle larghe , i fianchi stretti e senza seno, mentre suo figlio aveva fianchi larghi, spalle strette e delle abitudini decisamente femminili. Quelli che conoscevano la famiglia e la portata dei suoi sentimenti nei confronti degli uomini, sospettavano chiaramente che lei avesse spinto il proprio figlio a diventare femminile, e la figlia a sviluppare una fisiologia di tipo maschile."
Carl Whitaker, Considerazioni notturne di un terapeuta della famiglia




E' proprio vero che ciò che accade non accade mai all'interno delle persone, ma tra le persone..



Questo perchè le due persone sono io e quell'altro che vorrei essere.










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