Pagine

mercoledì 4 giugno 2014

Togliatti. Nel 1954, polemizzando con Norberto Bobbio, Togliatti contrappone la carica universalistica del movimento comunista alle persistenti clausole d'esclusione proprie del mondo borghese: "Quando mai e in quale misura sono stati applicati ai popoli coloniali quei principi liberali su cui si disse fondato lo Stato inglese dell'Ottocento, modello, credo, di regime liberale perfetto per coloro che ragionano come Bobbio?" La verità è che la "dottrina liberale [...] è fondata su una barbara discriminazione tra le creature umane".

Ma il liberalismo valeva anche per i popoli coloniali?
Togliatti contro Bobbio

Nel 1954, polemizzando con Norberto Bobbio, Togliatti contrappone la carica universalistica del movimento comunista alle persistenti clausole d'esclusione proprie del mondo borghese: "Quando mai e in quale misura sono stati applicati ai popoli coloniali quei principi liberali su cui si disse fondato lo Stato inglese dell'Ottocento, modello, credo, di regime liberale perfetto per coloro che ragionano come Bobbio?" La verità è che la "dottrina liberale [...] è fondata su una barbara discriminazione tra le creature umane".
Domenico Losurdo, da "La lotta di classe"


"La legittimità del potere, nell’Unione Sovietica, ha la sua fonte prima nella rivoluzione. Questa ha dato il potere alla classe operaia, che era minoranza ma è riuscita, risolvendo i grandi problemi nazionali e sociali che si ponevano, a raccogliere via via attorno a sé tutte le masse popolari, trasformare la struttura economica del paese, creare, far funzionare e progredire una società nuova, costruita secondo i princípi socialisti. Dimenticare la rivoluzione, non tener conto della nuova struttura sociale, dimenticare, cioè, tutto ciò che è proprio dell’Unione Sovietica e poi fare un confronto puramente esteriore con i modi della vita politica nei paesi capitalistici è un trucco e niente più. Ma questo primo richiamo alla realtà non basta. La società sovietica ha avuto, sin dall’inizio, una sua struttura politica democratica, fondata, precisamente, sull’esistenza e sul funzionamento dei «soviet» (consigli di operai, contadini, lavoratori, soldati).

Il sistema dei soviet è, come tale, molto più democratico e progredito di qualsiasi sistema democratico tradizionale, e questo per due motivi. Il primo è che fa penetrare la vita democratica in tutte le parti costitutive della società, partendo dalle unità lavorative di base per risalire, grado a grado, sino alle grandi assemblee cittadine, regionali e nazionali; il secondo è che avvicina le elementari cellule della vita democratica alle unità produttive e quindi supera quell’aspetto negativo delle tradizionali organizzazioni democratiche che consiste nella separazione tra il mondo della produzione e quello della politica e quindi nel carattere esteriore, formale, della libertà."
Palmiro Togliatti, da "Intervista a Nuovi argomenti", 1956






Nessun commento:

Posta un commento