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giovedì 12 giugno 2014

Di Chiara. Uno scenario drammatico e insieme potente troviamo nella Repubblica di Weimar, la sua storia febbrile e inquieta, che tra il 1918 e il 1933 porta la Germania al nazismo e alla distruzione (( ... )). Di fronte alle difficoltà gravi e reali della crisi in cui il paese è precipitato dopo la guerra si assiste a un progressivo attacco dirompente diretto dal gruppo contro se stesso e contro i propri uomini, idee e cultura: i tedeschi si sentono mortificati, incapaci e inetti, da una parte, ma insieme destinati alla gloria, potenti ed efficienti. Ritengono che tra di loro vi siano traditori e nemici, da una parte, e uomini integri e potenti dall'altra. Affidano al meccanismo della scissione-e-idealizzazione la soluzione dei propri problemi.


"Uno scenario drammatico e insieme potente troviamo nella Repubblica di Weimar, la sua storia febbrile e inquieta, che tra il 1918 e il 1933 porta la Germania al nazismo e alla distruzione (( ... )). Di fronte alle difficoltà gravi e reali della crisi in cui il paese è precipitato dopo la guerra si assiste a un progressivo attacco dirompente diretto dal gruppo contro se stesso e contro i propri uomini, idee e cultura: i tedeschi si sentono mortificati, incapaci e inetti, da una parte, ma insieme destinati alla gloria, potenti ed efficienti. Ritengono che tra di loro vi siano traditori e nemici, da una parte, e uomini integri e potenti dall'altra. Affidano al meccanismo della scissione-e-idealizzazione la soluzione dei propri problemi."
Giuseppe Di Chiara, Sindromi psicosociali - La psicoanalisi e le patologie sociali. 1999 Cortina pag.80.




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