I paesi greci e romani non udirono parlare di Lui (Cristo); il suo nome non appare negli autori profani che un secolo dopo e indirettamente a proposito di moti sediziosi suscitati dalle sue dottrine e dalle persecuzioni contro i suoi discepoli. Nel seno stesso del giudaismo, Gesù non lasciò un lungo ricordo. Filone, morto verso l'anno 50, nulla seppe di lui. Giuseppe, nato l'anno 37, e che scrisse sul finire del secolo, rammenta la sua condanna in alcune linee come un avvenimento qualunque, e annoverando le sette del tempo, omette i cristiani.
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sabato 1 febbraio 2014
Ernest Renan. I paesi greci e romani non udirono parlare di Lui (Cristo); il suo nome non appare negli autori profani che un secolo dopo e indirettamente a proposito di moti sediziosi suscitati dalle sue dottrine e dalle persecuzioni contro i suoi discepoli. Nel seno stesso del giudaismo, Gesù non lasciò un lungo ricordo. Filone, morto verso l'anno 50, nulla seppe di lui. Giuseppe, nato l'anno 37, e che scrisse sul finire del secolo, rammenta la sua condanna in alcune linee come un avvenimento qualunque, e annoverando le sette del tempo, omette i cristiani.
Ernest Renan (storico cristiano).
I paesi greci e romani non udirono parlare di Lui (Cristo); il suo nome non appare negli autori profani che un secolo dopo e indirettamente a proposito di moti sediziosi suscitati dalle sue dottrine e dalle persecuzioni contro i suoi discepoli. Nel seno stesso del giudaismo, Gesù non lasciò un lungo ricordo. Filone, morto verso l'anno 50, nulla seppe di lui. Giuseppe, nato l'anno 37, e che scrisse sul finire del secolo, rammenta la sua condanna in alcune linee come un avvenimento qualunque, e annoverando le sette del tempo, omette i cristiani.
I paesi greci e romani non udirono parlare di Lui (Cristo); il suo nome non appare negli autori profani che un secolo dopo e indirettamente a proposito di moti sediziosi suscitati dalle sue dottrine e dalle persecuzioni contro i suoi discepoli. Nel seno stesso del giudaismo, Gesù non lasciò un lungo ricordo. Filone, morto verso l'anno 50, nulla seppe di lui. Giuseppe, nato l'anno 37, e che scrisse sul finire del secolo, rammenta la sua condanna in alcune linee come un avvenimento qualunque, e annoverando le sette del tempo, omette i cristiani.
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