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mercoledì 15 gennaio 2014

Agostino Degas. "Internet è (...) il più grande esperimento di anarchia che sia mai stato fatto" ha scritto Erik Smith. Su face book lo vediamo: c'è tutto ed il contrario di tutto. Ci sono uomini con profili da donna, donna con profili da uomo. Adulti con profili da adolescenti. Persone con identità di altri. Ci sono persone malate di narcisismi patologico che fanno danni enormi alle persone che sanno abilmente manipolare: Forse urge istituire la figura dello psichiatra virtuale e delle forze dell'ordine virtuali... L'anarchia, nel senso alto del termine, è una gran bella cosa ma richiede una elevata coscienza e cultura, profondo senso di responsabilità e rispetto per gli altri. Tutte cose che difettano assai in questo anarchico ( qui inteso nel senso riduttivo di “senza regole”) mondo virtuale...dove tutto pare permesso. Pensate ad esempio ai danni che fanno dei giornali virtuali che diffondono notizie FALSE, inventate di sana pianta , che trovano tanti gonzi che se le bevono. Ma sapete che c'è gente che crede alle notizie folli pubblicate da un giornale online che si chiama ( scusatemi...) IL C**** QUOTIDIANO. ? Non stiamo toccando il fondo?...






"Internet è (...) il più grande esperimento di anarchia che sia mai stato fatto" ha scritto Erik Smith. Su face book lo vediamo: c'è tutto ed il contrario di tutto. Ci sono uomini con profili da donna, donna con profili da uomo. Adulti con profili da adolescenti. Persone con identità di altri. Ci sono persone malate di narcisismi patologico che fanno danni enormi alle persone che sanno abilmente manipolare: Forse urge istituire la figura dello psichiatra virtuale e delle forze dell'ordine virtuali... L'anarchia, nel senso alto del termine, è una gran bella cosa ma richiede una elevata coscienza e cultura, profondo senso di responsabilità e rispetto per gli altri. Tutte cose che difettano assai in questo anarchico ( qui inteso nel senso riduttivo di “senza regole”) mondo virtuale...dove tutto pare permesso. Pensate ad esempio ai danni che fanno dei giornali virtuali che diffondono notizie FALSE, inventate di sana pianta , che trovano tanti gonzi che se le bevono. Ma sapete che c'è gente che crede alle notizie folli pubblicate da un giornale online che si chiama ( scusatemi...) IL C***O QUOTIDIANO. ? Non stiamo toccando il fondo?..."
Agostino Degas


"Quasi tutte le grandi scoperte sono avenute per caso o addirittura per sbaglio. Non fanno eccezione nè internet e neppure facebook. Internet nacque per scopi militari, per dar modo ai soldati di poter comunicare tra loro senza essere intercettati dal nemico. Facebook nacque invece quasi per un gioco di alcuni studenti, per comunicare all'interno dell'università di Harvard, negli Stati Uniti. Da parte dei giovanissimi Mark Zuckerberg e dai suoi compagni di università Eduardo Saverin, Dustin Moskovitz e Chris Hughes. Visto il successo, fu presto aperto anche agli studenti di altre scuole della zona di Boston, della Ivy League e della Stanford University. Ma ci volle parecchio tempo prima che il giovane Mark Zuckerberg intuisse le enormi potenzialità commerciali".
Agostino Degas





Se, riguardo l'ANARCHIA, decidessimo di adottare il punto di vista di Fernando Pessoa, che la definisce come LOTTA ALLE "FINZIONI SOCIALI", SAREBBE PROBABILMENTE EVIDENTE CHE NON AD UN "GRANDE ESPERIMENTO DI ANARCHIA" CI TROVIAMO DI FRONTE, QUANTO UN MOSTRUOSO GENERATORE DI ULTERIORI FINZIONI, CONVENZIONI, CONFORMISMI. "Il vero male, il solo male, sono le convenzioni e le finzioni sociali, che si sovrappongono alla realtà naturale: tutto, dalla famiglia, al denaro, dalla religione allo stato. La gente nasce uomo o donna, voglio dire, nasce per essere, nell'età adulta, uomo o donna; non nasce, in un giusto stato di natura, né per essere marito, né per essere ricco o povero, come non nasce nemmeno per essere cattolico o protestante, portoghese o inglese."
Fernando Pessoa. Il banchiere anarchico




E' proprio il dialogo il grande assente nelle nostre esistenze. Nessuno ci ha mai insegnato a dialogare (o filosofare come lo definivano i greci). Sono rari i casi in cui avviene un dialogo autentico. Per lo più si scambiano informazioni, pareri, stati d'animo, emozioni, tutta roba ficcata in testa a martellate che equivochiamo per nostra, che non ha niente a che fare con la vita (le "finzioni sociali" di Pessoa)

Per completezza riportiamo quelle che, per Pessoa, sono le CARATTERISTICHE IMPRESCINDIBILI DELL'ANARCHICO VERACE:

"Sentivo che esisteva un DOVERE SUPERIORE alla  SEMPLICE PREOCCUPAZIONE per il mio destino."


"NON HO MAI AIUTATO, NÉ AIUTO NESSUNO, PERCHÉ QUESTO SIGNIFICA DIMINUIRE LA LIBERTÀ ALTRUI".


"L'etica del dialogo é, per Platone, l'esercizio spirituale per eccellenza."
(Pierre Hadot - "Che cosa é la filosofia antica")


La parola "dialogo" deriva dal greco antico e stava ad indicare qualcosa che per noi é inimmaginabile. La usiamo come sinonimo di "conversazione", "comunicazione", ecc., ma é tutt'altra cosa. Per dialogare occorre amore. Questo pensiero di R. W. Emerson illustra bene la faccenda: "Le percezioni dell'anima, la sua mirabile progenie, nascono dalla conversazione, il matrimonio delle anime."



ANCORA SUL DIALOGO - "Una buona conversazione fa presa, ci apre gli occhi a qualcosa, ci fa rizzare le orecchie. Una buona conversazione lascia degli echi. Più tardi, nel corso della giornata, nella nostra mente si continua a parlare e il giorno dopo ci si ritrova ancora a conversare con quello che è stato detto. Quel risuonare in un secondo tempo è proprio l'aumento della coscienza: la nostra mente è stata mossa".
(J. Hillman)


Gipo Santoni :
“DA EDUCATORE COLGO LA POTENZA DELL'AFFERMAZIONE CHE VERITÀ È RELAZIONE, e tutto ciò che implica e ne deriva. SE NON C'È RELAZIONE NON PUÒ ESSERCI VERITÀ perché nella non relazione c'è distanza e quindi impossibilità di ricerca di verità”.


"Verità é relazione" Martin Buber sottoscriverebbe!
"Io non sperimento l'uomo a cui dico Tu, ma sono nella relazione con lui. Appena me ne allontano lo sperimento di nuovo. Esperienza é lontananza del Tu. Ci può essere relazione anche se l'uomo, a cui dico tu, non lo percepisce nella sua esperienza. Il tu fa di più e gli succede di più di quanto l'esso sappia. Qui non sopravviene alcun inganno: qui é la culla della vita reale...il tu non si sperimenta".
(Martin Buber)



L'amore equivale esattamente al "vuoto affettivo" (apatia) dice Buber e, precisamente: "Il sentimento di Gesù verso l'indemoniato é diverso dal sentimento verso il il discepolo prediletto, ma l'AMORE É LO STESSO".



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