L'educatore si lascia educare dagli incontri, dai fatti, dai segni e dagli imprevisti. Non aspetta certezze, teorie e verità. Anzi le espelle, o meglio le digerisce con la stessa logica dell'insalata e delle patatine del fast - food. Non fabbrica strutture, ma tesse relazioni. L'uomo è parola dialogata, comunicazione permanente verbale e non verbale. Smonta le maschere e le difese inutili.
[Educatori senza frontiere. Diari di esperienze erranti
don Antonio Mazzi, C.Mazza, E. Frezza, G. Ballarini]
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