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mercoledì 14 agosto 2013

Ippocrate. Da sinistra verso destra possiamo trovare il COLLERICO, il SANGUIGNO, il FLEMMATICO e il MALINCONICO; nell'immagine si notano sotto i loro piedi gli ELEMENTI NATURALI AD ESSI ASSOCIATI, il FUOCO e a seguire ARIA, ACQUA e TERRA, oltre agli ANIMALI, mentre GLI OGGETTI CHE HANNO NELLE MANI NE CARATTERIZZANO L'INDOLE, PER ESEMPIO IL COLLERICO SEMPRE PRONTO A SGUAINARE LA SPADA.



GIURAMENTO di IPPOCRATE

Testo "classico" del Giuramento Ippocratico.
"Giuro per Apollo medico e per Asclepio e per Igea e per Panacea e per tutti gli Dei e le Dee, chiamandoli a testimoni che adempirò secondo le mie forze e il mio giudizio questo giuramento e questo patto scritto. Terrò chi mi ha insegnato quest' arte in conto di genitore e dividerò con Lui i miei beni, e se avrà bisogno lo metterò a parte dei miei averi in cambio del debito contratto con Lui, e considerò i suoi figli come fratelli, e insegnerò loro quest'arte se vorranno apprenderla, senza richiedere compensi né patti scritti. Metterò a parte dei precetti e degli insegnamenti orali e di tutto ciò che ho appreso i miei figli del mio maestro e i discepoli che avranno sottoscritto il patto e prestato il giuramento medico e nessun altro. Sceglierò il regime per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio, e mi asterrò dal recar danno e offesa. Non somministrerò a nessuno, neppure se richiesto, alcun farmaco mortale, e non prenderò mai un' iniziativa del genere; e neppure fornirò mai a una donna un mezzo per procurare l'aborto. Conserverò pia e pura la mia vita e la mia arte. Non opererò neppure chi soffre di mal della pietra, ma cederò il posto a chi è esperto di questa pratica. In tutte le case che visiterò entrerò per il bene dei malati, astenendomi ad ogni offesa e da ogni danno volontario, e soprattutto da atti sessuali sul corpo delle donne e degli uomini, sia liberi che schiavi. Tutto ciò ch'io vedrò e ascolterò nell'esercizio della mia professione, o anche al di fuori della della professione nei miei contatti con gli uomini, e che non dev'essere riferito ad altri, lo tacerò considerando la cosa segreta. Se adempirò a questo giuramento e non lo tradirò, possa io godere dei frutti della vita e dell' arte, stimato in perpetuo da tutti gli uomini; se lo trasgredirò e spergiurerò, possa toccarmi tutto il contrario"

La parola farmaco deriva dal greco pharmakon, che vuol dire veleno.
http://it.wikipedia.org/wiki/Farmaco




E' più importante sapere che tipo di persona abbia una malattia, che sapere che tipo di malattia abbia una persona.
Ippocrate di Coos


Dal cervello, e dal cervello solo, sorgono i piaceri, le gioie, le ri­sate e le facezie così come il dolore, il dispiacere, la sofferenza e le lacrime. Il cervello è anche la dimora della follia e del delirio, delle paure e dei terrori che ci assalgono di notte o di giorno.
Ippocrate


Le malattie non ci cadono addosso dal cielo, ma si sviluppano a causa dei nostri piccoli errori quotidiani contro la Natura. Dalla loro ripetizione nascono tutti i nostri mali. Quando uno desidera la salute, bisogna anzitutto chiedergli se è pronto ad eliminare le cause della malattia. Solamente allora è possibile aiutarlo.
Ippocrate


Ippocrate (460-377 aC) riconosciuto come il fondatore della medicina diceva:
Il medico cura, la Natura guarisce”.
Il Medico amministra il trattamento, la Natura produce la guarigione.



Il termine ‘malinconia’ significa letteralmente “bile nera”. È composto dalle due parole greche mélaina (scuro, nero) e cholé (bile), usate dagli antichi greci per indicare una sostanza, la bile nera appunto, che essi consideravano causa dell’umore triste e malinconico. Secondo quest’ipotesi, sviluppata nel V secolo a.C. da Ippocrate, la bile nera sarebbe stata secreta dal fegato. Una super produzione della sostanza avrebbe provocato sentimenti di tristezza e apatia.


Un'alimentazione troppo abbondante produce malattie
Ippocrate

Mi appare necessario che il medico sia esperto nella natura e cerchi di sapere, se avesse desiderio di svolgere le sue funzioni, ciò che l'uomo è in relazione ai cibi e alle bevande e alle sue altre occupazioni e quali sono gli effetti di ciascuna di queste cose su ognuno. Chi non sa quale effetto queste cose producono su un uomo non può conoscere le conseguenze che ne risultano. Chi non presta attenzione a queste cose, o, prestando attenzione non le comprende, come può capire le malattie che accadono all'uomo? Perché da ognuna di queste cose un uomo viene influenzato e cambiato in un modo o nell'altro, e tutta la sua vita è soggetta a esse - sia in salute, convalescenza o malattia. Nient'altro allora può essere più importante e necessario sapere di queste cose.
Ippocrate

Non bisogna mai fidarsi dei miglioramenti né preoccuparsi troppo dei peggioramenti, quando gli uni e gli altri avvengono in modo irregolare. Nella maggior parte dei casi, infatti, essi sono cambiamenti occasionali e di solito non consolidano né perdurano.
Ippocrate

Il corpo umano è un tempio, e come tale va curato e rispettato, sempre.
Di due dolori che insorgono contemporaneamente, ma non nello stesso luogo, il più violento soffoca l'altro
Ippocrate

Come aveva già intuito Ippocrate, di due dolori simultanei, il più forte cancella il più debole. In
ogni caso il dolore ed il disagio segnalano la presenza di uno squilibrio energetico e la necessità di attuare un cambiamento (anche nelle nostre mal-sane abitudini). La malattia non è MAI punitiva ma va semplicemente ascoltata prendendo atto che qualcosa non "funziona" nel nostro organismo. Il dolore è l'ultimo campanello d'allarme....

LE RADICI DELLA MEDICINA OLISTICA:"IPPOCRATE"
La medicina Olistica affonda le sue radici nell'esperienza di "Ippocrate", il padre della medicina. Ippocrate, nato il 460 a C. a Coo in Grecia, è considerato il padre della MEDICINA, tanto che il cosiddetto "Giuramento di Ippocrate" (primo testo deontologico della storia della medicina), è l'elenco dei doveri che un medico deve rispettare, tra cui compaiono il rispetto e la dignità per la vita e la dignità del malato.
Ippocrate lasciò una voluminosa serie di scritti nota con il nome di " Corpus ippocratico" dal quale si traggono i presupposti della sua medicina,e sono:
1) - Salute come stato di equilibrio;
2)- importanza delle influenze ambientali;
3)-interdipendenza di anima e corpo;
4)- potere guaritore della natura;

(Tanti sono i medici della medicina ufficiale o "allopatica" che hanno completamente dimenticato il giuramento di Ippocrate").

In uno dei libri più importanti di Ippocrate "Corpus"(Le arie, le acque, i luoghi,) viene sottolineata la stretta correlazione tra qualità dell'aria, dell'acqua, e del cibo, abitudini di vita e l'insorgere delle malattie.
La profonda conoscenza di questi effetti ambientali, secondo Ippocrate e secondo l'olismo, è la base fondamentale dell'arte medica.
In secondo luogo, dopo i fattori ambientali, agiscono sull'individuo le varie componenti della natura umana, che Ippocrate chiamava "umori e passioni".
Lo squilibrio tra questi due aspetti porta all'insorgere della malattia.
Per quando riguarda il processo di guarigione gli scritti di Ippocrate riconoscono l'esistenza nel nostro organismo di forze sanatrici, intrinseche.
Il compito del Medico era di creare le condizioni favorevoli perchè queste forze potessero agire, quindi possiamo dedurre che la medicina Olistica è quella che rispetta i principi del grande "Ippocrate" e non la medicina meccanicistica o "allopatica".





 ..chiodo scaccia chiodo!!! *.*



Lo psicologo Ralph Metzner dice che i quattro elementi simboleggiano tipi di persone che metabolizzano l'esperienza in modi diversi. I segni d'aria tendono ad alzarsi sopra il conflitto. Magari poi sentono risentimento per la persona che lo ha provocato. Anche i segni d'acqua detestano ogni forma di conflitto, fatta eccezione per alcuni scorpioni. Meglio logorare la persona che crea loro difficoltà. I segni di terra tendono a disprezzare il conflitto, preferendo assorbire lentamente l'impatto con il problema. Se però sono spinti contro un muro, colpiscono l'ostacolo con tutta la loro forza. I segni di fuoco tendono a superare gli ostacoli bruciandoli, facendo vedere tutta la loro forza. Raramente si comportano in un modo che può essere definito garbato.
Liz Green


La miniatura rappresenta i quattro temperamenti in cui, secondo il medico greco Ippocrate di Kos (460 - 377 a.C.), si suddividono le tipologie umane. Da sinistra verso destra possiamo trovare il COLLERICO, il SANGUIGNO, il FLEMMATICO e il MALINCONICO; nell'immagine si notano sotto i loro piedi gli ELEMENTI NATURALI AD ESSI ASSOCIATI, il FUOCO e a seguire ARIA, ACQUA e TERRA, oltre agli ANIMALI, mentre GLI OGGETTI CHE HANNO NELLE MANI NE CARATTERIZZANO L'INDOLE, PER ESEMPIO IL COLLERICO SEMPRE PRONTO A SGUAINARE LA SPADA...



L'anima è la stessa in tutte le creature viventi, anche se il corpo di ciascuno è diverso.
Ippocrate



Anche gli animali hanno un anima. Nel regno animale, vegetale e minerale tutti possiedono una carica energetica. Per Federica Griso, hai ragione:"Siamo su due piani totalmente differenti." Moltissimi animali sono molto più intelligenti, sensibili, fedeli ect. e sanno AMARE meglio di tantissime persone..



gli unici esseri che non hanno anima sono le piante, i vegetali...



siamo fatti della stessa materia cioè polvere di stelle carbonio, ossigeno, acqua, vibriamo a frequenze forse differenti ma vibriamo e siamo mossi da energia la stessa energia che muove tutto le stesse onde. Quando moriremo morirà il corpo fisico le onde e le frequenze continueranno a vibrare le nostre come quelle di ogni creatura vivente, terra alberi e animali compresi, quindi noi animali come loro.



Vi siete mai chiesti.. Cosa fosse la personalità?

personalità
Il più antico precursore dello studio della personalità fu Ippocrate che, in un’ottica di considerazione dell’uomo con lo stesso grado di differenziazione di un microcosmo, definì quattro tipi personali, in base all’umore di base presente nel suo corpo: melanconico, collerico, flemmatico, sanguigno.
Il termine latino personalitāte(m) derivò dal greco πρόσωπον e dall’etrusco phersu.
Cicerone la definì come l’aspetto e la dignità di un essere umano, oppure, in un’altra definizione, quella parte che si recita nella vita, e non a caso “persona” rappresentava la maschera indossata dagli attori.
La struttura di personalità è l’insieme delle caratteristiche personali (in parte innate e in parte acquisite) che rendono il comportamento di ogni individuo unico e irripetibile.
Cosa comprende? Comprende i conflitti inconsci, gli aspetti economici e dinamici dei meccanismi di difesa, la qualità delle relazioni interpersonali e i derivati strutturali delle relazioni oggettuali nel tempo interiorizzate;
La struttura di personalità è ciò che esita e si cristallizza a partire dalla nascita in funzione:
  • dell’equipaggiamento biologico
  • delle modalità di interazione tipiche di un dato nucleo familiare
  • delle difese organizzate dalla persona per sovrastare lo stress
  • del tipo di esperienze personali vissute nel corso dell’età evolutiva
Lo psicologo anglo-tedesco Hans Eysenck (1916-1997), studioso della struttura della personalità, nella sua opera “The structure of Human Personality” afferma che:
« La personalità è la più o meno stabile e durevole organizzazione del carattere, del temperamento, dell’intelletto e del fisico di una persona: organizzazione che determina il suo adattamento totale all’ambiente »
Secondo Hans Eysenck la struttura di personalità è formata da tre dimensioni:
  1. Intelligenza (o dimensione cognitiva)
  2. Temperamento (o dimensione relazionale)
  3. Carattere (o dimensione affettivo-emotiva)
Queste tre dimensioni dovrebbero essere equilibrate tra loro, per evitare che l’individuo possa andare incontro a condizioni potenzialmente patologiche.
Florinda Saverino

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