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sabato 1 dicembre 2012

PERSINO LA SIGNORA PIÙ INNOCUA, CHE VIVE CON IL SUO CAGNOLINO, È COSÌ PIENA DI FALSA PERSONALITÀ TANTO QUANTO IL MAGNIFICO ESEMPLARE DI UOMO CHE È SEMPRE BEN VESTITO, IL CUI RITRATTO SI VEDE SU TUTTI I PERIODICI. Sì – MA COSA SIETE VOI OLTRE TUTTE QUESTE BUONE MANIERE E LA VOSTRA IMMAGINE?




COMMENTARI PSICOLOGICI SULL’INSEGNAMENTO DI GURDJIEFF E OUSPENSKY
Amwell, 14 novembre 1948 capitolo 4 VOLUME IV° Autore Dr. Maurice Nicoll
NOTE SULLE DIFFERENTI QUALITÀ DELLA COSCIENZA
IDEA-LAVORO

Il Lavoro c’insegna che ABBIAMO QUATTRO STATI DI COSCIENZA, DUE CHE CONOSCIAMO E DUE CHE IGNORIAMO.
COMMENTARIO

LA PERSONA CHE PENSA SOLO A SE STESSA è quella che nel Lavoro è più addormentata. Quando siamo IDENTIFICATI CON LA FALSA PERSONALITÀ è il momento in cui siamo più addormentati. Per essere svegli non bisogna avere Falsa Personalità. Quelli di voi che hanno avuto momenti, per quanto brevi siano stati, in cui erano relativamente LIBERI DELLA FALSA PERSONALITÀ, già sanno che a questo riguardo esiste la possibilità di OTTENERE UN PRECISO NUOVO STATO DI SÉ. Dobbiamo affermare in noi stessi ogni esperienza definita e registrare da soli la sua validità – altrimenti il Lavoro non è organizzato dentro di noi. Il Lavoro si trasforma in qualcosa d’informe e privo di carattere dentro di sé, se non si comprende e non si approva una sola parte di ciò che insegna per mezzo della propria esperienza pratica e se non si persiste nella sua veracità. Sarà quella che Gurdjieff chiamava una PERSONA DEBOLE. Bene, A VOLTE AD UN UOMO È DATO DI ESSERE LIBERO DALLA FALSA PERSONALITÀ IN MOMENTI DI TENSIONE, DI GUERRA O DI MALATTIA, ALLORA SA O DOVREBBE SAPERE CHE A SUA DISPOSIZIONE C’É UN ALTRO STATO DI SÉ. Lo ha visto da se stesso. Conoscendolo, affermandolo in se stesso in profondità, verifica il Lavoro. Rende così reale il Lavoro per se stesso – cioè, che lo aiuta, gli trasmette forza. Inizia a calmarlo, a metterlo dentro, primo risultato di grande importanza. Ma se un uomo discute nella sua giurisdizione interna le parole utilizzate nel Lavoro, o, anche peggio, non pensa mai realmente ad esse, come può mettersi in contatto con lui? Così come diceva Gurdjieff: “Non prestate attenzione alle parole – cercate di sentire internamente il significato”.
Una delle ragioni per cui non stabilizziamo il Lavoro in noi stessi, è perché PENSIAMO SOLTANTO ALLA NOSTRA PERSONA – sì, in ogni momento. Questa è la Considerazione Interna. LA FALSA PERSONALITÀ SI PREOCCUPA SOLO PER SE STESSA e l’affascina sempre il modo di essere trattata. QUANDO SIAMO IDENTIFICATI CON ESSA È IL MOMENTO IN CUI SIAMO PIÙ ADDORMENTATI. Non ci vuole niente a vederne il perché. TUTTE LE EMOZIONI SI TRASFORMANO IN FALSA PERSONALITÀ. Bene, pensare il Lavoro significa abbandonare la Falsa Personalità. Ma LA FALSA PERSONALITÀ ODIA IL LAVORO, PERCHÉ QUESTO CON IL TEMPO FINIRÀ PER DISTRUGGERLA. OGNI ATTO DI RICORDO DI SÉ DEBILITA LA FALSA PERSONALITÀ. Nel Terzo Livello di Coscienza la Falsa Personalità non può respirare – non può esistere. Vive nel secondo livello di coscienza – nel così chiamato STATO DI VEGLIA.
Così CI DICONO CHE IL NOSTRO ATTUALE LIVELLO DI COSCIENZA NON PUÒ CAMBIARE. Siamo imprigionati dalla vita – con l’adulazione, con i falsi sorrisi incantatori, con le maniere affettate e convenzionali, con le immagini forgiate di noi stessi e tutto il resto. Enumerare un’altra volta tutto ciò che appartiene alla Falsa Personalità e le sue infinite manifestazioni è un compito eccessivamente noioso. PERSINO LA SIGNORA PIÙ INNOCUA, CHE VIVE CON IL SUO CAGNOLINO, È COSÌ PIENA DI FALSA PERSONALITÀ TANTO QUANTO IL MAGNIFICO ESEMPLARE DI UOMO CHE È SEMPRE BEN VESTITO, IL CUI RITRATTO SI VEDE SU TUTTI I PERIODICI. Sì – MA COSA SIETE VOI OLTRE TUTTE QUESTE BUONE MANIERE E LA VOSTRA IMMAGINE? È a questo livello più profondo che il Lavoro dirige l’attenzione.
Bene, NEL COSÌ CHIAMATO STATO DI VEGLIA, in cui viviamo – proprio così, nel secondo stato di coscienza – OGNI TIPO DI MENZOGNE SONO PRESE COME VERITÀ. Senza dubbio nasciamo con la capacità di vivere NEL TERZO STATO DI COSCIENZA, IN CUI LE MENZOGNE SONO IMPOSSIBILI – perché sono così ovvie – in quanto nessuna persona può ingannarne un’altra. Per questo, in questa breve nota, sentiamo nuovamente ciò che dice Gurdjieff su questi STATI DI COSCIENZA POSSIBILI PER L’UOMO, comprendendo chiaramente che uno stato superiore di coscienza si caratterizza per il fatto di avere coscienza di molte cose, in modo da essere più sveglio e così da essere più difficile da ingannarlo. Essere più cosciente, diventare più sveglio, significa usufruire di più luce, e così si percepisce di più, mentalmente e emozionalmente. Basta riflettere su ciò che continuamente diceva Gurdjieff: siamo nati dotati del diritto di vivere nel terzo stato di coscienza. L’UOMO PUÒ CONOSCERE QUATTRO STATI DI COSCIENZA. IL PRIMO, LO STATO DI SONNO CON SOGNI, IL SECONDO IL COSÌ CHIAMATO STATO DI VEGLIA, IL TERZO STATO DEL RICORDO DI SÉ, E IL QUARTO, COSCIENZA OBIETTIVA. Solo i due stati superiori possono comunicare con i due Centri Superiori dai quali provengono le Emozioni Positive.
Citiamo ora le parole di Gurdjieff sugli stati di coscienza: “I DUE STATI SUPERIORI DI COSCIENZA SONO INACCESSIBILI ALL’UOMO, e quantunque abbia barlumi di questi stati, è incapace di comprenderli dal punto di vista degli stati in cui comunemente si trova. I due abituali stati, proprio così, I DUE STATI INFERIORI DI COSCIENZA, SONO INNANZITUTTO IL SONNO, CHE È UNO STATO PASSIVO DELLA SUA VITA NEL QUALE L’UOMO PASSA LA TERZA PARTE, E MOLTO SPESSO LA METÀ DELLA SUA VITA, E POI LO STATO IN CUI GLI UOMINI PASSANO L’ALTRA PARTE DELLA LORO VITA, IN CUI VAGABONDANO PER LE STRADE, SCRIVONO LIBRI, SI COMUNICANO TEMI IMPORTANTI, INTERVENGONO IN POLITICA, SI UCCIDONO GLI UNI CON GLI ALTRI, CHE CONSIDERANO UNO STATO DI ATTIVITÀ, E LO CHIAMANO DI “CHIARA COSCIENZA” O “STATO DI COSCIENZA SVEGLIA”.
“IL TERZO STATO DI COSCIENZA È IL RICORDO DI SÉ, O COSCIENZA DI SÉ, O PERCEZIONE DI SÉ. IN GENERALE CREDIAMO DI POSSEDERE QUESTO STATO DI COSCIENZA, o di poterlo avere se così desiderassimo. La nostra scienza e filosofia hanno taciuto il fatto che NON POSSEDIAMO QUESTO STATO DI COSCIENZA E CHE NON POSSIAMO CREARLO IN NOI CON IL SOLO DESIDERIO O DECISIONE.
“Il quarto stato di coscienza é chiamato lo STATO DI COSCIENZA OBIETTIVA. IN QUESTO STATO L’UOMO PUÒ VEDERE LE COSE COSÌ COME SONO. L’UOMO HA DI SOLITO BARLUMI DI QUESTO STATO DI COSCIENZA. NELLE RELIGIONI DI TUTTE LE NAZIONI, CI SONO INDIZI DELLA POSSIBILITÀ DI UNO STATO DI COSCIENZA DI QUESTO TIPO CHE È CHIAMATO ‘ILLUMINAZIONE’ ed anche con altri vari nomi, ma che non può descriversi con le parole. Ma l’unica Via Corretta verso la Coscienza Obiettiva passa attraverso lo sviluppo della Coscienza di Sé.
“SE UN UOMO ORDINARIO È ARTIFICIALMENTE PORTATO ALLO STATO DELLA COSCIENZA OBIETTIVA E POI RIPORTATO AL SUO STATO ORDINARIO, NON RICORDERÀ NULLA, E POI PENSERÀ DI AVER PERDUTO LA COSCIENZA PER UN ISTANTE. Ma nello stato di coscienza di sé un uomo può avere barlumi di Coscienza Obiettiva e ricordarli. Il Quarto Stato di Coscienza nell’Uomo significa uno stato completamente differente dell’essere, ed è il risultato della crescita interiore e di un prolungato e difficile lavoro su di sé.
“Ma il Terzo Stato di Coscienza costituisce il diritto naturale dell’Uomo così com’è, e se un uomo non lo possiede, si deve unicamente alle CONDIZIONI SBAGLIATE DELLA SUA VITA. Al presente, questo Terzo Stato arriva all’Uomo solo in forma di rarissimi barlumi ed unicamente attraverso un addestramento speciale può diventare più o meno permanente in lui.
“PER LA MAGGIOR PARTE DELLA GENTE, PERSINO PER LE PERSONE ISTRUITE E I PENSATORI, IL PRINCIPALE OSTACOLO CHE SI OPPONE ALL’ACQUISIZIONE DELLA COSCIENZA DI SÉ NASCE DAL FATTO CHE CREDONO DI POSSEDERLA – che possono ‘fare’, che possiedono la ‘volontà’, e un ‘Io’ permanente ed immutabile. È EVIDENTE CHE UN UOMO NON S’INTERESSERÀ SE GLI SI DICE CHE PUÒ ACQUISIRE CON UN LUNGO ED ARDUO LAVORO QUALCOSA CHE SECONDO IL SUO PARERE POSSIEDE DI GIÀ. AL CONTRARIO, CREDERÀ CHE LA PERSONA CHE GLIELO DICE SIA PAZZA o che vuole ingannarlo con l’idea di ottenere un beneficio personale.
“I due stati superiori di coscienza sono in connessione con il funzionamento dei due ‘Centri Superiori’ nell’Uomo”.



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