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martedì 23 ottobre 2012

NON CI SONO SOLUZIONI MA DISSOLVIMENTO DI CIÒ CHE CREDEVAMO PROBLEMI. LA STESSA IDEA DI SOLUZIONE, È CREATA DA CIÒ CHE DEFINIAMO UN PROBLEMA




Deva Sakshin
NON CI SONO SOLUZIONI MA DISSOLVIMENTO DI CIÒ CHE CREDEVAMO PROBLEMI. LA STESSA IDEA DI SOLUZIONE, È CREATA DA CIÒ CHE DEFINIAMO UN PROBLEMA; il suo scopo è renderlo reale il più possibile. In questo modo LA DIMENSIONE IDEALE DIVENTA L'UNICA ALTERNATIVA PRATICABILE. Concludiamo che la prigione è la fuori e la libertà è dentro di noi, ma LA CAUSA DEL PROBLEMA NASCE PROPRIO DAL SENSO DI SEPARAZIONE TRA INTERNO ED ESTERNO, e LA SUA PERMANENZA SI NUTRE DELLA NOSTRA ACCETTAZIONE DI ETICHETTE COME: SUPERIORE O INFERIORE, FORTUNATO O SFORTUNATO, DI PIÙ O DI MENO. La tensione è creata dal VOLERE ADATTARE LA NOSTRA REALTÀ A QUESTE ETICHETTE MENTALI, e naturalmente non possiamo che ricavarne ulteriori FRUSTRAZIONI. (nessuna etichetta in generale, ha una qualità commestibile). LA FRUSTRAZIONE VIENE ALIMENTATA DAL TENTATIVO DI RIEMPIRE CON QUALSIASI COSA, LA REALTÀ DI SPAZIO CHE NOI SIAMO IN TUTTE LE DIMENSIONI: relativa, assoluta, trascendente. LO SPAZIO È LA TUA PRESENZA, senza il "mio" che introduce soggetti e oggetti da etichettare. Tu non sarai mai un insieme di cose solo belle o solo brutte, ma SEI E SARAI SEMPRE SOLTANTO LO SPAZIO IN CUI ESSE POSSONO ESISTERE, con la fantasia e concretamente, parzialmente come totalmente. PRESENZA - SPAZIO - CONSAPEVOLEZZA: non sono tre cose diverse tra loro, ma UN FLUSSO INDISTINTO, una unica acqua e una sola sorgente.
Deva Sakshin

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