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sabato 5 maggio 2012

Coco Chanel. La forza si costruisce sui fallimenti, non sui propri successi. Ciò che mi ha resa forte è stato nuotare sempre controcorrente



Il 19 agosto 1883 nasce Coco Chanel, tra le più grandi stiliste e fashion designer di tutti i tempi. Donna di grande fascino e intelligenza, la sua opera è liberatrice: rivoluzionerà il concetto stesso di femminilità, interpretando per la prima volta un modello di donna dinamica che non può più essere schiava, anche sul piano ideologico e comportamentale, di abbigliamenti costrittivi e repressivi. Una svolta epocale che cambierà per sempre l'immagine della donna. Il suo successo è tuttora enorme in tutto il mondo: l'intramontabilità dello stile Chanel è oggetto di analisi da parte di molti studiosi.




La forza si costruisce sui fallimenti, non sui propri successi.
Ciò che mi ha resa forte è stato nuotare sempre controcorrente.
Coco Chanel





Vestiti male e noteranno l'abito. Vestiti impeccabilmente e noteranno la donna






Non credo che ciò che ha detto Coco Chanel valga per tutte le persone. Le difficoltà della vita, persino i fallimenti, rendono più forte i caratteri forti. Quindi chi ha carattere, forza dentro di sé. Ovvio che se una persona é debole di carattere, di fronte alle difficoltà tenderà ad arrendersi subito di fronte alle difficoltà...


I dolori, le delusioni , la malinconia non sono fatti per renderci scontenti e toglierci valore e dignità, ma per maturarci. 
Hermann Hesse


Quello che non mi uccide, mi fortifica
Friedrich Nietzsche




Solo arrampicandoti arriverai sempre piu' in alto..... certo devi essere forte!! avere carattere!! A volte si passa per persone ruvide...., ma quelle persone ruvide, sanno solo loro il dolore che a volte hanno dovuto portarsi appresso....




Il 10 gennaio 1971 muore Coco Chanel:
http://www.lundici.it/2013/05/mademoiselle-coco-chanel-e-la-miserabilita-del-lusso/

"Una piccola bambina della Francia centrale, messa in un orfanotrofio con sua sorella, e che aspetta invano ogni domenica che suo padre venga a riprenderla. Una cantante dalla voce troppo esile che affronta un pubblico di soldati ubriachi. Una sartina destinata a cucire degli orli nel retrobottega di un sarto di provincia. Un'aspirante cortigiana troppo magra, che trova rifugio dal suo protettore Etienne Balsan, in mezzo a una banda di festaioli. Un'innamorata che sa bene che non sarà ma "la donna di nessuno", neanche di Boy Capel, l'uomo che l'amava. Una ribelle alla quale le convenzioni dell'epoca impediscono di respirare, e che si veste con le camicie dei suoi amanti. È la storia di Coco Chanel, che incarnò la donna moderna ancora prima di averla inventata".

Mademoiselle Coco Chanel e la miserabilità del lusso
coco-chanel-closeup
Coco Chanel, pseudonimo di Gabrielle Bonheur Chanel 
(Saumur, 19 agosto 1883 – Parigi, 10 gennaio 1971)

Era il lontano 1921. IL PROFUMIERE DELLO ZAR DI RUSSIA ERA COSTRETTO AD EMIGRARE IN FRANCIA a causa della rivoluzione con suo figlio Ernest e una quasi quarantenne GABRIELLE BONHEUR CHANEL, DETTA COCO PER VIA DELLA CANZONE CHE CANTAVA QUANDO POVERISSIMA SI ESIBIVA IN UN CAFFÈ-CONCERTO DI MOULINS (FRANCIA), che frequentava con il Granduca Dmitri Pavlovitch.
All’epoca si facevano strada i profumi sintetici e siccome UNA DONNA DEVE PROFUMARE DI DONNA E NON DI ROSA, la stilista Coco Chanel chiedeva al profumiere Ernest Beaux, amico di Pavlovitch, di “muovere un po’ di molecole” affinché potesse lanciare la sua fragranza, la quinta che le fu proposta, il suo Chanel No. 5.
A maggio 2013, il profumo compie 92 anni e non ne parlo perché è Chanel, non ne parlo perché è moda, né perché mi piacciono particolarmente i profumi, ne parlo perché Chanel No. 5 non è una fragranza così come Coco non è una stilista, ma un esempio di come, con coraggio e testardaggine, vite infelici e impersonali in potenza possano diventare leggenda nell’atto.

GABRIELLE, NATA IL 19 AGOSTO DEL 1883 IN UN OSPIZIO DEI POVERI, è figlia di un venditore ambulante ed è la seconda di 5 figli anche se in realtà avrà un forte legame solo con la primogenita Julie. Persa la madre all’età di 11 anni (lei dichiarò di averne avuti 6), viene trasferita presso il monastero del Sacro Cuore di Aubazine con le sorelle dove apprende l’austerità e il decoro che influenzeranno tutte le sue collezioni.
APPRESA L’ARTE DEL CUCITO nella scuola di apprendimento delle arti domestiche “Notre Dame”, inizia a lavorare come commessa in un negozio di biancheria. Un po’ per gioco, un pò perché i soldi non sono mai troppi, AVVIA LA CARRIERA DA CANTANTE IN UN CAFFÈ-CONCERTO DI MOULINS, DOVE IMPARA AD USARE IL PRIMO DEGLI ACCESSORI DI UNA DONNA, L’UOMO, che in questo caso prende il nome di Etienne de Balsan, ereditiere e ufficiale di cavalleria.
Arrivata al castello del Balsan, a Royallieu, impara a cavalcare, capisce che una donna si trova a suo agio con pantaloni e cravattine, e sciocca la gente “chic” del luogo con i suoi cappellini di paglia ornati da semplici fiori in raso o singole piume, al punto da CREARE LA SUA PRIMA CLIENTELA. Un giorno al castello incontra Boy Capel, o se volete l’amore della sua vita, che la porta a Parigi e le presta i soldi per aprire la storica boutique al Rue de Cambon 21.
E’ il 1914 e se L’AMORE NON LA PREMIA (CAPEL SPOSERÀ UN’ALTRA DONNA FACENDO DI LEI SOLO UN’AMANTE), LA FAMA COME CREATRICE DI MODA DECOLLA: è tutto veloce, È LA GRANDE GUERRA E LA BELLE ÉPOQUE È FINITA. LA DISTRUZIONE NON LASCIA SPAZIO ALLE “POMPADOUR”, OCCORRE SEMPLICITÀ, COMODITÀ, NITIDEZZA, C’È BISOGNO DELLO STILE PAUVRE DI COCO: LE DONNE DEVONO ASSISTERE I FERITI, DEVONO ESSERE AGILI E DISCRETE, DUE COLORI, BIANCO E NERO, POSSONO VESTIRLE, CON DUE COLORI POSSONO ESSERE BELLE. E’ il 1916, Chanel è la prima ad impiegare il jersey, le ricche spagnole impazziscono per lei: IL LUSSO È CONTRARIO DI VOLGARITÀ, NON DI POVERTÀ!
1917: 5 laboratori e 300 lavoranti. 1917. Chanel è misérbailisme de luxe.
Da qui il resto è storia conosciuta, per Chanel solo successi, per Mademoiselle una vita trasformata. COCO, COME SCRIVE VOGUE NEL 1926 “HA CREATO LA NUOVA UNIFORME DELLA DONNA MODERNA”, dove moderna e contemporanea hanno lo stesso significato: HA INVENTATO IL CAPELLO CORTO, IL VESTITINO NERO, LO STILE ALLA MARINARA, LA STORICA 2.55 (LA BORSETTA DI MATELLASSÉ NERO CON LA CATENINA E L’INTERNO IN BORDEAUX), LA GONNA SOPRA LE GINOCCHIA, IL TAILLEUR IN TWEED E I NUMERI 5, 22 E 19.
Ma soprattutto HA INTERPRETATO LA GARÇONNE, LA DONNA ELEGANTE E LIBERA, SENSUALE E CORAGGIOSA, LA DONNA UGUALE ALL’UOMO: CHANEL HA ACCESO LA FIAMMA DELLA RIVOLUZIONE FEMMINILE. Gabrielle è colei che si rimbocca le maniche e sa approfittare anche delle disgrazie, piange Boy in silenzio sulla strada dell’incidente, ama il suo uomo, ama il suo lavoro e forse anche la vita, ma più di tutto ama se stessa ed è proprio per questo che il suo stile resta ancora oggi.
“La natura ti dà la faccia che hai a vent’anni; è compito tuo meritarti quella che avrai a cinquant’anni.” 
Coco Chanel





ACCADDE OGGI: 7 maggio 1921
Coco Chanel sceglie tra i 24 campioni, la fragranza che diventerà Chanel N°5, considerato uno dei profumi più celebri della storia, nonché il più venduto di sempre con più di 80 milioni di flaconi venduti. Fu voluto da Coco Chanel e commissionato al chimico Ernest Beaux, che miscelò essenze naturali (in particolare di gelsomino e di rosa) e sintetiche in modo considerato innovativo per l'epoca. Grazie all'uso delle essenze sintetiche (le aldeidi), il profumo si poteva sentire molto a lungo, a differenza degli altri profumi che dovevano essere dosati in gran quantità e la cui essenza entro poco tempo tendeva comunque a scomparire. Chanel, che all'epoca aveva 38 anni, commissionò il profumo scostandosi, secondo il suo stile, dal romanticismo e dalle convenzioni dell'epoca ("Non voglio nessun olezzo di rose o mughetto" spiegò Chanel, "voglio un profumo elaborato"). I profumi femminili erano allora basati principalmente sull'essenza di un unico fiore, mentre per Chanel N° 5 fu creato un bouquet provocante, basato su muschio e gelsomino, odori generalmente attribuiti a cortigiane e prostitute. Il risultato fu un profumo totalmente nuovo, che non assomigliava a nessun altro sul mercato.
Anche il nome del profumo era innovativo: N° 5. Si suppone che Chanel lo abbia scelto dopo avere annusato la quinta boccetta d'essenza di prova che Beaux aveva preparato. Quando le fu chiesto che nome intendesse dare alla fragranza, Chanel rispose: "Ho lanciato la mia collezione il 5 maggio, il quinto mese dell'anno, lascerò che questo numero gli porti fortuna."
Dopo la guerra, la più grande testimonial della fragranza è stata Marilyn Monroe. Durante un'intervista nel 1952, l'attrice dichiarò: "Cosa indosso a letto? Chanel N° 5, ovviamente", ma anche la stessa Coco Chanel prestò la propria immagine per una pubblicità su Harper's Bazaar (questa fotografia).








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