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martedì 3 aprile 2012

Tommaso Campanella. Io imparo dalle formiche, dalle mosche e da tutte le minutezze naturali sempre qualche cosa... e aborrisco l'imparar dagli uomini...



Io nacqui a debellar tre mali estremi:
tirannide, sofismi, ipocrisia;
ond’or m’accorgo con quanta armonia
Possanza, Senno, Amor m’insegnò Temi.
Questi princìpi son veri e sopremi
della scoverta gran filosofia,
rimedio contro la trina bugia,
sotto cui tu, piangendo, o mondo, fremi.
Carestie, guerre, pesti, invidia, inganno,
ingiustizia, lussuria, accidia, sdegno,
tutti a que’ tre gran mali sottostanno,
che nel cieco amor proprio, figlio degno
d’ignoranza, radice e fomento hanno.
Dunque a diveller l’ignoranza io vegno.
Tommaso Campanella


Io credo formalmente - ed è parso credibile a tutti i popoli, come testimoniano Filone e Origene - che le stelle siano una repubblica di spiriti [spirituum] superni, usciti dal mondo mentale per entrare in quello corporeo.
Tommaso Campanella


Io imparo dalle formiche, dalle mosche e da tutte le minutezze naturali sempre qualche cosa... e aborrisco l'imparar dagli uomini...
Tommaso Campanella


Le leggi ottime sono le poche e brevi che s'accordano al costume del popolo e al bene comune.
Le leggi tiranniche sono molti lacciuoli che ad uno o a pochi sono utili, e non s'accordano col costume pubblico, purché crescano gli pochi autori di esse.
Tommaso Campanella



"L'occhio manifesta molte cose magiche, poichè quando un uomo incontra un altro, pupilla contro pupilla, il bagliore più potente dell'uno acceca, seduce e domina l'altro che non può sostenerlo e trasmette spesso sul più debole la passione che egli possiede..."
Tommaso Campanella, "Del Senso delle Cose"




  Il dolce latte dell’avversità, la filosofia.


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