Possiamo immaginare le nostre ferite profonde non semplicemente come lacerazioni da rimarginare, ma come cave di sale dalle quali ricavare un'essenza preziosa e senza le quali l'anima non può vivere.
Hillman, J., Psicologia alchemica, p. 72
Quando ammiriamo lo splendore di una perla non pensiamo mai che essa nasce dalla malattia di una conchiglia
Karl Jaspers
Un'ostrica che non è stata ferita non produce perle.
Perle sono prodotti del dolore,
risultati dell'entrata di una sostanza estranea o
indesiderabile nell'interno dell'ostrica,
come un parassita o un granello di sabbia.
Nella parte interna della conchiglia esiste una sostanza luccicante chiamata nácar.
Quando il granello di sabbia penetra, le cellule di nácar cominciano a lavorare e coprire il granello con strati per proteggere il corpo indifeso dell'ostrica.
Come risultato, una bella perla si formerà lì nel suo interno.
Un'ostrica che non è stata ferita, mai produrrà perle, perché la perla è una ferita cicatrizzata.
Nell'amore bisogna fare come l'ape che ama i fiori non per la loro bellezza, ma per trarne il nettare necessario al miele; nel dolore, come l'ostrica che sa ricucire la propria ferita con una perla. Ma se l'amore non dà miele e il dolore non mostra una perla, siamo di fronte a due surrogati dell'amore e del dolore...
Nino Salvaneschi "Consolazioni"
Scienze Naturali
Lo sapevi che...le perle comunemente usate in gioielleria non sono prodotte dalle ostriche?
Nonostante nello scenario collettivo le perle siano prodotte dalle ostriche propriamente dette (famiglia Ostreidae), a generarle sono principalmente vari bivalvi del genere Pinctada (famiglia Pteriidae), impropriamente definiti "ostriche" nel gergo comune, ma di fatto abbastanza distanti tassonomicamente. La specie più utilizzata è Pinctada maxima, il più grande e più importante mollusco da perla del mondo. Ha una conchiglia di colore beige e priva di marcature radiali; alcune varietà presentano nei pressi dell'umbone colori che possono variare dal verde al marrone scuro e al viola. All'interno lo spesso strato di madreperla mostra al margine una banda di colore dorato o argenteo; la valva destra è leggermente più convessa di quella sinistra, che può essere anche piatta. La specie non è provvista di una cerniera a denti. Alcuni individui possono arrivare a un diametro di 305 mm e a un peso di 6,3 kg.
Si tratta di una specie diffusa dall'Oceano Indiano al Pacifico e dal Tropico del Cancro al Tropico del Capricorno. È coltivata in Australia, in Indonesia, nelle Filippine, inMalaysia, in Birmania e nell'isola di Okinawaper la produzione delle perle. Pur vivendo fino a 90 m di profondità, l'ambiente ideale per la sua crescita rimane attorno ai 30-40 m sotto la superficie del mare. Gli individui di questa specie possono vivere fino a oltre 40 anni.
Ma cos'è una perla?
È una struttura sferica costituita da carbonato di Calcio in forma cristallina (aragonite) deposto in strati concentrici, prodotta dai tessuti viventi, in particolare dal mantello, dei molluschi. Il termine "perla" deriva dal latino "pernula", il nome con cui si indicava la conchiglia che la contiene, e la cui forma ricorda la "coscia del maiale".
Una perla si forma quando un corpo estraneo, come parassiti o pezzi di conchiglie, si ferma nella cavità palleale. Esso viene ricoperto da strati successivi di madreperla allo scopo di difendere i tessuti dell'animale dall'irritazione. Si depositano vari strati di calcio che, in combinazione con altri minerali, creano queste particolari strutture. Ovviamente la produzione di perle è unl stress per l'animale, che muore molto più facilmente rispetto agli individui che non sono stimolati a generarla.
si ho sentito che non si mettono ai matrimoni. Mi piace guardarle, ma non le comprerei mai, preferisco la bigiotteria bella, quella che compri pagandola ma non è oro che ti strappano al collo, e i fili sottili di collane o quelli enormi colorati, non ho mai mezze misure.E poi le perle sono da signora, le ha mia mamma, io sarò una vecchia signora naif che metterà foulards colorati:)
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