Istituto Erich Fromm:
Cosa ci può insegnare il nostro viaggio nel mondo delle immagini?
Che le immagini non sono parole e non si possono tradurre interamente in parole.
Che rimane sempre una differenza e una autonomia tra immagini e parole.
L'immagine da una parte, mostra la storia individuale del paziente, dall'altra proietta questa in figure universali.
In queste figure universali il paziente si può rispecchiare, senza esporre direttamente il suo Sé.
[...] In pratica l'immagine (foto, disegno, dipinto) può diventare una zona rassicurante, uno spazio intermedio, "transizionale" tra mondo interno e mondo esterno, che consente l'apertura, ma con una "distanza di sicurezza".
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