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mercoledì 15 giugno 2016

La Magna Charta




15 GIUGNO 1215: LA MAGNA CHARTA LIBERTATUM.
Quel lontano giorno in Inghilterra, a Runnymede Meadow un'area lungo il Tamigi nella contea di Surrey , il re Giovanni Senzaterra apponeva il proprio sigillo ad un documento che viene considerato il primo riconoscimento dei diritti e delle libertà su cui si fondano le moderne democrazie: la Magna Charta Libertatum.

Inizialmente la Magna Carta, scritta in latino, era un normale trattato di pace tra il re ed i baroni stanchi di pagare tasse sempre più alte per finanziare le spese del sovrano. La Carta è composta da 63 articoli per un totale di 3.550 parole, ma le clausole più importanti sono la 39 e la 40, che stabiliscono il principio fondamentale di quello che oggi chiamiamo lo Stato di diritto.
Due mesi dopo averla concessa, re Giovanni chiese a papa Innocenzo III di annullarla, ottenendo una bolla pontificia in tal senso. Sotto re Enrico III la Magna Carta fu riemessa in suo nome, e, nel 1225 al compimento della maggiore età fu lui stesso a sigillarne la versione definitiva. Della versione del 1215 sono sopravvissute solo 125 copie.

I princìpi che costituiscono il cuore della Magna Carta hanno ispirato molti documenti storici: Thomas Jefferson li inserì nella Dichiarazione di Indipendenza americana e nel Bill of Rights, la prima parte della Costituzione degli Stati Uniti. Gandhi citò il documento nella lettera d'addio che scrisse quando lasciò il Sudafrica, nel 1914. Richiami risuonano anche nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948 e nella Convenzione europea sui diritti dell'uomo del 1950..
Pur essendo un documento di tipo feudale, nel mondo anglo-sassone la Magna Charta viene considerata un testo basilare per il riconoscimento dei diritti civili e politici. Gli articoli principali riguardavano:

- il divieto per il re di imporre nuove tasse senza aver ottenuto il consenso del "commune consilium regni", composto da arcivescovi, abati, conti e i maggiori baroni, da convocare con preavviso;

- la garanzia per tutti gli uomini di non poter essere imprigionati senza prima essere stati regolarmente processati

- la proporzionalità della pena rispetto al reato

- il futuro principio della legittima resistenza all'oppressione di un governo ritenuto ingiusto

- l'integrità e libertà della Chiesa inglese

- veniva inoltre concesso a tutti i mercanti il diritto gratuito di ingresso e di uscita dal paese (tranne quelli provenienti da Paesi in conflitto con l'Inghilterra).

Antonio A. – Fonte: National Geographic

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