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venerdì 8 gennaio 2016

Castello di Samezzano. Progettato nella seconda metà dell’Ottocento da Ferdinando Panciatichi Ximenes D’Aragona, intellettuale eclettico, mecenate e protagonista del breve periodo in cui il capoluogo toscano fu capitale d’Italia, il castello è un esempio della corrente di Orientalismo che investì Firenze e la Toscana nella seconda metà dell’Ottocento. Durante la Seconda Guerra Mondiale i soldati tedeschi saccheggiarono il castello, rubando statue e fontane e deturpando i meravigliosi ornamenti. Negli anni Cinquanta il castello è stato trasformato in un hotel di lusso, fallito nel 1990. Poi, dopo un periodo di chiusura e abbandono, nel 1999 è stato acquistato all’asta da una società italo-inglese con l’obbiettivo di farne un resort di lusso. E invece anche gli ultimi anni sono stati segnati dall’abbandono e dalla chiusura del castello.


"Save Samezzano" è un movimento nato per salvare un luogo unico in Italia e nel mondo, il Castello di Sammezzano, dove Matteo Garrone ha ambientato "Il Racconto dei Racconti", tratto dal capolavoro seicentesco "Lo cunto de li cunti" di Giambattista Basile.. Ora che il castello è finito all'asta, una petizione chiede alle istituzioni di mantenere la destinazione museale dell'edificio...


Progettato nella seconda metà dell’Ottocento da Ferdinando Panciatichi Ximenes D’Aragona, intellettuale eclettico, mecenate e protagonista del breve periodo in cui il capoluogo toscano fu capitale d’Italia, il castello è un esempio della corrente di Orientalismo che investì Firenze e la Toscana nella seconda metà dell’Ottocento. Durante la Seconda Guerra Mondiale i soldati tedeschi saccheggiarono il castello, rubando statue e fontane e deturpando i meravigliosi ornamenti. Negli anni Cinquanta il castello è stato trasformato in un hotel di lusso, fallito nel 1990. Poi, dopo un periodo di chiusura e abbandono, nel 1999 è stato acquistato all’asta da una società italo-inglese con l’obbiettivo di farne un resort di lusso. E invece anche gli ultimi anni sono stati segnati dall’abbandono e dalla chiusura del castello.
Grazie a un gruppo di volontari, il castello è stato reso visitabile in alcune giornate durante l’anno, richiamando curiosi da tutta Europa. Di recente, però, Sammezzano è stato messo all’asta ed è nata così una petizione per chiedere alle istituzioni statali (Comune di Reggello, Regione Toscana e Ministero dei Beni Culturali) di intervenire con gli strumenti a loro assegnati dall’ordinamento italiano, a favore della destinazione museale del castello e dell’apertura al pubblico del grande parco che lo circonda.
Una petizione, dunque, per non chiudere l’accesso al pubblico e agli studiosi di un monumento ancora tutto da ammirare e studiare, ricco di stucchi colorati, di motivi orientali ed esoterici.

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