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sabato 10 ottobre 2015

Theresa Wiserman. Cos'è l'empatia e perchè è molto diversa dal compatimento? L'empatia alimenta la connessione. Il compatimento conduce alla disconnessione. E' molto interessante: Theresa Wiserman è una ricercatrice di infermieristica, la quale ha studiato diverse professioni in cui l'empatia è importante e ne ha identificato quattro qualità essenziali: La capacità di vedere le cose dal punto di vista di un'altra persona o di riconoscere che questa prospettiva è la loro verità; Non giudicare - non facile, in quanto giudicare piace alla maggior parte di noi; Riconoscere l'emozione nelle altre persone; Comunicarglielo.


"Non esistono emozioni “buone” o “cattive” ognuna ha una sua finalità, è il modo e il contesto che possono essere sbagliati. In questo incontro discuteremo di come poterle capire, accettare e utilizzare a nostro favore cominciando a smettere di sentirci in colpa o voler sempre aver ragione e cominciare invece a vivere in modo “autentico”verso noi stessi e gli altri".
Convegno: "EMOZIONI: COMPRENDERLE, ASCOLTARLE, VIVERLE PER ESSERE AUTENTICI NELLA VITA"
22 ottobre 215
Centro Gymnasium, via Melozzo da Forli, 6 ; RIMINI
https://www.facebook.com/events/178352602499396/
Come dare il giusto supporto a una persona in difficoltà emotiva a cui vogliamo bene?



Ecco un buon esempio:
https://www.facebook.com/pietro.dottlargo/videos/201839460148163/
Pochi minuti spesi bene.
Buona visione.


Cos'è l'empatia e perchè è molto diversa dal compatimento?
L'empatia alimenta la connessione.
Il compatimento conduce alla disconnessione.
E' molto interessante: Theresa Wiserman è una ricercatrice di infermieristica, la quale ha studiato diverse professioni in cui l'empatia è importante e ne ha identificato quattro qualità essenziali:

  1. La capacità di vedere le cose dal punto di vista di un'altra persona o di riconoscere che questa prospettiva è la loro verità;
  2. Non giudicare - non facile, in quanto giudicare piace alla maggior parte di noi;
  3. Riconoscere l'emozione nelle altre persone; 
  4. Comunicarglielo.


L'empatia è sentire emozioni con altre persone.
Io penso sempre all'empatia come questo spazio sacro che si crea quando qualcuno si trova in una sorta di buco profondo e grida: "sono bloccata, è buio, mi sento sopraffatta!"
E noi li vediamo e gli diciamo: "Hey!" (scendiamo nel buco..)
"So come ci si sente a star quaggiù... e nn sei da sola."

Il compatimento è:
"Oooh... brutta storia, eh? Ehm no... vuoi un panino?"
L'empatia è una scelta ed è una scelta vulnerabile perchè per riuscire a connettermi con te io devo connettermi con qualcosa dentro di me che conosce quel sentimento.
Raramente, forse mai una risposta empatica inizia con "almeno".
Già... e lo facciamo in continuazione e sapete perchè?
Perchè qualcuno ha appena condiviso con noi qualcosa di incredibilmente doloroso e noi cerchiamo di mostrargli il lato positivo della cosa.
Cerchiamo di "placcarglielo d'argento".
"Ho avuto un aborto"
"Almeno sai che puoi restare incinta"
"Credo che il mio matrimonio stia cadendo a pezzi"
"Almeno hai un matrimonio"
"Espelleranno John da scuola"
"Almeno Sara è una studentessa da 10 e lode"
Una delle cose che facciamo a volte quando ci troviamo di fronte a conversazioni molto difficili è cercare di migliorare le cose.
Se io condivido qualcosa con te di davvero difficile, preferisco che tu dica:
"Non so nemmeno cosa dire in questo momento, sono solo felice che tu me ne abbia parlato."
Perchè la verità è che raramente una risposta può migliorare le cose.
Ciò che migliora le cose è la connessione.






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