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venerdì 26 dicembre 2014

Antica saggezza cinese: dove c'è la volontà, c'è una via. «Ora che c'è la pace in tutto il Paese, un tempo favorevole, un raccolto abbondante e tutto sta andando secondo i nostri desideri; quindi perché tutti sono ancora così tristi?», si chiese Zhou. Gli anziani risposero: «Come si fa a essere gioiosi quando ci sono ancora tre terrori da affrontare?» Zhou domandò: «Quali sono i tre terrori?» Gli anziani risposero: «C'è una tigre bianca nelle montagne del Sud che assalta ogni tanto le persone. Il drago nel fiume sotto il Ponte Lungo che spesso ferisce le persone e il bestiame è un altro terrore. Per quanto riguarda il terzo ...» Silenzio. Dopo un momento di esitazione gli anziani ebbero il coraggio di dire: «Temiamo sia tu».


*** Antica saggezza cinese: dove c'è la volontà, c'è una via ***

Rude. Feroce. Senza scrupoli. Queste sono le parole che si potrebbero usare per descrivere il famoso ufficiale cinese Zhou Chu nei giorni della sua giovinezza.

Zhou visse durante la Dinastia Jin (1115 - 1234) a Yixing nella provincia del Jiangsu. In mancanza di una guida corretta dei genitori nella sua giovinezza, Zhou sviluppò un temperamento cattivo, agitato e sfrenato e fu ampiamente riconosciuto come il ‘terrore dei villaggi’.

Rude come era allora, Zhou presto si rese conto che le persone lo evitavano come la peste. Determinato a riabilitare la sua reputazione, Zhou decise che il modo migliore per essere apprezzato dai suoi connazionali era quello di aiutarli a risolvere i loro problemi. Dopotutto aveva notato che la maggior parte degli abitanti dei villaggi sembrava depressa e aveva i volti segnati dalle rughe.

«Ora che c'è la pace in tutto il Paese, un tempo favorevole, un raccolto abbondante e tutto sta andando secondo i nostri desideri; quindi perché tutti sono ancora così tristi?», si chiese Zhou. Gli anziani risposero: «Come si fa a essere gioiosi quando ci sono ancora tre terrori da affrontare?» Zhou domandò: «Quali sono i tre terrori?» Gli anziani risposero: «C'è una tigre bianca nelle montagne del Sud che assalta ogni tanto le persone. Il drago nel fiume sotto il Ponte Lungo che spesso ferisce le persone e il bestiame è un altro terrore. Per quanto riguarda il terzo ...»

Silenzio. Dopo un momento di esitazione gli anziani ebbero il coraggio di dire: «Temiamo sia tu».

Sbalordito, Zhou rifletté tranquillamente a lungo sulla dichiarazione degli anziani. Finalmente annunciò: «Mi sbarazzerò di tutti e tre i terrori!»

Con le armi affilate alla mano, Zhou si recò da solo sulle montagne per cacciare la feroce tigre bianca. Combatté duramente e uccise la bestia. Procedette poi verso il fiume e dopo una lotta vigorosa con il drago per tre giorni e tre notti, Zhou riuscì a decapitarlo.

Nel villaggio gli abitanti avevano notato che Zhou era via da tre giorni e credevano che fosse rimasto ucciso nel tentativo. Felici che i tre terrori erano stati presumibilmente vinti, gli abitanti del villaggio estatici saltavano dalla gioia, si congratulavano a vicenda e fecero festa. In quel preciso momento Zhou tornò. Osservando l'esultanza e la festa, Zhou finalmente comprese quanto fosse profondamente odiato e si sentì pieno di vergogna e rattristato.

LA STRADA PER LA REDENZIONE

Ancora determinato a fare ammenda per il suo passato, Zhou decise di rinascere come uno studioso e un gentiluomo e iniziò a cercare insegnanti eminenti. Ben presto scoprì che i nipoti del grande generale Lu Xun in Wu - Lu Ji e Lu Yun – stavano impartendo degli insegnamenti e partì per pagare loro una visita speciale per chiedere se potevano istruirlo.

Ma Zhou riuscì a trovare solo Lu Yun e subito sollevò la questione più urgente nella sua mente. «Ho veramente voglia di fare ammenda e ricominciare, ma a causa della mia età avanzata, non so se c'è ancora tempo», disse Zhou. «Gli antichi tenevano in grande considerazione le persone che sono disposte a cambiare – rispose Lu Yan in modo incoraggiante - Il vostro futuro, signore, è abbastanza luminoso. Inoltre si dovrebbe essere più preoccupati della propria volontà che della propria reputazione».

Fu allora che Zhou comprese una profonda verità: «Dove c'è volontà, c'è una via». Zhou lavorò duramente e assiduamente per migliorare il suo comportamento e pose grande attenzione alla coltivazione di sé e al perfezionamento del suo carattere morale. Nel corso di un solo anno, la sua reputazione migliorò così drasticamente che tutti i funzionari del governo locale gli raccomandarono di ricoprire una carica.

Nel corso dei trenta anni successivi, Zhou ricoprì diverse posizioni e servì come funzionario diligente ed esperto. Durante i suoi mandati, eseguì il suo dovere con competenza e responsabilità.

Come funzionario Zhou ebbe molte realizzazioni degne di nota come prefetto nello Xinping; lì Zhou stabilì un ottimo rapporto con le tribù in minoranza. Nello Guanghan si dimostrò un magistrato incorruttibile e molto efficiente, risolse molti dei vecchi casi irrisolti da decenni. Quando era in servizio come dirigente amministrativo imperiale, amministrò la legge imparzialmente, senza assecondare le persone importanti e la sua rettitudine lo rese nemico di vari gruppi.

Più tardi quando una tribù guidata da Chi Won Nien si ribellò, alcuni funzionari della corte imperiale che volevano fare del male a Zhou gli consigliarono la missione. Quelli che conoscevano le sinistre intenzioni dei cortigiani reali consigliarono a Zhou di rifiutare la commissione.

Zhou rimase impassibile. «Quale modo migliore c’è per me di mostrare quanto sia leale e doveroso? Ho già detto addio ai miei cari per servire la corte imperiale, così oggi è il giorno per me di dedicarmi al Paese!» Infine Zhou sacrificò la sua vita per il suo Paese, cadde in un’imboscata dei nemici e perì sul campo di battaglia.

Zhou ha dimostrato il coraggio di apportare dei cambiamenti fondamentali nel suo carattere e si trasformò da un terrore malevolo a un fedele e lodevole ufficiale. Se non altro, la storia di Zhou Chu ci ricorda che una persona può commettere errori, ma finché è disposta e determinata a cambiare il proprio comportamento, il suo destino futuro cambierà per il meglio.


Fonte: http://www.epochtimes.it/news/antica-saggenzza-cinese-dove-c-e-volonta-c-e-una-via---125366


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