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domenica 16 dicembre 2012

Gustavo Adolfo Rol. Non vi sono limiti alle possibilità umane

 Non vi sono limiti alle possibilità umane. Alla condizione, però, che esse non intervengano a sottrarre alla vita quel carattere di unica, insostituibile, meravigliosa anche se travagliatissima prova che è la vita stessa.
Gustavo Adolfo Rol


Non dobbiamo lasciarci sopraffare dagli eventi, neanche dai più dolorosi; vedi, è giusto racchiudere in noi le memorie e i ricordi più cari, così potremo portarli sempre nel nostro cuore. Purtroppo quante persone sono traumatizzate da morte, malattie, divorzi, rovesci finanziari, delusioni. Essi fanno parte della realtà della vita, questa prova dura e dolorosa. Ogni giorno di più, mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell'amore che non abbiamo donato. L'amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l'eternità. Il Signore possiede a volte dei piani misteriosi che non rispondono ai nostri desideri, ai nostri progetti. Spesso eventi pieni di lacrime, di dolore. Lo Spirito ci guida e ci incoraggia sempre. Per quanto siano misteriosi i disegni di Dio, è un Padre che ci vuole bene e ha cura di noi. Non vuole la nostra morte, vuole la nostra salvezza, manda il suo Spirito su ognuno di noi. Dobbiamo essere grati del dono della vita, anche quando sa di amaro, perché anche l'amaro fa parte del gusto della vita.
Gustavo Rol
tratto da "Rol e l'altra dimesione" di M.L. Giordano, pagg.133-134


Sul "sentire"...
"Noi dobbiamo imparare a usare cio' che Pascal chiamò 'esprit de finesse', spirito di finezza, cioe' quella straordinaria facoltà fatta d' intuito, istinto, discrezione, sentimento, emozione, esperienza, che ciascun uomo possiede e che sola puo' portare a una certezza assoluta di carattere diverso da quello razionale, poichè capace di "sentire" piu' che di vedere, di cogliere le cose con vivezza e profondità e cioè di affinare le sfumature che sfuggono alla ragione e che richiedono un senso delicatissimo e acuto per essere sentite".
Gustavo Adolfo Rol





Non essere impaziente:
verrà sempre il tempo
di cio' che tu hai scelto,
perchè sei tu,
e tu soltanto,
che con il tuo Spirito
inventerai e darai esistenza
a questo universo
che desideri vedersi dischiudere.
E hai davanti a te l'eternità
per generare
questo mondo
che uscirà dal tuo Spirito
e viverlo
Gustavo Adolfo Rol


Un Goya eseguito durante una seduta di Rol.
«Una volta [...] sulla tela apparve un dipinto raffigurante un uomo piuttosto anziano intento a camminare. Sul retro era riportata la frase: “Sto ancora imparando” (Aún estoy aprendiendo), seguito dalla firma di Francisco Goya».
da "Gustavo Rol - Esperimenti e Testimonianze" di M. Ternavasio, pag. 91





Il giornalista Gianni Minà durante la sua trasmissione Blitz (Rai Due) nel 1983 o 1984 telefonò a Gustavo Rol, che per la prima volta (a 80 anni) intervenne in televisione. Fece il bis nel 1987 a Domenica In.


http://youtu.be/hgoMNlp1wxk





Gustavo Rol: il mito di un uomo capace dell’impossibile.
«È l’uomo più sconcertante che io abbia incontrato. Sono talmente enormi le sue possibilità, da superare anche l’altrui facoltà di stupirsene» 
Federico Fellini, 1964

Gustavo Adolfo Rol è un uomo vissuto a Torino il secolo scorso tra il 1903 e il 1994. È riconosciuto come una delle figure spirituali più importanti della storia occidentale. La sua vita è avvolta dal mistero e dalla leggenda per gli incredibili fenomeni ai quali si poteva assistere in sua presenza. Era un uomo schivo e non lo si sarebbe potuto distinguere da un comune borghese della Torino bene se non per quello strano scintillio negli occhi. Era circondato da una folta schiera di amici e adepti, tra di loro anche molti personaggi pubblici come lo scrittore Dino Buzzati o il regista Federico Fellini. Amava definirsi uno strumento di Dio: «la grondaia che convoglia l’acqua che cade dal tetto».

CHI ERA VERAMENTE GUSTAVO ROL?
Ecco cosa scrive di lui Enzo Biagi nel libro “E tu lo sai?” : 
“Gustavo Adolfo Rol vive a Torino, è un sensitivo capce di imprese che non hanno niente a che vedere con la normalità e sono impossibili da interpretare. È persino capace di viaggiare nel tempo, di parlare con entità che sono morte secoli fa, o di far piombare in un salotto una capra col suo campanaccio. Un pesante busto in marmo si è spostato dal camino fino al centro del tavolo, senza che nessuno lo toccasse”.

È stato definito un sensitivo, un medium, mago, spiritualista, profeta e così via, sebbene lui abbia sempre rifiutato di essere incluso in alcuna di queste categorie. Durante un’ inchiesta del 1977 che riguardava il paranormale, nel settimanale Gente, la sua risposta al giornalista Renzo Allegri, che è stato anche l’autore della sua prima monografia, fu: “Sei convinto che io sia importante per questo servizio? Io sono un uomo ordinario. Non ho niente a che fare con questi medium, guaritori o spiritualisti che stai intervistando. La mia mentalità è molto distante da questo mondo. Il miei modesti esperimenti fanno parte della scienza. Sono cose che tutti riusciranno a fare nel futuro”.

“Ho scoperto una legge che lega il calore, il verde e la quinta musicale. Ho perso la gioia di vivere”
Gustavo Rol

Dino Buzzati, un noto scrittore e giornalista italiano del ‘900, conosceva Rol molto bene e nel suo libro “I misteri d’Italia” (1978) menziona vari episodi e aneddoti. Rol dice: “Non sono un mago. Non credo nella magia. Tutto quello che sono e faccio viene da lì (e indica il cielo), siamo tutti parte di Dio. E a tutti coloro che mi chiedono perché porto avanti questi esperimenti rispondo ‘Lo faccio solo per confermare la presenza di Dio”. Questo è come Buzzati descrive Rol: “La cosa più impressionante di Rol, è che all’età di 62 anni ne dimostra almeno 10 di meno, con una vitalità straordinaria e giocosa. Insisto nel voler far notare quanto queste qualità infondano serenità e felicità in chi gli sta accanto. Qualcosa di benefico si irraggia sugli altri. È questa la caratteristica immancabile dei rari uomini arrivati, col superamento di se stessi, a un alto livello spirituale, e di conseguenza all’autentica bontà. Per quanto riguarda il suo volto, è difficile da descrivere. Qualcuno l’ha definito come il viso del “bon vivant”. Non è vero. Assomiglia di più al volto di un guru indiano. Ma può appartenere anche a quello di un chirurgo, di un vescovo o di un tenero bambino.”

Federico Fellini, il noto regista vicintore di 5 premi Oscar, era un grande amico di Gustavo Rol e nel suo libro “Fare un film”, lo descrive così:

“Quello che fa Rol è così meraviglioso che diventa normale, in breve è come se ci fosse un limite allo stupore. Infatti lui chiama “giochi” tutte le cose che fa, nel momento in cui assisti ad uno di essi non ti sorprendono, è quando li ricordi, più tardi, che essi assumono una dimensione disturbante. Cos’è Rol? A chi assomiglia? Come appare? Descriverlo è difficile. Ho visto un uomo i cui atteggiamenti erano cortesi, di sobria eleganza, potrebbe essere il direttore di una scuola provinciale. […] I suoi occhi non possono essere guardati troppo a lungo. Sono occhi fermi e luminosi, occhi di una creatura che viene da un altro pianeta. Quando uno è in grado di fare i “giochi” che fai lui, la tentazione all’orgoglio, di sentirsi misteriosamente potente, deve essere molto forte. Eppure Rol sa come rigettarla, ogni giorno esamina se stesso e riesce a essere un essere umano moderatamente accettabile. Forse è perché ha fede e crede in Dio”.

I POTERI DI GUSTAVO ROL
Gustavo Rol è considerato il più grande sensitivo del XX secolo. Anche se come abbiamo visto questo termine non lo definisce correttamente. Durante la sua lunga vita, durata 91 anni, è entrato in contatto con grandi personalità storiche del ‘900: Albert Einstein, Enrico Fermi, Federico Fellini, Charles De Gaulle, Gabriele D’Annunzio, Benito Mussolini, Ronald Reagan, Papa Pio XII, Jean Cocteau, Salvador Dalì, Giovanni Agnelli, Einaudi, J.F. Kennedy e molti altri. Il suo ruolo era quello di mostrare l’esistenza delle “possibilità” (come lui amava chiamare questi suoi “poteri”), che possono essere realizzate da ogni essere umano e che confermano l’esistenza di Dio dentro e fuori dell’uomo stesso.

Oltre a una vasta antologia di “meraviglie” spontanee, Rol ha codificato una serie originale di esperimenti che si trovano nei confini metafisici dove scienza e religione convergono. Usava spesso giocare a carte, che ha permesso a qualcuno di insinuare che fosse un prestigiatore. Nonostante questo la maggior parte del tempo non toccava neanche le carte, che costituivano il primo e più semplice passaggio a cui potevano accedere i neofiti durante i pomeriggi di sperimentazione, altrimenti esse venivano usate come un modo divertente e dinamico per scaldare l’atmosfera. Le “possibilità” di Rol variavano dal leggere libri chiusi a viaggiare nel tempo (nel passato e nel futuro), dalla chiaroveggenza selettiva (osservazione dell’aura che avvolge il corpo umano, utile per l’identificazione delle malattie), all’endoscopia (la visione delle parti interne del corpo). Era capace di agire in maniera dinamica sulla materia, in altre parole poteva muovere qualsiasi oggetto a distanza (telecinesi) o materializzare e smaterializzarli (produzione e rimozione della materia), poteva vedere eventi futuri (chiaroveggenza) o leggere la mente dei presenti (telepatia). Aveva la capacità di guarire persone malate anche a distanza (l’imposizione delle mani era uno dei sistemi usati) o di trovarsi in due posti contemporaneamente nello stesso momento (bilocazione), poteva passare attraverso superfici solide (come i muri) o far passare degli oggetti attraverso superci solide. Rol produceva anche altri due fenomeni speciali, ovvero la proezione a distanza di figure, la scrittura su qualsiasi tipo di superficie e la creazione di dipinti che si dipingevano da soli, dove i pennelli si muovevano da soli librandosi nell’aria molto velocemente con l’aiuto dello spirito intelligente di un pittore scomparso molto tempo prima (Ravier, Picasso, Goya, etc…).

LA COMUNITÁ SCIENTIFICA
Mentre Rol era in vita non fu possibile nessuna sperimentazione scientifica, per la distanza all’epoca incolmabile tra due mondi lontani, la metodologia scientifica classica (peraltro scossa nel corso del XX secolo dai principi e dalle nuove regole della meccanica quantistica, dalle teorie della complessità e da altre teorie legate alla biologia…) e quella che si potrebbe definire la metodologia iniziatico-spirituale ortodossa, antica di millenni. Stando a Rol tuttavia questi due mondi in futuro si incontreranno.





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