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giovedì 25 ottobre 2012

Ken Robinson. Cambiare i Paradigmi dell'Educazione.

(1) CAMBIARE I PARADIGMI DELL'EDUCAZIONE. KEN ROBINSON PARLA DEL PENSIERO DIVERGENTE E DELLA NECESSITÀ DI RIPENSARE IL SISTEMA SCOLASTICO
“Molti paesi nel mondo stanno riformando il sistema educativo per due motivi: 

• Il primo è di carattere economico: COME FACCIAMO AD EDUCARE I NOSTRI STUDENTI A TROVARE IL PROPRIO POSTO NELLE ECONOMIE DEL XXIESIMO SECOLO? MA COME SI FA A FARE QUESTO SE NON SAPPIAMO NEANCHE COME SARÀ L’ECONOMIA FRA DUE SETTIMANE? 

• Il secondo motivo è di carattere CULTURALE: come facciamo ad educare i nostri studenti in modo che abbiano UN SENSO DI IDENTITÀ, in modo da mantenere viva la comunità e trasmettere il patrimonio culturale mentre siamo parte di un processo di globalizzazione?
Il problema è che si sta cercando di rispondere a questo due quesiti facendo quello che si faceva in passato: ALIENANDO MILIONI DI RAGAZZI CHE NON VEDONO MOTIVI VALIDI NELL’ANDARE A SCUOLA. Quando noi andavamo a scuola CRESCEVAMO CON L’IDEA CHE SE UNO LAVORAVA SODO E BENE POI POTEVA ANDARE ALL’UNIVERSITÀ E TROVARE UN BUON LAVORO. I RAGAZZI DI OGGI NON CREDONO PIÙ A QUESTO MODELLO e non si sbagliano del tutto. E’ vero che è meglio avere una laurea, ma questo non garantisce il fatto di trovare un lavoro, specialmente se il percorso per raggiungerlo ti porta a marginalizzare le cose che tu pensi siano importanti.


Si parla così di ALZARE GLI STANDARD: 
tutti parlano di alzare gli standard, del resto perché bisognerebbe abbassarli? Il punto è che il nostro sistema educativo E’ STATO PROGETTATO E PENSATO PER UN EPOCA DIVERSA. E’ STATO SVILUPPATO NELLA CULTURA INTELLETTUALE DELL’ILLUMINISMO E NELLE CIRCOSTANZE ECONOMICHE DELLA PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE. Prima del XVIIIesimo secolo non c’erano sistemi di educazione pubblica, al massimo si poteva essere ISTRUITI DAI GESUITI, se uno fortunatamente aveva i soldi. L’idea di EDUCAZIONE PUBBLICA PAGATA ATTRAVERSO LE TASSE, OBBLIGATORIA PER TUTTI E GRATIS PER CHI LA RICEVE, è stata una IDEA RIVOLUZIONARIA e molti erano contrari ad essa, dicendo che non era possibile per i figli della classe lavoratrice beneficiarne, ritenendoli GENETICAMENTE INCAPACI DI LEGGERE E SCRIVERE. Quindi, perché spendere tempo su quest’utopia? Si tratta di considerazioni che alla base hanno una idea precisa della STRUTTURA SOCIALE PIRAMIDALE DELLE CAPACITA’. Il sistema di istruzione sviluppato è stato guidato da un imperativo economico di quell’epoca e da un MODELLO COGNITIVO, QUELLO DELL’ILLUMINISMO, SECONDO CUI L’INTELLIGENZA E’ BASATA SUL RAGIONAMENTO DEDUTTIVO E SULLA CONOSCENZA DEI CLASSICI, SVILUPPANDO COSÌ UNA ABILITÀ DI TIPO ACCADEMICO. E QUESTO È NEI GENI DELL’ISTRUZIONE PUBBLICA, CHE DIVIDE LE PERSONE IN DUE TIPI DI PROFILI: L’ACCADEMICO E IL NON ACCADEMICO, L’INTELLIGENTE E IL NON INTELLIGENTE. La conseguenza è che MOLTE PERSONE BRILLANTI PENSANO DI NON ESSERLO AFFATTO, PERCHÉ SONO STATE GIUDICATE ATTRAVERSO QUESTA SPECIFICA VISIONE DELLA MENTE E DELL’INTELLIGENZA. A mio avviso, QUESTO MODELLO HA CAUSATO CAOS NELLE VITE DI TANTE PERSONE: PER ALCUNI HA FUNZIONATO BENE, MA PER MOLTI ALTRI NO. COLORO CHE NON NE HANNO BENEFICIATO HANNO SOFFERTO DI UNA MALATTIA CHE RAPPRESENTA LA PESTE MODERNA: I DISTURBI DELL’ATTENZIONE.

Pensiamo un attimo all’ARTE, la VITTIMA PRINCIPALE DI QUESTA MENTALITA’. Le arti si focalizzano su quella che viene definita una ESPERIENZA ESTETICA. Una esperienza estetica è quella in cui tutti i tuoi sensi stanno operando al massimo, in cui tu sei presente nel momento in cui stai ragionando su questa eccitante esperienza che stai vivendo quando sei totalmente vivo. AN-ESTETICO è invece quando SPEGNI I TUOI SENSI E PERDI IL CONTATTO CON CIO’ CHE STA SUCCEDENDO e molti farmaci producono questo risultato. EBBENE, STIAMO FACENDO VIVERE AI NOSTRI FIGLI LA LORO ISTRUZIONE DA ANASTETIZZATI. Io penso che dovremmo fare l’esatto opposto: NON DOVREMMO METTERLI A DORMIRE, BENSÌ DOVREMMO SVEGLIARLI. MA IL MODELLO CHE ABBIAMO È PLASMATO SUGLI INTERESSI DELL’INDUSTRIALIZZAZIONE E SULL’IMMAGINE DI QUESTA. Vi do qualche esempio: LA SCUOLA E’ ORGANIZZATA SUL MODELLO DI UNA LINEA DI FABBRICA; CI SONO CAMPANE CHE SUONANO, SPAZI DIVISI PER SESSO, I BAGNI, [i docenti sono] specializzati in diverse materie e gli studenti sono divisi in gruppi basati sull’ETA’. Perché lo facciamo? Perché CREDIAMO CHE LA COSA PIU’ IMPORTANTE CHE I RAGAZZI HANNO IN COMUNE E’ LA LORO ETA’. Beh, io conosco molti ragazzi che sono piu’ bravi di altri coetanei in certe materie o in certi momenti della giornata, o vanno meglio in piccoli gruppi che in grandi gruppi o semplicemente, da soli. Se sei interessato a un MODELLO EDUCATIVO, non puoi partire dal MODELLO DELL’IDEA DI LINEA DI PRODUZIONE: è un modello che prevede una crescita standardizzata e conformizzata, come si vede dal crescere dell’utilizzo di test e curricula standard.

Io propongo di andare esattamente nella direzione opposta: questo è quello che per me significa CAMBIARE IL PARADIGMA. C’è uno studio sul PENSIERO DIVERGENTE: IL PENSIERO DIVERGENTE non è la stessa cosa della creatività. Io definisco la CREATIVITA’ come il PROCESSO CHE GENERA LE IDEE ORIGINALI CHE HANNO UN VALORE. Il pensiero divergente è comunque una capacità essenziale per la creatività. E’ l’ABILITA’ DI VEDERE MOLTEPLICI RISPOSTE AD UNA MEDESIMA DOMANDA. Ci sono dei modi per misurare tutto questo. Ad esempio, un test dice: quanti modi diversi ci sono per usare un fermaglio per la carta? La gente normale trova dieci o quindici modi diversi per usarlo. Coloro che utilizzano un PENSIERO DIVERGENTE possono trovare addirittura duecento risposte e lo fanno chiedendosi, ad esempio: può essere che il fermaglio per la carta dieci centimetri ed è fatto di schiuma di gomma? Insomma, non deve per forza essere un fermaglio come lo intendiamo normalmente. Questo test è stato fatto a 1500 persone ed è riportato in un libro che si intitola “Breck Point & Beyond”. SECONDO IL SISTEMA DI VALUTAZIONE DI QUESTO LIBRO, SE SEI SOPRA UN CERTO VALORE, SEI CONSIDERATO UN GENIO DEL PENSIERO DIVERGENTE. La mia domanda è: quante delle persone testate hanno superato questo limite? Preciso che le persone sottoposte al test erano BAMBINI DELLA SCUOLA MATERNA. EBBENE, LA PERCENTUALE ERA DEL 98%. Poiché era uno studio a lungo termine, hanno ritestato gli stessi bambini cinque anni dopo, tra gli otto ed i dieci anni e poi di nuovo tra i tredici ed i quindici anni. Beh, di solito cominci che non sei molto bravo e crescendo migliori, invece in questo caso è accaduto esattamente il contrario. Questo studio dimostra quindi due cose: la prima è che TUTTI ABBIAMO QUESTA CAPACITÀ IN MANIERA INNATA e che nella maggior parte dei casi si deteriora. A questi bambini succedono molte cose in dieci anni, ma LA COSA PRINCIPALE E’ CHE VANNO A SCUOLA e a scuola gli viene detto che c’è una risposta sola che si trova alla fine del libro, e che non devono guardare e tanto meno copiare, perché copiare significa imbrogliare; invece FUORI DALLA SCUOLA QUESTA E’ CHIAMATA COLLABORAZIONE. Ciò accade non perché gli insegnanti lo vogliono, ma perché è parte del DNA del sistema scolastico. Dobbiamo incominciare a PENSARE DIVERSAMENTE a proposito delle capacità umane, dobbiamo USCIRE DA QUESTO TRADIZIONALE MODELLO CHE DIVIDE ACCADEMICO DA NON ACCADEMICO, ASTRATTO, TEORETICO, VOCAZIONALE e vederlo per quello che è: ovvero una leggenda. Poi dobbiamo riconoscere che IL MIGLIOR APPRENDIMENTO AVVIENE IN GRUPPI e che LA COLLABORAZIONE È UN ELEMENTO FONDAMENTALE DELLA CRESCITA E SE ATOMIZZIAMO LE PERSONE LE SEPARIAMO E SE LE GIUDICHIAMO SEPARATAMENTE CREIAMO UNA SORTA DI DISGIUNZIONE TRA LORO E IL LORO AMBIENTE NATURALE DI APPRENDIMENTO. Terzo punto è un punto cruciale: la cultura delle nostre scuole intesa come abitudine delle istituzioni e degli habitat che occupano. BISOGNA CONSIDERARE IL CONTESTO SOCIALE, POLITICO, ECONOMICO e CULTURALE in cui esse operano e poi valutarle.

https://youtu.be/SVeNeN4MoNU


sono cose vecchie e stravecchie già Tolstoj più di 150 anni fa parlava di scuola "descolarizzata" cioè sottratta dalla logica dell’istituzione chiusa e predeterminata nei suoi obiettivi ! voleva una pedagogia antiautoritaria , una scuola senza classi ! diceva infatti “Sorgeranno scuole spontanee, che avranno come base la libertà delle generazioni di studenti.” 



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